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"Driin"
Odio la sveglia!
Mi alzo dal letto e spengo quell'aggeggio che detesto tanto.
Afferro dall'armadio un paio di pantaloni neri, una maglia in tinta e le mie inseparabili all star bianche.
Una volta vestita, inizio a truccarmi e in meno di dieci minuti sono pronta.

Agitata per il tuo primo giorno di scuola?
Ma io dico: perché la mia coscienza deve sempre arrivare nei momenti peggiori?
Guarda che ti sento
Bene, ora sparisci

Coscienza a parte, sono troppo ansiosa. Mi sono appena trasferita dall'altra parte della città, dove non conosco nessuno, per via del lavoro di mio padre. Spero di riuscire a fare delle nuove amicizie...

Perché hai mai avuto degli amici?
Mi hai rotto coscienza!
Magari se fossi piú gentile...
Magari se tu sparissi...

La mia nuova scuola è a soli dieci minuti di strada a piedi.
Saluto i miei ed esco di casa.
Visto che è presto decido di andare a fare colazione in un bar qualunque che ho trovato sulla via del mio istituto. Sembra davvero carino.
Entro, ordino un cappuccio e prendo una brioche. Il locale brulica di ragazzi agitati per il ritorno a scuola. Non riesco nemmeno a muovermi e quando mi giro per andare a sedermi al tavolo, vado a sbattere contro qualcuno rovesciando il mio cappuccio.
Alzo lo sguardo.
Davanti a me c'è un ragazzo alto, con un ciuffo biondo e gli occhi azzurri come il cielo e profondi come il mare. Il suo sguardo è freddo, ghiacciato.
"Ehi hai rovinato la mia maglietta preferita!"grida lui irritato
"Ehi sai quanto me ne importa?"gli rispondo infuriata per il suo comportamento.
Lui rimane sbigottito per un attimo, poi si volta e se ne va.

Ecco peggio di così non poteva
andare...
Ma non ti eri messa d'impegno per essere più gentile?
Ma come faccio ad essere cortese con una persona così?
Ok, ok va bene, sarà per la prossima volta...

Esco dal bar senza nemmeno aver fatto colazione e decido di andare a scuola.
Due minuti dopo il mio arrivo suona la campanella e io inizio a cercare la mia classe, ma senza risultati.
Ormai ho girato metà scuola e continuo a chiedermi perché abbia scelto un istituto così grande...

Ad essere sinceri ti sei iscritta in una scuola a caso...
Smettila! Non mi importa in che modo ho preso questa decisione, voglio solo trovare la mia aula!

"Hai bisogno?"
Una voce femminile mi distrae dal mio litigio con la coscienza.
"Em... In effetti mi chiedevo dove si tenesse il corso di letteratura" domando alla ragazza che si è avvicinata a me
"Anche io sto andando lì, vieni. Abbiamo due minuti per arrivare in classe" mi informa cordialmente.
"Sei nuova?" mi domanda poi incuriosita.
Annuisco.
"Io sono Christy e sono anche io al primo anno" si presenta lei
"Io mi chiamo Gemma" dico timidamente.
Per il resto del tragitto c'è un silenzio imbarazzante e nessuna delle due parla più.
La osservo attentamente. È una bella ragazza, magra, con i capelli e gli occhi castani. Indossa una maglietta rossa e un paio di jeans con le vans. Sembra simpatica.
Dopo poco arriviamo in un'aula abbastanza grande e decido di sedermi nel banco vicino alla mia nuova amica.
"Conoscente, sono seduta vicino alla mia nuova conoscente" dico correggendomi mentalmente.

Guarda che puoi anche chiamarla amica...
Non rompere. Non è che se una persona si dimostra gentile con me allora è mia amica. Ti devo ricordare il nome Tania per caso?
No! quando parli di lei diventi particolarmente irascibile
Ah perché io sarei irascibile?
Solo un pochino

Lascio perdere la mia coscienza non appena vedo arrivare il prof.
"Buongiorno ragazzi! Lei- dice indicandomi- sarà una vostra nuova compagna di corso. Il suo nome è Gemma Evans"
Mi sento gli occhi di tutti puntati addosso. Non è molto piacevole. Ho sempre detestato stare al centro dell'attenzione.
"Toc toc"
Fortunatamente un rumore che proviene dalla porta sposta la concentrazione della classe verso il professore .
"Avanti" risponde quest'ultimo.
Dalla porta entra l'ultima persona che avrei voluto vedere. Il ragazzo del bar, accompagnato da un suo amico con dei tatuaggi sulle braccia (come lui) e con due piercing, fa il suo ingresso in aula. Passa vicino al mio banco e, quando mi vede, sbuffa. Lo incenerisco con uno sguardo.
La lezione di letteratura prosegue e onestamente mi sembra interessante.

Wow facciamo progressi...

Ignoro la mia coscienza e mi concentro solo sulla spiegazione del prof.

Al termine delle lezioni mi dirigo verso il parcheggio dell'istituto insieme a Christy, la mia nuova conoscente.
"Bene abbiamo tutte le lezioni in comune tranne arte e matematica" dice sorridendomi.
"Bene ne sono... "
Non faccio in tempo a finire la frase che il ragazzo del bar e il suo amichetto si avvicinano a noi.
Christy li saluta con un cenno del capo.
"Ciao devi essere Gemma" esordisce il ragazzo con i due piercing e i capelli castani
"Ciao" rispondo semplicemente
"Lui è Federico, il miglior amico di Benji" dice Christy indicando il ragazzo maleducato che ho incontrato al locale.
Federico allunga la mano verso di me e mi dice:"Piacere Federico".
Io gliela stringo e rispondo semplicemente:"Gemma. Il piacere è solo tuo".
Sono ancora arrabbiata con lui per il suo comportamento da cafone.
"Ma cosa hai fatto alla maglietta?" chiede Christy, ridendo, a Federico
"Perché non lo domandi a Gemma?!" gli risponde lui scocciato
"È stato un incidente! E se non mi avessi urlato in faccia ti avrei anche chiesto scusa!"sbraito
"Stamattina Gemma ha rovesciato, per sbaglio, il suo cappuccio sulla maglia di Fede" spiega Benji.
Un silenzio tombale incombe su di noi, ma ci pensa Christy a rimediare:"Ok... Gemma ti accompagno a casa" dice tirandomi per un braccio e salutando nervosamente gli altri due.
"Scusa per il comportamento strafottente di Fede, ma ci farai l'abitudine. Ma se ti può consolare Benji è più galante... "
"Va bene... Grazie... " le rispondo gentilmente

Wow, gentilmente... Ormai sei tornata la miss gentilezza di una volta...
Apprezza i miei sforzi...

Ormai siamo davanti a casa mia e faccio cenno a Christy di attraversare la strada.
"Allora ci vediamo domani" dice lei salutandomi
"Va bene" rispondo.
Entro in casa e ordino una pizza. Quando arriva il fattorino prendo una coca cola dal frigorifero e salgo in camera mia.
Il resto del pomeriggio decido di passarlo a fare i pochi compiti che ho e ad ascoltare la musica.

"Gemma siamo arrivati" annunciano i miei entrando dalla porta d'ingresso.

Che culo
La gentilezza...
O smettila. Lo sai che è colpa loro se ho dovuto cambiare scuola e di conseguenza se ho conosciuto quello scorbutico di Federico
A già...a proposito è carino...
Non è il mio tipo
Ma per favore sembrate sgarbati entrambi...
Non incominciare

Guardo l'orologio. Sono le sette e mezza. Decido di scendere a vedere se la cena è pronta.
Trovo i miei seduti al tavolo che parlano di una nuova amica di mia madre, così vado in cucina e prendo il mio piatto di pasta.
"Si è molto gentile" sento dire da mia mamma
"Chi?" chiedo interrompendola
"Morena, il mio capo. Sai ha un figlio della tua età. Potreste diventare amici"
In risposta alzo gli occhi al cielo.
"A scuola?" chiede mio padre

Wow! Si sta davvero interessando a me?

"Bene ho già fatto <amicizia>con una ragazza"
"Wow!"esclama mia madre meravigliata "visto che è stata una buona idea trasferirci...?"
La guardo in malo modo. È vero che prima la mia vita non era il massimo, ma almeno ero nel mio territorio. Ora mi sembra tutto così nuovo e strano...

Finita la cena salgo in camera e vado dritta a dormire.

Infinity Love [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora