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Oggi è giovedì e domani ho il test di matematica. Così ora mi sto avviando a casa di Fede. È da un sacco di giorni che vado da lui a fare matematica e lui dice che sono migliorata, ma non so se credergli. Arrivo davanti al suo cancellino e citofono.
"Gemma sei tu?" mi chiede Fede
"Si"
Mi apre e mi avvio davanti alla porta. Lui compare sulla soglia. È senza maglietta e indossa un paio di jeans. È scalzo. Rimango senza fiato... Ha gli addominali scolpiti e il ciuffo spettinato. Per non parlare dei suoi tatuaggi. Ha un fisico da urlo e io rimango sbalordita.
"Mi stavo vestendo, ma ora che ho osservato la tua reazione, se vuoi rimango così" mi dice ridendo
"Em... no" dico entrando
"Tanto lo so che ti piaccio"
Alzo gli occhi al cielo.
"Allora sei pronta?" mi chiede
"Si, ma prima rimettiti la maglietta" dico imbarazzata
"Perché? Se no ti distraggo e non ti concentri?"
"Se preferisci dire così, si"
"Um... allora me la rimetto"
"Ecco bravo"
Saliamo in camera come ogni giorno e lui, come promesso, si mette la maglia.
"Allora ieri hai fatto giusti sette esercizi su dieci. Oggi li devi fare quasi tutti giusti"
"Se speraci"
"Dai. Un po' di autostima"
Mi siedo sul letto e tiro fuori quaderno, penne e libro. Fede mi raggiunge e iniziamo gli esercizi. Dopo tre ore, Fede mi dice:"Bene. Hai fatto abbastanza direi e non hai sbagliato quasi niente"
"No, no continuamo" protesto
"Ma ti si stanno chiudendo gli occhi"
"Fa niente" dico sbadigliando
"Senti ti sei impegnata tantissimo. Hai fatto il possibile. Dovrebbe darti la sufficienza solo per il fatto che hai eseguito per un sacco di ore esercizi su esercizi. Ora stai tranquilla"
Mi abbraccia. Adoro le sue braccia. Mi fanno sentire meglio ogni volta che mi sfiorano. Con Steven non era così. Mi sento protetta.
Mi metto a pancia in giù e appoggio la testa sul letto, chiudendo il quaderno.
Quando la rialzo Fede è ancora senza maglia. Lo guardo in malo modo.
"Abbiamo finito matematica" obietta.
Rimetto giù la testa. Ho la coda e me la sposto di lato.
"Cos'è? Sono così brutto?" mi chiede e sento che si sta sdraiando di fianco a me.
Non gli rispondo. Tutto a un tratto mi viene in mente una cosa:"Scusa Fede, ma come fai ad essere così bravo in matematica se non segui mai nessuna lezione?"
Lui ci pensa su.
"Sono portato e basta. La capisco al volo"
"Beato te" dico e appoggio nuovamente la testa sul letto
"Ora te la faccio io una domanda"
Alzo lo sguardo.
"Hai già baciato qualcuno, vero?"
"Ma che domande sono?" dico imbarazzata
"Come che domande? Stiamo insieme. È giusto che io sappia"
"No" dico abbassando la testa
"No cosa?" mi chiede
"No, non ho mai dato il mio primo bacio"
"E non hai mai avuto un ragazzo quindi?"
Alzo di nuovo la testa.
"Si che l'ho avuto"
"Quindi tu hai avuto un ragazzo ma non l'hai mai baciato?"
Mi tiro su, mi alzo dal letto e vado a rifarmi la coda.
Si alza anche lui e viene dietro di me abbracciandomi. Il suo petto è appiccicato alla mia schiena.
"E se te lo dessi io?" mi chiede
"No" mi allontano
"E perché? Stiamo insieme. È normale che io ti baci e che tu mi veda senza maglietta. Come è normale che io ti possa abbracciare e che tu mi possa pensare"
"No, non è normale. Almeno per me. È una storia complessa. Io sono complessa. Non so nemmeno perché tu mi voglia"
"Perché io ti amo Gemma"
Mi giro. Lo guardo negli occhi. Rimango senza fiato. Lo abbraccio soltanto e lui mi stringe forte a sé.
Stiamo così per un paio di minuti. Penso che il mio cuore stia per esplodere, quando Fede si stacca.
"Em... io devo andare..." dico uscendo dalla stanza
"Gemma" mi dice afferrandomi per il polso e facendomi voltare
"Grazie" dice con un sorriso dolcissimo.
Mi giro e scendo le scale. Lui mi passa lo zaino e poi mi accompagna a casa.
"Manca poco a Natale..." mi dice aprendomi la portiera
"Già..." dico scendendo dalla macchina
"A domani" mi risponde dandomi un bacio sulla guancia.
Passo la serata a fare altri esercizi e verso le dieci, mi addormento sul letto, pensando a quello che mi ha detto Fede oggi.

"Mamma oggi ho il test" dico preparando la colazione
"Tranquilla. Ti sei impegnata. Andrà bene, vedrai" mi risponde lei uscendo dalla stanza e avviandosi in salotto
"In bocca al lupo" grida poi uscendo di casa con la sua bicicletta rossa
"Crepi" rispondo e torno a fare colazione.
Dopo tre minuti di numero, salgo in camera e trovo un messaggio di Fede che dice:"Buongiorno piccola. Tra pochissimo potrò dartelo di persona"
Un sorriso sincero compare sul mio viso.
Gli rispondo e vado a prepararmi. Mi metto un paio di jeans strappati neri e una maglia, con una felpa grigia. Mi trucco e metto il giubbotto.
Mentre cammino per andare a scuola ripasso col libro in mano.
Arrivo all'istituto e mi reco all'armadietto. Vedo arrivare Christy e Benji.
"Ciao ragazzi" dico chiudendo il libro
"Pronta per il test?" chiede Benji
"Spero di si..."
"Vedrai che andrà alla grande. Fede ci ha detto che ti sei impegnata tanto"
Continuamo a chiaccherare fino a quando suona la campanella e Christy se ne va. Io e Benji arriviamo in aula e Fede viene da me
"Ciao. Pronta?" mi chiede abbracciandomi
"No..."
"Si invece. Ora vai là e concentrati"
Lo ringrazio e mi metto in un banco davanti. L'ansia inizia a salire sempre di più.
Arriva il prof e consegna i test nuovi. Io inizio a fare il primo esercizio ma, come sempre, ho un blocco. Non riesco a stare concentrata. Inizio a guardarmi intorno ed osservo gli altri, che stanno eseguendo anche loro degli esercizi sull'argomento. Poi scrivo qualche numero, mi ridistraggo e continuo così per tutto il tempo.
Scaduto il tempo a disposizione, consegno il test e il prof ci comunica che nella mezz'ora restante correggerà i compiti in classe.
Io mi siedo al banco vicino a quello di Fede. Lui mi guarda, come per interpretare il mio sguardo
"Com'è andata?" mi chiede
"Come sempre..." dico alzando gli occhi al cielo.
Sono tesa, anzi tesissima e Fede mi tiene per tutto il tempo la mano. So che apparentemente può sembrare solo un voto, ma per me è molto più. Rappresenterebbe il mio riscatto. Nell'altra scuola venivo sempre etichettata come la sfigata che non ce l'avrebbe mai fatta. La stupida, l'incapace. Vorrei tanto dimostrare a me stessa che non è veramente così, che io sono in gamba, che ho delle capacità.
Dopo quella che sembra un'eternità, il prof comunica che ha finito la correzione e ci consegna le verifiche. Io la lancio di lato e la passo a Fede dicendo:"Guarda prima tu..."
Lui gira il foglio e mi osserva con uno sguardo spento, triste.
"Non ci credo..." dico con le lacrime agli occhi
"Mi dispiace" dice mentre suona la campanella
"Tranquillo. Ormai ci sono abituata"
"Si, ma ti sei impegnata! Non è giusto! Io ora vado da quel maiale e lo riempio di schiaffi a due a due finché non diventano dispari" dice avvicinandosi al professore
"Lascia stare. Me lo sono meritata"
Mi alzo e mi dirigo in bagno. Faccio un respiro profondo. Tutte quelle ore, quegli sforzi, buttati nel cesso. Mi rinfresco la faccia e riesco dal bagno. Davanti alla porta c'è Fede e, appena mi vede, mi abbraccia. Con la coda dell'occhio vedo Alexa che ci passa dietro ma ignoro la cosa. Lei ci guarda, fa una smorfia e se ne va.
"Inizia ad andare in aula" mi suggerisce Fede, poi continua:"Io devo sbrigare una faccenda"

Infinity Love [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora