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Fu repentino e veloce, come lo scrosciare della cascata sotto la quale si erano quasi sposati. Per il trio, attendere era impossibile a quel punto, nessuno di loro ci sarebbe riuscito e, nonostante il dubbio iniziale, perfino il corpo ancora lievemente dolorante di Jules dovette abbandonarsi alla foga animalesca dei gemelli. Non vi fu nemmeno il tempo di riprendersi dal bacio iniziale, che il moro dovette assistere impotente alla scena dei propri amati mentre, con poca grazia, sbattevano fuori dal piccolo fienile la burbera e caprina padrona di casa, per poi serrarsi alle spalle la porta in legno sotto lo sguardo confuso del proprio padre e nonno. Le labbra dell'ex cittadino si aprirono lievi per domandare spiegazioni, ma vennero immediatamente seccate alla vista dei due adoni in procinto di spogliarsi, strato dopo strato, fino a restare nudi, sudati e chiaramente eccitati, a fissarlo bestiali e famelici.

*arrossisco all'istante* Che ... Che state facendo ? *mi copro in mezzo alle gambe per nascondere l'ovvio effetto del loro gesto improvviso* N-non possiamo ! A-avevate detto di no e poi ci sono le regole della vostra famiglia e ...

Il terrore che percorreva la schiena del moro venne assopito dalla stretta forte dei biondi, le loro mani esperte scivolarono sotto i suoi vestiti, ancora lievemente umidi per l'acquazzone, permettendo loro di ammirare il corpo del fuggiasco, già pronto a riceverli. Inizialmente titubanti, le mani di Jules si strinsero alle spalle dei due, la sua destra sulla sinistra di Ernst e viceversa con Claes, il corpo sinuoso guidato esclusivamente dall'istinto. Colmo d'imbarazzo, il giovane Lindgren chiuse gli occhi, le lacrime a scivolargli lungo le guance mentre si portava a contatto dei petti dei biondi alla ricerca del loro familiare odore, del sapore della pelle temprata ed del vero amore. Il trio si strinse strusciandosi lentamente, baciandosi a vicenda, scavando e strofinando con le dita fra la carne bollente nei suoi punti più sensibili. Gli ansimi si fecero presto sentire, i ringhi famelici dei montanari giunsero alle orecchie del moro come miele caldo mentre quest'ultimo sollevava cauto il bacino, prestando attenzione alla propria caviglia ferita, per poi portarsi sopra i membri eretti dei fidanzati, pronto a riunirsi a loro ed a tornare un'unica entità, ancora una volta.

Jules *gli accarezzo il viso e lo bacio* Ci dispiace, non avremmo dovuto lasciarti andare via ... *sposto una mano portandola sulla sua vita ed un'altra sulla sua durezza*

Non commetteremo più questo errore *sorrido amorevolmente* Al diavolo le regole della nostra famiglia, tu sei la sola cosa che conta per noi *apro bene le sue natiche*

Non parliamo più di questo *sussurro* vi prego, ho ... Ho avuto così tanta paura di perdervi che ... *mi abbasso lentamente serrando le palpebre* ... ora non ... Non posso aspettare ! *gemo senza fiato quando danno un rapido colpo di reni verso l'alto*

Il giovane si lasciò scivolare sulla paglia pungente, accompagnato dalle grandi mani forti dei gemelli che, nel frattempo, cominciarono a muoversi cautamente per farlo abituare alla loro intrusione. Troppa era la gioia di essersi ritrovati, avevano avuto così tanta paura di non rivedersi mai più che, l'idea di perdere anche un solo istante l'uno dell'altro, appariva come il più infausto dei presagi. In pochi secondi il caldo si fece insopportabile, la passione divampò fra le spinte decise e sempre più veloci mentre il terzetto di amanti si forniva piacere reciproco tramite i polpastrelli e le falangi delle dita, le labbra gonfie, arrossate per il troppo soffermarsi a lasciare marchi violacei, e gli sguardi, maliziosi e pieni di voglia. Il petto di Jules si sollevava ed abbassava in una corsa frenetica, il sudore faceva brillare i suoi dèi dell'amore come lucenti monoliti di marmo, erano così possenti sul suo corpo minuto, ad ogni colpo ben assestato gli facevano girare la testa e riempire ciò che vedeva di migliaia di puntini scuri.

- Sono così aggressivi ... - *urlo ancora, ormai in procinto di liberarmi* - Possessivi e romantici ... Se li avessi persi, io ... - *piango per il piacere ed il dolore che si espande dentro di me*

Trascinati nel vortice della passione, i biondi tastarono e resero proprio ogni punto possibile del terzo, giostrandosi ed intercambiandosi magistralmente fra collo, spalle, petto e poi cosce, natiche ed intimità, all'unico scopo di ricercare quel senso di completezza che, le sciocche e datate leggi della loro famiglia, avevano così a lungo minato. Nulla era più importante a quel punto della possibilità di tornare una sola entità, di abbandonare la solitudine definitivamente, e neppure il pensiero della presenza dei patriarchi Bergman nella stanza adiacente era abbastanza forte da fermarli. Furono sufficienti poche altre spinte e vezzeggiamenti alle parti predilette del moro, perché si liberassero tutti e tre insieme in un unico fiotto non indifferente, così potente da trascinare via, con la propria intensità, ogni barriera ed ostacolo restante, privandoli di ogni energia rimasta.

*esco da Jules e mi stendo accanto a lui baciandolo insieme a mio fratello prima di crollare sulla paglia senza fiato* Ti ... Ti amo piccolo

*mi posiziono sull'altro lato ed accarezzo il petto di Jules* Ti amiamo entrambi ... Non ti lasceremo solo mai più *gli scosto una ciocca di capelli dalla fronte mandida di sudore*

*li guardo sfinito e mi giro cautamente a pancia in giù appoggiandomi sui loro petti e stringendoli* Vi amo anch'io ... Non importa cosa dice vostro padre di me solo voi ... *sorrido chiudendo gli occhi* ... Siete importanti. Non so perché i nostri genitori si odino, su questo ho ... *sbadiglio* tante domande ...

Avrai tute le risposte che vuoi *lo bacio* ma per il momento, riposa *sorrido* notte amore

Buona notte, vita *lo bacio anch'io ammirandolo scivolare serenamente nel mondo dei sogni*

2 X 1 - " You have taught me to live well "Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora