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Uno passeggiava in cerchio per la stanza, l'altro invece era steso sul letto, con la testa a penzoloni, riflettendo ardentemente su come risolvere la difficile questione nella quale si trovavano invischiati, come da una pozza di marmellata di more. Il terrore li faceva affondare, era la prima volta che si trovavano in una situazione così spinosa da affrontare, l'ultima volta che era successo avevano dieci anni e litigavano su chi dovesse liberare il falchetto che avevano salvato dalla morte, ma alla fine decisero di condividere il momento e così tutto si era risolto in un fresco mattino primaverile, una magica alba a far arrossire i monti come sfondo.

* smetto di girare intorno e guardo Ernst * - Inutile stare qui a discutere, l'ha visto prima lui, dovrebbe avere la precedenza su di me - Ernst io ... * mi blocco e sospiro *

* sollevo lo sguardo da terra e fisso mio fratello * - In fondo lui almeno ci ha parlato, io gli ho dato solo un passaggio in carretto e Jules nemmeno mi ha guardato, è Claes ad avere la precedenza - ... lo so fratello

Sei tu a dover avere la mano di Jules * diciamo all'unisono sgranando gli occhi per la confusione * Cosa ? Chi ? Io ? * continuiamo a parlare in simultanea * Come io ? Ma sei tu a meritarlo ! * diciamo esasperati * E dai fratello smettila di fare lo sciocco ! Jules è tuo ! Come mio ? Ho detto tuo !

Accadeva di rado che i due fratelli Bergman non fossero d'accordo su qualcosa, ma quando succedeva avevano l'abitudine a parlarsi sopra fra loro, dicendo esattamente le stesse identiche cose, non l'uno contro l'altro, ma a sostegno, senza riuscire, né a trovare un compromesso, né a fermarsi senza un intervento esterno che, come in quel caso, e nella maggior parte delle volte, era causato dal rientro alla baita di loro padre.

* apro la porta di casa sorridendo e togliendomi il sudore dalla fronte con un gesto della mano * Margaret, amore mio ! Ragazzi ! * li chiamo * Jag är hemma !

* lascio quello che sto facendo in cucina e corro subito ad accoglierlo abbracciandolo contenta e dandogli un bacio ridendo per il leggero solletico causato dalla sua ispida barba bionda * Välkommen tillbaka Frans ... * gli do una leggera carezza * Com'è andata sulla cima ? * lo ispeziono * Ti sei ferito ?

Frans Bergman era uno tra gli uomini più amati e rispettati su quelle montagne, un padre di famiglia, fedele e buono, forte come un orso, fiero come un'aquila, un esempio per chiunque lo incontrasse. Era arrivato in quei luoghi incontaminati più di vent'anni prima portando con sé la moglie in dolce attesa, aveva comprato una piccola baita dismessa e, con il duro lavoro ed un impegno costante, l'aveva rimessa a nuovo trasformandola nel perfetto nido d'amore, appartato ed immerso nella natura, nel quale crescere i suoi due figli. Nessuno, tranne Margaret conosceva le sue origini, ma poco importava, l'intera popolazione locale, anche grazie all'immensa venerazione che sentiva per lui, aveva la tendenza a lasciarli stare apprezzando solo i fatti ed ignorando il loro passato cosa che permetteva all'uomo di coltivare il suo grande amore per la montagna, scoprirla e sentirla sua e trasmettendo questo amore ai suoi gemelli preferiti.

Far ! * diciamo all'unisono scendendo le scale spalla contro spalla ed andando davanti a lui con occhi luminosi * Välkommen tillbaka padre ! Abbiamo fatto tutte le faccende di casa ed abbiamo molte cose da raccontarti ! * affermiamo coordinati *

* sospiro e poi rido * Erano anni che non vi sentivo parlare insieme così perfettamente * accarezzo loro i capelli scompigliandoli * Deve essere davvero importante quello per cui stavate litigando, ma se c'è una cosa che il passato può insegnarvi in questo caso è che voi non siete abituati a cedere * riporto le mani ai fianchi * Quindi, come per quel bel falchetto, il mio consiglio è di condividere anche questa volta ! * sorrido a Margaret ed annuso l'aria * Ho una fame da lupi cara, che c'è per cena ?

* gli tiro una mestolata sulle nocche * Non ci provare vecchio orso ! Prima ti vai a lavare le mani e poi vedremo * sorrido tornando in cucina *

E mentre l'uomo obbediva solerte i due fratelli si guardarono, non servirono parole fra loro, i loro pensieri erano tranquilli, in completa e totale calma tutto appariva chiaro, si rendevano conto solo ora che la risposta che cercavano era più semplice di quanto si sarebbero mai aspettati. Sembrava una cosa assurda e moralmente sbagliata ? Forse, ma avrebbe permesso ad entrambi di avere l'opportunità di stare alla pari con il ragazzo che amavano, o del quale, quantomeno, si erano invaghiti e questo li rendeva incredibilmente felici.

* stringo la mano a Ernst * - Sarà esattamente come quella volta -

* stringo la mano a Claes * - Avremo entrambi il protagonista delle favole della nostra infanzia -

* ci sorridiamo a vicenda con complicità * Lo condivideremo !

2 X 1 - " You have taught me to live well "Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora