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"Papà...posso spiegarti... " dico spaventata.
Non mi lascia il tempo di finire la frase che mi tira uno schiaffo dritto sulla guancia. Le lacrime riniziano a rigare il mio viso.
"Sta lontana da quel Federico e da tutti i suoi stupidi amici! Ti stanno cambiando, non vedi?!"
"Non sono loro ad avermi cambiata. Lasciali in pace!" grido tra un singhiozzo e un altro.
"Sei una stupida! Ma chi ti vorrebbe come figlia?!"
"Ringrazia il cielo che la mamma è uscita a buttare la pattumiera, perché un giorno o l'altro scoprirà chi sei"
Il mio tono è freddo, distaccato. Sono stanca di tutto ciò!
"Continua a sperare in quel lontanissimo giorno e trovati degli amici che non facciano le due di mattino!"
"Non esagerare è solo mezzanotte"
"E domani hai scuola... L'anno scorso non mi avresti risposto così! Ti saresti lasciata picchiare e poi saresti andata a letto!"
"Quei tempi sono finiti! Ti prometto che prima o poi la mamma scoprirà tutto e saranno cazzi tuoi!" le parole mi escono da sole dalla bocca.
Ormai la rabbia ha preso il sopravvento.
"Modera il linguaggio dolcezza!" dice uscendo dalla camera, ma non prima di avermi lanciato uno sguardo di sfida.
Povero illuso! È vero sono una ragazza fragile, ma mai sfidare Gemma Evans!
Mi sdraio sul letto affranta e distrutta.
Con Federico è andato tutto male e per giunta ora anche mio padre ci si mette! Cavolo sono sedici anni che lo sopporto. Sedici anni di schiaffi. Sedici anni di lividi. Sedici anni di sofferenza. Non so più chi sono. E per di più sono in una città enorme senza amici...

C'è Christy...
Si, ma non ho mai raccontato a nessuno di mio padre e di certo non lo farò con una persona appena conosciuta
Si, l'ultima volta che ti sei confidata mezza scuola ti prendeva in giro
Mezza? Direi tutta la scuola...

Inizio a sentire gli occhi pesanti e finisco per addormentarmi.

Suona la sveglia. Sono distrutta. Ho un aspetto orrendo e per di più sono arrabbiata

Vedrò di starti lontana allora...

Prendo dei vestiti a caso, tanto sono sicuramente neri. Inizio ad odiarli, ma se serve a farmi degli amici, potrei sopportarli.
Mi guardo allo specchio. Ho una guancia rossa da far paura. Ci metto sopra tre chili di fondotinta, ma serve a ben poco.
Alla fine ci rinuncio ed esco di casa, riuscendo ad evitare i miei genitori.
Dieci minuti dopo sorpasso la soglia della scuola.
"Ehi ciao. Brutta giornata?" mi chiede Benji appena vede che mi avvicino al mio armadietto
"Hai visto la mia faccia?"
"Dai sputa il rospo"
"Un nome:Federico Rossi"
"Em... Si... Diciamo che quello che ti ha detto non lo pensa davvero... Ma non lo sto difendendo che sia chiaro"
"Grazie Benji..."
"Tranquilla potrai sempre contare su di me, ma ora andiamo in classe che la Tacker non è mai di buon umore di prima mattina"
Ci avviamo verso l'aula ed entriamo in classe.
"Ehi Gemma"
"Ciao Christy" dico con il morale sotto le scarpe
"È per Fede?"
"Ma come fate a sapere tutti quanti quello che Federico ha combinato?"
"Uno: Fede combina sempre qualcosa; due: ieri ha avuto una crisi isterica e ha iniziato a distruggere tutto ciò che c'era in casa sua. È un soggetto violento quando si arrabbia, e così Benji è andato a calmarlo"
"Quella arrabbiata sono io... " dico poco convinta
"Hai ragione. Ieri sera volevo venire a trovarti, ma non volevo disturbarti"
Rabbrividisco al pensiero che Christy avrebbe potuto sapere quello che è successo con mio padre.
"Tranquilla. Per oggi basta parlare di quello che è successo con Federico. A proposito....con Cameron?"
"Beh... Cam è supendo, ho passato una serata magnifica e prima di andarsene mi ha lasciato il suo numero di telefono"
"Wow! Sono contenta per te!" dico abbracciandola
"Tutti ai vostri posti in silenzio" ordina la Tacker interrompendo il nostro abbraccio.
È la prima volta che la incontro. È una donna sulla cinquantina, coi capelli biondi lunghi fino alle spalle e gli occhi marroni. Oggi indossa una gonna rossa che le arriva appena sotto il ginocchio, delle scarpe basse e un cardigan bianco. Ha un'aria molto autoritaria.
Solo quando inizia a fare l'appello, mi accorgo che Fede non c'è e mi sento subito sollevata.
Dopo quattro ore infernali, raggiungo i miei amici e ci avviamo verso l'uscita della scuola. Non ho per niente voglia di tornare a casa, per cui chiedo agli altri se vogliono andare a mangiare qualcosa in centro.
"Si, è un'ottima idea. È dalla seconda ora che muoio di fame" dice Christy con il sorriso a trentadue denti.
Anche Benji accetta. Dopo aver girato per mezz'ora la città, optiamo per una piadineria che Christy ha definito "sublime". Appena ci sediamo il cameriere viene a prendere le ordinazioni e dieci minuti dopo arrivano le piadine. La mia amica aveva davvero ragione, sono proprio buone!
"Allora ti senti meglio?" mi chiede Benji
"Ora che ho lo stomaco pieno si, stavo morendo di fame"
"Sai cosa intendo... "
"Lui si è comportato male e io sono stata stupida a cascare nei suoi giochetti. Mi dispiace Benji, ma non penso che riusciremo a diventare amici"
"Almeno ci abbiamo provato... " interviene Christy
"...e lui si è giocato la sua opportunità"
Finiamo di mangiare in silenzio, e poi usciamo dal locale
"Allora ci vediamo domani. Mi dispiace ancora per Fede"
"Tranquillo" dico rassicurando Benji.
Christy decide di andare a trovare Fede, che a quanto pare è distrutto...

Magari è davvero dispiaciuto
E io magari diventerò presidente degli Stati Uniti

"Sono tornata" dico varcando la soglia della mia prigione
"Ciao amore, com'è andata a scuola?" chiede mia mamma abbracciandomi
"Bene. Ho preso nove nella verifica di latino"
"Tu si che ci riempi di orgoglio" interviene mio padre ironicamente.
Lo odio.
Mia mamma non coglie il suo lato sarcastico...
"Si, è vero. Siamo fortunati ad avere una figlia come te"

Allora, ho due genitori. Uno mi odia e mi picchia. L'altro, prima praticamente mi dice che non è soddisfatta di me e poi che è fortunata ad avermi come figlia. Ma una famiglia normale no?
Dopotutto sono i tuoi genitori...
Ah già dimenticavo... E magari una coscienza normale...
Così mi offendi

Decido di saltare la cena e salgo in camera. So già che più tardi mio padre verrà a sgridarmi. Non gli piace quando mi chiudo in camera e, come dice lui, "li ignoro".
Come previsto, venti minuti dopo irrompe nella stanza.
"Te la sei cercata!" urla lui
"Non hai paura che la tua adorata mogliettina ti senta?"
"È uscita a fare un giro con una sua amica, come si chiama... Morenza... Lorena... "
"Morena" lo correggo
"Comunque è tutta colpa dei tuoi stupidi amici e di quel Federico!"
"Loro non c'entrano niente! Cosa ti hanno fatto?!"
"Sono tuoi amici! Sono coperti di tatuaggi e piercing e quella Christy è peggio di tutti messi insieme!"
Stiamo urlando tutti e due e non va affatto bene
"Lo schiaffo non ti è bastato? Ne vuoi un altro?!" mi domanda lui
"Ehi sono tornata. A quanto pare Fede non sta bene e sua mamma voleva tornare a casa" dice mia madre entrando in camera.
Vedendo la faccia di mio padre e la mia aggiunge:"Tutto bene o c'è qualcosa che devo sapere?"
Ecco è il mio momento...
"No tranquilla mamma. Il papà stava tentando di spiegarmi matematica, ma sono un caso perso" dico ridendo nervosamente

Ma che cosa fai?!
Non lo so!!!

"Si me ne stavo andando..." dice mio padre uscendo dalla camera.
Riesco a toccare la tensione con un dito...
"Va bene... Scendo a guardare un film con tuo padre" dice alla fine mia madre dopo aver cercato di interpretare la mia espressione
"Mamma una cosa... "
"Si dimmi"
"Per caso Morena ti ha detto perché Federico sta male?" dico fingendo noncuranza
"Al dire il vero, mi ha chiesto di vedermi per sapere se tu conoscessi il motivo del suo comportamento... "
"E cosa le hai detto?"
"Senti... Lascia perdere lui e tutti quelli che lo circondano"
"Ma voi non capite che mi rende felice stare con loro! E poi come facciamo a stare <distanti> se sua madre è il tuo capo?!"

Sbaglio o lo stai difendendo?
Sto impazzendo...

"Non è più il mio capo... "
"Coosaa???!"
"Tuo padre mi ha consigliato di allontanarmi da quella famiglia. Dice che così avrai meno possibilità di frequentarlo... "
"Per cui tu mi stai dicendo che per una stupida opinione di mio padre, tu sei a casa senza lavoro e pensi che questo mi impedirà di frequentare un mio amico?!"

Amico...

Non mi risponde, si limita ad annuire e ad abbassare lo sguardo. Mio padre ci sta rovinando...
Il rumore della suoneria del mio telefono interrompe il silenzio. Mia madre mi fissa. La ignoro e guardo il telefono. C'è un messaggio di Fede:
<Domani dopo la lezione di letteratura, dobbiamo parlare>
Non mi lascio il tempo di riflettere ed esco dalla camera correndo.
"Dove vai?" grida mia madre, ma in tono dolce
"Dove so che troverò qualcuno che mi vuole bene!"
Scendo le scale e, ignorando le urla di mio padre, scappo da casa...

Infinity Love [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora