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Il sole picchiava contro il piccolo stand dei Bergman senza che nessuno dei passanti ci si fermasse per dare una piccola occhiatina, e la cosa stava avvilendo terribilmente Jules che, in attesa, teneva lo sguardo basso verso i freschi pomodori maturi ricordando tutta la fatica fatta per farli crescere. Mano a mano che voltava lo sguardo dai paesani ai suoi gemelli, il moro riuscì a sentire quanto i primi provassero una sorta di terrore reverenziale nei confronti dei suoi amati e non riusciva a spigarsene il motivo, ma se c'era una cosa di cui era sicuro, era la propria rabbia davanti a quella situazione, così decise di agire.

* giro intorno al banchetto ed afferro una cassa per la frutta vuota riempiendola con vari prodotti del nostro banco * - Adesso ci penso io - * sollevo lo sguardo verso Ernst e Claes e sorrido * Aspettatemi qui, torno subito ! * corro avviandomi verso la zona centrale del mercato *

Una volta raggiunta la propria meta, il giovane Lindgren prese un bel respiro e si mise a gridare slogan pubblicitari per dare maggiore visibilità alla propria merce, tentando di ignorare il fortissimo imbarazzo che stava provando, ed offrendo a grandi e piccini degli assaggi. In quel momento il ragazzo si sentiva più o meno come quei commessi nei supermercati che ti propongono di provare un determinato affettato o formaggio, solo che lui aveva pomodori, lattuga, uova ed un litro di latte munto quella mattina prima dell'alba. Inizialmente quell'approccio non sembrò riscontrare molto successo, ma dopo che due o tre persone, trascinate dai sorrisi di Jules, ebbero provato con grande soddisfazione i suoi alimenti, un gran numero dei presenti defluirono verso il bancone. Dopo aver terminato le proposte, e quasi senza più voce, il ragazzo tornò indietro e trovò i gemelli intenti a distribuire merce a più di una ventina di clienti, senza però l'ombra di un sorriso sulle labbra e con un'adorabile imbranataggine nel rispondere ai gesti cortesi che venivano offerti loro. Divertito dai modi impacciati dei suoi biondi, il terzo andò subito a dar loro una mano mostrando come approcciarsi in modo più cordiale verso gli altri e si sorprese di quanto, non solo il lavoro in negozio con sua madre, ma anche i vari lavoretti trovatigli dal signor Bergman, l'avessero aiutato ad intrecciare una rete di legami in tutto il paese.

* raccolgo cinque o sei pomodori porgendoli allo stesso signore a cui ho riparato il tagliaerba non più di un mese fa * Arrivederci, torni a trovarci al prossimo mercato * guardo Ernst e Claes mentre scaricano dal carro altri alimenti * Wow, abbiamo quasi finito ! Incredibile !

Già * appoggio una cassa di zucchine sul bancone e mi avvicino Jules tirandolo per la vita * Ed è merito tuo, non credevo fossi un così bravo venditore * sorrido malizioso * meriti un bel premio quando torniamo a casa, tu che ne dici Ernst ? * guardo mio fratello *

Assolutamente * passo le dita fra i capelli di Jules baciandogli la fronte * Anzi, ne meriti due di premi * mi lecco le labbra * E, se riusciremo a smerciare tutto, * porto una mano al suo sedere stringendolo * potremmo acconsentire ad una tua richiesta speciale * gli faccio l'occhiolino e poi io e Claes lo liberiamo *

I polmoni del moro richiamavano aria a gran voce mentre le sue mani si stringevano contro il bordo del ripiano sul quale svettavano cinque casse di verdure varie, le ultime, l'unica cosa che lo separava dalla realizzazione di un suo piccolo desiderio erotico segreto che non aveva ancora avuto il coraggio di chiedere ai gemelli. Doveva vendere tutto, per ottenere la sua serata perfetta, doveva riuscirci ! In un secondo il ragazzo ingoiò tutta l'aria possibile e cominciò a lodare a squarciagola la qualità della propria merce invitando ogni singola anima a comprare, appariva più come un venditore di pesce che di frutta, ma non gli importava, per avere quanto gli era stato promesso, avrebbe fatto di tutto. In poco più di due ore l'obiettivo si era avvicinato moltissimo, ormai una sola cassetta di cipolle separava il giovane Lindgren dalla notte della sua vita, arrendersi era assolutamente fuori discussione.

Accidenti, non ti ho mai visto così sotto pressione nemmeno durante gli esami universitari *guardo sorridendo Jules dall'altra parte del suo bancone * Ho visto prima come vi hanno trattati quei ragazzini * sposto lo sguardo sui biondi intenti a sistemare il carretto * Sono dispiaciuto, se fossi stato qui li avrei fermati 

* squadro Adam sorridendo quando noto la cicatrice sul suo naso, segno del pugno datogli da Ernst e Claes * Sì, come no * stringo i denti ricordando la proposta che ha fatto ai miei biondi * Se non sei qui per comprare i prodotti dei MIEI fidanzati e, in un futuro molto, molto prossimo, SPOSI puoi anche andartene !

Come sei diventato acido * osservo le cipolle * Beh, se mi puoi assicurare che i due mostri non hanno toccato personalmente queste cipolle allora credo che le prenderò tutte * dico malizioso posando gli occhi nelle iridi scure di Jules * Sono sempre pronto ad esserti d'aiuto * mi avvicino a lui sussurrando in modo che i due mastodonti non mi sentano * Infatti sono qui per avvisarti, non dovresti stare con gente tanto pericolosa, ho sentito che loro padre è l'uomo più temuto di questa comunità e che ha ucciso il suo vecchio socio prima di ritirarsi sulle montagne

Un secondo dopo aver concluso la frase, Adam si ritrovò con un sacchetto biodegradabile riempito con una trentina di cipolle contro lo sterno, gesto che lo fece boccheggiare, mentre un Jules piuttosto arrabbiato stava a fissarlo disgustato tenendo la mano aperta, pronto a ricevere i soldi.

* guardo Adam allontanarsi sbuffando e mi volto verso Ernst e Claes sollevando sopra alla testa i soldi * adesso voglio il mio premio speciale !

2 X 1 - " You have taught me to live well "Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora