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C'erano una volta due bambini, nati nella stessa data e sotto lo stesso tetto, ma uno di notte e uno di giorno, opposti fra loro, sia caratterialmente che fisicamente, così come lo erano gli usi, i costumi e le tradizioni delle loro rispettive famiglie. Frans Bergman e Leonard Lindgren, così legati che, nessuno al mondo, nemmeno due fratelli, sarebbero stati altrettanto uniti e fedeli, come lo erano loro. A questo punto vi chiederete come sia possibile che, due persone che dipendono l'una dell'altra a tal punto, si ritrovino ad odiarsi, ma, per comprenderlo, dobbiamo tornare indietro, ad una primavera di circa quarantanni prima degli avvenimenti ai quali stiamo assistendo, l'inizio della fine. In quei giorni, un robusto bambino di dieci anni, se ne stava seduto su una roccia osservando le dieci capre di famiglia pascolare lungo il pendio delle montagne. Fra le mani coperte di calli, il biondo stringeva un solido ramo, pronto a rimettere in riga i cocciuti animali che osassero allontanarsi troppo dal suo sguardo, ma intanto pensava alla lezione di lettura persa di quel pomeriggio.

- Mi prenderanno di nuovo in giro solo perché ancora sono lento a leggere - *stringo i denti e cerco di visualizzarmi nella mente le lettere imparate scrivendo con il bastone nell'aria* - Forse papà ha ragione, a che serve sapere queste cose da teste d'uovo ? Finché baderò agli animali e farò i lavori alla baita non resterò mai senza un piatto di minestra a tavola -

Da un momento all'altro, le bestie sul lato più basso cominciarono ad alzare la testa ed a correre verso la sua direzione, aggregandosi alle altre, così Frans abbandonò la propria seduta e corse verso di loro, poteva trattarsi anche solo di una marmotta, ma quelle capre erano così stupide che rischiavano di finire in un crepaccio. Un paio di colpi ben assestati e nel gruppo tornò la calma, il bambino osservava fiero il proprio operato quando venne atterrato da dietro e finì con il viso dritto nell'erba.

Leonard ! Attento ! *urlo a mio figlio superando la salita* Rischi di fargli male ! Ti avevo detto di non correre e di avvisarlo quando arrivavi *mi pulisco la gonna e mi asciugo la fronte con un fazzoletto in pezza* - Il vecchio Börje manda sempre più in alto questo povero bambino, quando capirà che è pericoloso spedirlo quassù tutto da solo ? - * li raggiungo* Perdonalo Frans

*mi stacco permettendogli di alzarsi e gli sorrido* Sono venuto a portarti i compiti ! Così possiamo farli insieme ! *rido guardando il suo viso pieno di fili d'erba e terra, così come i suoi vestiti* Ti ho portato anche una merenda ! *indico il cesto portato da mia madre* È stato difficile convincere la mamma ad accompagnarmi quindi adesso mi devi un super favore !

*guardo la donna ed arrossisco pulendomi il viso nella casacca* G-grazie signora Lindgren *balbetto imbarazzato e guardo Leonard* P-però non occorreva vi disturbaste per me, c'è molta strada per arrivare qui ...

Il bimbo moro non lo stette a sentire e raggiunse il portavivande, prese la tovaglia e la stese sul prato per poi disseminarvi i libri ed il pranzo al sacco mentre la madre andava a sedersi sulla roccia liberata da Frans per riprendere fiato. Lo sguardo del biondo rimase fisso sul bestiame fino a quando Leonard non lo afferrò per la mano obbligandolo a mettersi sul telo mentre gli passava un panino imbottito ed apriva i quaderni. Come accadeva di solito, bastò la presenza dell'amico per distrarre Frans che mangiò di gusto e si fece aiutare nella lettura, ma, come già detto, nessuna bestia era sciocca quanto le capre, in particolare i cuccioli che, attirati dalle erbette fra le rocce, avevano la mania di sporgersi e, cadere. Un grido, il pianto di un bimbo, irruppe nell'aria e mise in allerta i presenti, uno dei quali corse a perdifiato fino all'origine, ritrovandosi davanti ad uno dei capretti, la zampa posteriore spezzata sotto una pietra.

- Far mi ucciderà ... - *mi si riempiono gli occhi di lacrime mentre libero l'animale caricandomelo sulle spalle* - Mi prenderà a cinghiate - *mi volto triste verso Leonard e sua madre* Meglio tornare ... o ... si farà buio

Detto ciò riunì il resto del bestiame mentre la signora Lindgren e suo figlio facevano lo stesso con le proprie cose seguendolo in silenzio, Leonard avrebbe voluto consolare l'amico e trovare il modo di risolvere il problema. Il viaggio servì a tutti per schiarirsi meglio le idee e così, quando giunsero alla zona più alta del paese, alla casa di Frans, si sentivano pronti alle conseguenze, meno quest'ultimo. Impaurito, il biondo bussò alla porta e, quando il padre aprì, la sua ombra immensa fece calare il Sole sul piccolo ed il capretto ancora piangente.

Cos'è successo Frans ? *dico serio e poi guardo la signora Lindgren* Come mai è qui Gioanna ? Mio figlio ha provocato dei danni alla sua proprietà ?

È stata colpa mia signor Bergman ! *anticipo mia madre mettendomi accanto a Frans* Il capretto si è rotto la zampa perché ci sono finito contro con la bici ! Andavo troppo forte perché volevo fare i compiti con Frans ! Mi dispiace ...

*sorrido guardando mio figlio e poi mi concentro su Börje* Infatti, sono venuta qui per ripagarle i danni e offrirmi di portare l'animale da un mio amico veterinario che saprà rimetterlo in sesto

Mentre fra gli adulti proseguiva la discussione sul prezzo della bestiola, i due bambini si guardarono, Frans era colmo di gratitudine così come Leonard lo era di dispiacere. In quell'istante, si scambiarono una stretta di mano e si sussurrarono una promessa : In ogni momento, sempre e per sempre, io per te e tu per me.

2 X 1 - " You have taught me to live well "Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora