2 X 1 - " You have taught me to live well "

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La neve sulle montagne brillava alla luce del pomeriggio rendendo le cime aguzze simili alle corone dei re, l'aria intiepidita dall'oro del Sole scaldava la pelle infreddolita di Jules mentre questi passeggiava passando lo sguardo dai dintorni al foglio che stringeva tra le mani. Non aveva ben capito che scopo avesse quella specie di caccia al tesoro alla quale l'avevano invitato i gemelli, però doveva ammettere di starsi divertendo parecchio. Era piacevole passare attraverso le fronde luccicanti degli abeti, svoltando a quelli più particolari segnalati nella mappa rudimentalmente disegnata, faceva sentire il ragazzo come se stesse entrando in un mondo totalmente nuovo ed accessibile solo a pochi.

- Questi luoghi sono stupendi, ma chissà cosa sto cercando esattamente, questa "X" nera non mi da molti suggerimenti ... - * svolto all'abete con la corteccia scavata e sgrano gli occhi * - Ma ... Ma quella cos'è ? -

Davanti agli occhi del moro si stagliava, nella sua innaturale tonalità azzurra, una specie di piccola capanna composta da un telo di plastica e qualche grosso ramo. Dalla cima della costruzione triangolare usciva una sottile linea di fumo che, a intervalli, s'ingrossava, facendo sciogliere la neve degli alberi circostanti in una tenue pioggerella. Il giovane si fece avanti di qualche passo provocando un movimento all'interno, la copertura venne sollevata di poco ed il volto sorridente di Ernst fece capolino osservandolo invitante per qualche secondo prima di rientrare. A Jules non servirono parole, immediatamente vi andò più vicino e fece per entrare quando, una grande mano lo fermò, questa volta apparteneva a Claes.

Mi dispiace, ma se vuoi entrare devi prima alleggerirti * sorrido * porti troppi vestiti

* una folata di calore mi investe il viso * - Hanno una stufetta lì dentro ? Come l'hanno portata fino a qui ? - * mi comincio a spogliare, leggermente imbarazzato, fino a quando non resto in canottiera e pantaloni e provo a rientrare *

* lo fermo anch'io * Ancora troppi, non preoccuparti, qui non c'è nessuno che può vederti, a parte noi * torno dentro sorridendo malizioso *

Il giovane Lindgren deglutì rumorosamente e si guardò intorno con circospezione abbandonando lentamente, e con incertezza, anche gli ultimi abiti, il freddo pungente gli investì la pelle facendolo rabbrividire, anche se i suoi tremori durarono ben poco visto che venne prontamente afferrato e trascinato dentro il tapì. All'interno il calore era davvero tanto, surreale visto che si trovavano in piena montagna a metà febbraio, ma incredibilmente piacevole. Jules osservò ammirato il rudimentale riscaldamento costruito dai gemelli, era un cerchio di pietre arroventate sul quale si gettava della neve che, pochi istanti dopo, evaporava creando una sauna naturale. I fratelli però erano sicuramente la parte più bollente di tutta quella situazione, totalmente nudi e coperti di sudore dalla testa ai piedi, non avevano perso nemmeno un secondo trascinandolo in un vortice fatto di baci e carezze lascive sulle sue intimità.

* Gemo contro le labbra di Claes mentre le mani di Ernst mi accarezzano lungo l'erezione mentre mi porta a sedere fra le sue gambe * - C-che stanno facendo ... - * mi stacco ansimando * P-perché questa sorpresa ? * mi stendo sul petto di Ernst mugolando sentendo le dita di Claes farsi largo dentro di me *

Non lo immagini ? * stringo maggiormente la mano destra sulla sua lunghezza passando sulla punta con il pollice * Dovremo proprio comprarti un calendario * porto la mano libera sul suo petto stringendo nelle dita il suo capezzolo sinistro *

Riflettici bene ... * aggiungo il secondo ed il terzo dito arriciandoli dentro di lui * Vedrai che se ci pensi ti viene in mente * porto le labbra al suo capezzolo libero leccandolo *

La mente del giovane era fin troppo leggera sotto quell'eccitante assalto tanto da rendergli difficile comprendere a cosa si stessero riferendo i suoi due sensuali aggressori, ma quando questi si staccarono, lasciandogli un momentaneo istante di respiro, la risposta gli comparve nella mente come un lampo, peccato che, ancor prima di poterla esternare, le possenti erezioni dei gemelli entrarono in lui in una forte stoccata lasciandolo senza fiato. Le carni arroventate sfiorarono in contemporanea la prostata di Jules facendogli vedere le stelle per un istante, ma il ragazzo si fece forza e lasciò che i due lo plasmassero a loro piacere, penetrandolo alle volte ad intervalli, alle volte insieme, mentre lui si sorreggeva con un braccio al collo forte di Ernst, da dietro, e con l'altro alla spalla di Claes, sul davanti.

* ansimo roco * Allora Jules ... L'hai ricordato ? * continuo a dare spinte di bacino ringhiando eccitato quando sento le sue unghie scavare nella mia carne *

* ansimo a bocca aperta, il corpo tirato dal piacere e la vista appannata * s-sì ... Sì ... * Gemo * È-è ... È ... * mi mordo il labbro stringendo gli occhi pieni di lacrime e sudore * ... San ... San V-valentino ... Oh mio dio ...

* gli scosto i capelli dalla fronte imperlata baciandogli l'incavo del collo * Proprio così ... * mi muovo verso l'alto in modo più deciso aumentando la masturbazione * allora ... Vuoi essere il nostro Valentino ?

Incapace di rispondere il moro si abbandonò ad un forte urlo, venendo e liberandosi a piccoli spruzzi dall'elevatissimo piacere provato, gesto che, dopo ancora qualche spinta, venne copiato dai Bergman al suo interno, i semi uniti in uno a riempire il fragile corpo rilassato del loro amato.

* sorrido lamentandomi leggermente quando li sento uscire * Andava ... * cerco di riprendere a respirare normalmente * ... Andava bene anche una scatola di ... Cioccolatini * mi sollevo e li bacio entrambi * Grazie, è ovvio che voglio essere il vostro Valentino * mi sdraio in mezzo al loro abbraccio godendomi la nostra piccola sauna personale e l'erba smeraldina a farci da materasso *

OK, lo so che non è San Valentino, infatti questo capitolo è per tutte le povere anime, come me, costrette a festeggiare oggi San Disperatino 😥
Spero che il capitolo vi sia piaciuto 😭😭😭