Gocce d'acqua maleodorante e stagnante a formare chiazze sempre più grandi sul soffitto della stanza, coperte, cuscini e materasso che rilasciano una puzza di vecchio che si appiccica ai vestiti, alla pelle ed ai capelli per non andarsene mai più, ma, soprattutto, le zanzare, sciami ronzanti invisibili allo sguardo, vampiri succhia sangue fastidiosi come nessun altro animale sulla Terra. Non appena i piedi toccano il pavimento, nonostante le pantofole ed il tappeto logoro e polveroso, la base delle piante viene scossa da brividi gelidi che penetrano fin nelle ossa, dandoti il peggiore risveglio della tua vita. Niente bagno personale, ma un tugurio condiviso dove l'acqua corrente esce ghiacciata ed i servizi sono già stati usati da almeno altre cinque persone prima di te, lo capisci dal calore emesso dalla tavoletta quando ti siedi alla ricerca di un momento di privacy che però dura fin troppo poco. La campana, di stridente rame rugginoso, sopraggiunge prorompente con i suoi trilli dal campanile davanti all'ostello e così capisci di aver appena perso l'ultima occasione che avevi per recarti in cucina a ricevere la tua colazione stopposa e rafferma dalle mani rugose del vecchio proprietario, incapace di sorreggere un vassoio senza far spandere il té in ogni dove.
- Se solo non fosse stato per quello stupido temporale, a quest'ora sarei già tornato a casa, al mio appartamento ultralusso dove non serve una trapunta cucita a mano quarant'anni fa per evitare l'ipotermia - *mi alzo sistemandomi sbattendo i piedi a terra mentre torno alla mia stanza furibondo, pronto a vestirmi* - Non passerò una notte di più in questo inferno, la montagna è esattamente come la ricordavo, non mi pento minimamente di averla abbandonata -
Posto davanti allo specchio, spalle larghe, petto in fuori e gambe dritte, l'uomo cominciò a rivestirsi, chiuse i bottoni della camicia uno per uno con attenzione, poi si sollevò i lunghi pantaloni scuri fino alla vita allacciandoli con la cinta in cuoio, stringendola il più possibile, in ultimo fu il turno del cravattino color pece e della giacca della medesima tinta. Una persona civile doveva presentarsi sempre nel modo giusto, anche quando era circondato dai bifolchi o, come in quel caso, costretta a muoversi in ambienti ostili, primitivi ai suoi occhi, il signor Lindgren riteneva necessario chiarire il proprio rango, e come dargli torto quando tutto l'ambiente intorno a lui aveva da poco superato l'età della pietra ? Frustrato dalla situazione, il moro raggiunse velocemente l'ingresso dell'ostello, nel quale il temporale lo aveva costretto a soggiornare durante quell'interminabile settimana, ed osservò il rolex al proprio polso ispezionando i dintorni in modo accurato fino a quando vide giungere a perdifiato un giovanotto dai capelli rossi che si trascinava alle spalle un bue intento a trascinare un carretto.
- È evidente che non è di queste parti, ma anche per essere un ragazzo di città è davvero imbarazzante. Se non fosse per questa situazione, mai mi rapporterei con una persona del genere, ma attualmente è l'unica traccia che possiedo - *lo raggiungo a passi lenti* Adam, sei in ritardo, procurare un semplice capo di bestiame ed un mezzo di trasporto agricolo è stato un compito troppo difficile per te ?
No ! Niente affatto ! *cerco di riprendere fiato e gli indico il carretto* Se vuole salire la accompagno volentieri alla baita Sandstrom e alla Akerlund ... Dovrebbero essere lì, però è già passata una settimana, probabilmente avranno già ...
Ti sbagli *salgo e pulisco un angolo del mezzo sedendomi* La pioggia li ha fermati, non possono svolgere l'evento al coperto, porta male. Di certo però non hanno perso tempo, avranno concluso l'organizzazione, entro oggi, domani al massimo, si svolgerà il tutto. Dobbiamo trovarli prima
Non appena il ragazzo provò a riaprire bocca, probabilmente intenzionato a porre qualche domanda di poca importanza, venne immediatamente zittito da un'occhiata torva del maggiore che, con un semplice cenno del capo, invitò il rosso a partire e così fece quest'ultimo, soggiogato dalla presenza imponente dell'uomo. Lo sguardo scuro del passeggero corse lungo i prati e le cime delle montagne, quasi volesse dare fuoco anche al più piccolo fiore, probabilmente fu l'aura d'ira che emanava a spingere Adam ad accontentarlo il prima possibile, allo scopo di non venir scottato a sua volta da tanta rabbia, perfino il povero bovino accelerò. Nella metà del tempo prevista, l'attuale casa della propria moglie e della sua prole degenere, fu sotto lo sguardo severo del signor Lindgren che si limitò ad un rapido sbuffo, non occorse parola per far capire alla sua fulva guida di proseguire e così, poco dopo, anche l'abitazione dei Bergman venne avvistata.
Ma non c'è nessuno ... *guardo il signor Lindgren* Credevo volessero svolgere qui il matrimonio ...
Ti sbagli *sposto lo sguardo molto più in alto* io so dove sono
Nello stesso istante, come se uno stiletto infuocato gli avesse trapassato la schiena, Frans Bergman si voltò verso la vallata, un brutto presentimento lo stava mettendo all'erta e mai i suoi sensi lo avevano tradito, qualcosa di terribilmente pericoloso minacciava la sua famiglia.
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2 X 1 - " You have taught me to live well "
RomanceATTENZIONE ! Questa storia contiene Yaoi ! Cioè amore ragazzoxragazzo, inoltre è anche una threesome, cioè contiene relazioni a tre. SE NON VI PIACE QUESTO GENERE NON LEGGETE ! SE VI PIACE, BUONA LETTURA ! Jules Lindgren è un ragazzo qualunque, la...