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Il sudore calava veloce sulla fronte increspata della donna, la fatica a farle seccare e bruciare la gola mentre le gambe forti, dolenti per lo sforzo, a malapena proseguivano, un passo dietro l'altro, lungo la distesa smeraldina dei verdi pascoli. La vista le andava appannandosi sempre di più, coperta dalle lunghe ciocche corvine, ma Margaret non si fermava, procedeva a scattanti falcate, spingendosi in avanti con rapidi movimenti delle braccia, diretta a perdifiato verso la baita Akerlund, cercando di percorrere quella breve distanza nel minor tempo possibile.

* serro le palpebre per proteggermi dai raggi del Sole * - Ci sono quasi ! Devo farmi forza ! Devo farlo per i miei figli, devo farlo per Jules ! - * scorgo da lontano il profilo del tetto della baita e, incredibilmente, riesco ad aumentare ulteriormente la mia velocità * Jules !!! * urlo con il poco respiro rimastomi *

E mentre la signora Bergman compiva l'ultimo sforzo per arrivare alla propria meta, il giovane destinatario del suo messaggio, se ne stava in giardino con sua madre, vista la bella giornata avevano deciso di pranzare in giardino, protetti dall'ombra della casa, quindi, non appena la montanara aveva chiamato il suo nome, Jules lo aveva colto all'istante. Il ragazzo, immediatamente, si era sollevato in piedi, abbandonando il proprio panino imbottito sul telo su cui stava mangiando e, non appena aveva scorto di lontano la figura farsi avanti, l'aveva subito raggiunta con il cuore in gola.

- Perché la signora Bergman sta correndo in quel modo ? - * aumento la velocità della mia corsa per raggiungerla * - Oddio, non mi dire che è successo qualcosa ad Ernst e Claes ! Ti prego dimmi che stanno bene ! - * in pochi secondi le arrivo davanti * Signora Margaret, che succede ?!?

* cerco di riprendere fiato, ma cado sulle ginocchia stremata per la fatica * L-loro ... * ansimo con la gola secca * L-loro ... s-stanno ... * tossisco *

* raggiungo mio figlio e Margaret dandole un bicchiere pieno d'acqua fresca * Calmati amica mia, bevi e dicci tutto

La donna dai capelli pece prese grata il liquido trasparente, bevendo a lunghi sorsi sotto gli sguardi dei Lindgren, il moro era davvero terrorizzato, le più grandi paure si facevano largo nella sua mente, orribili visioni dei suoi biondi caduti giù da qualche dirupo o aggrediti da bestie feroci, insomma, tutte immagini apocalittiche che si concludevano sempre allo stesso modo, lui che piangeva sulle loro tombe. Anne passava una mano lungo la schiena della signora Bergman per aiutarla a calmare la respirazione, ma il suo sguardo era tutto per il proprio figlio, bastava guardare il suo volto pallido per capire che si stava facendo chissà quanti filmini mentali, sembrava sul punto di svenire.

* finisco il bicchiere d'acqua e finalmente riesco a parlare con calma guardando Jules dritto negli occhi e sorridendogli * Stanno tornando Jules ! Saranno qui in mezz'ora al massimo ! * dico emozionata *

* i miei occhi iniziano a riampirsi di lacrime e sorrido così tanto che sento le guance farmi male * Stanno tornando ... * colmo di gioia mi volto verso mia madre * Stanno tornando !!! * comincio a saltare in giro per tutto il prato euforico * Stanno tornando ! Stanno Tornando ! Ma è fantastico !!! * urlo a pieni polmoni terrorizzando qualche gallina intenta a ruzzolare nell'erba *

Fantastico !?! * mi alzo e fermo mio figlio * Non c'è niente di fantastico ! Stanno per tornare e tu puzzi di sterco ed olio motore !!! - Così puzzolente quei due non gli salteranno mai addosso per ... ehm ... per "abbracciarlo" di nuovo come si deve - * vado subito verso Margaret * Non abbiamo molto tempo !  

In pochi istanti Jules si ritrovò ad assistere ad un curioso scambio di sguardi da parte delle due donne, intente a confabulare fra loro a poca distanza da lui, lanciandogli occhiate a dir poco terrorizzanti e dividendosi vari compiti, a lui segreti, quasi stessero preparando un piano d'assalto. Il ragazzo non fu in grado di cogliere quasi nulla, ma, alla fine del dibattito top secret fra madri, si ritrovò in bagno, sotto un getto d'acqua fredda, mentre i suoi vestiti erano stati prontamente sequestrati, ma nulla importava, nemmeno l'inquietitudine che gli avevano provocato le due comari, adesso che finalmente i suoi dei erano di ritorno, avrebbe riottentuto la sua vita.

2 X 1 - " You have taught me to live well "Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora