POV'S FEDE
È svenuta! Il suo corpo non ha retto l'alcol. Mi alzo e la prendo in braccio a sacco di patate, raccolgo un po' di acqua dal mare e le bagno la fronte e i polsi, poi controllo il battito cardiaco e chiedo a un cameriere del ghiaccio. Non appena lei sente il freddo del ghiaccio si risveglia.
"Gemma" la chiamo piano, poi continuo:"Ora ti riporto a casa"
Lei annuisce, io la riprendo in braccio e poi mi dirigo velocemente alla macchina. È la prima volta che beve dell'alcol, posso scommetterci. Apro la macchina e durante tutto il viaggio continuo a parlarle e lei tenta di rispondermi. Arrivo a casa e inizio a chiamare il rimbambito:"Roger!Roger!"
Salgo le scale e mi dirigo nella camera che una volta condividevamo. La metto sdraiata sul letto.
"Oddio cosa le è successo?" chiede Roger
"Si è ubriacata" dico io e poi aggiungo:"Portami del ghiaccio"
"Ma non è il caso di portarla all'ospedale?" chiede lui
"No Roger. Se per tutte le volte che sono tornato a casa sbronzo, mi avessero portato all'ospedale, a quest'ora quel luogo sarebbe casa mia"
Lui afferra il concetto e se ne va.
In realtà sto cercando di mantenere la calma, ma sto sudando freddo. Se dovesse succederle qualcosa non me lo perdonerei mai. Continuo a parlarle, ma lei a stento mi guarda.
Roger torna con il ghiaccio. Glielo appoggio sulla fronte e continuo a parlarle.
"Chiama questo numero" dico a Roger quando Gemma sviene per la terza volta.
Roger compone il numero e poi mi dice:"Arriva fra due minuti"
"Senti so per certo che se qualcuno dovesse scoprire che Gemma ha bevuto, sarebbe la fine, per cui sarà un segreto fra me e te"
"Va bene" dice lui
"Prometti" gli dico
"Promesso"
Dopo quella che sembra un'eternità, il medico suona al campanello e Roger va ad aprire. Sicuramente i nostri non torneranno prima delle cinque e ora sono le tre.
"Buonasera" dice il dottore appena entra nella stanza
"Come sta la ragazza?"mi chiede
"Come vuoi che stia?!" sbotto io
"Capisco... cosa ha bevuto?"
"Tre shottini"
"Era la prima volta che beveva?"
"Si"
"Lei è il suo ragazzo?"
"Che ne so? Non so più niente!" dico io disperatamente "voglio solo che si svegli" aggiungo con le lacrime agli occhi
"Va bene, ora uscite dalla stanza"
"Scordatelo! Non ti lascio da sola con lei"
Roger mi prende di forza e mi porta fuori, chiudendo la porta.
"Che cosa fai?! Sei scemo?! Lei è lì con lui da sola e indifesa!" grido io
"Stai calmo, si risveglierà" mi dice.
Inizio a camminare per il corridoio, avanti e indietro, avanti e indietro, fino a quando non esce il dottore.
"Come sta?" chiedo io
"Si riprenderà"
"Si ma tra quanto?"
"Le ho dato queste" dice indicando un barattolo
"Va bene, ma io la voglio sveglia, ora!"
"La fretta è una pessima consigliera" mi dice lui
"Eh che cavolo me ne frega! La voglio sveglia ora!" urlo io disperato
"Ora vai da lei" mi dice Roger e quando entro nella camera mi chiude la porta alle spalle.
Mi fa pena vederla nel letto così... Sono preoccupato e da quanto mi sono agitato sono in un bagno di sudore. Continuo a ripetermi che si sveglierà, che tutto andrà bene.
Mi tolgo la stupida collana e la maglietta che indosso e me ne infilo una pulita, con un paio di pantaloncini. Penso che potrei mettere il pigiama anche a Gemma, ma poi mi viene in mente che lei si vergogna del suo corpo e so che non sarebbe felice di venire a sapere che l'ho vista in intimo. Le prendo la mano. Indossa ancora il mio braccialetto. So che lo fa solo per non far insospettire i nostri, ma mi piace pensare che lo tenga perché per lei rappresenta il nostro legame. È bellissima perfino quando è mezza incosciente, con il trucco sbavato e i capelli spettinati. Sembra un angelo...Mi sento in colpa. So che sono io il responsabile di tutto ciò. Se le avessi proibito di bere con tutte le mie forze, ora non sarebbe in questo stato. Se non l'avessi ingannata, ora lei starebbe bene chissà dove. Ma non sarebbe qui con me...
"Fede" bisbiglia lei debolmente
"Sono qui" dico io stringendole la mano
"Non dire niente a mia mamma, non voglio che si preoccupi"
"Tranquilla è tutto ok" dico io praticamente piangendo
"Non piangere" mi risponde lei.
Oddio la sua voce! Per un attimo avevo temuto di non poterla più sentire...
"Hai scelto me..." dice lei
"Si Gemma. Si, sei la mia piccola. Scusa se ti ho permesso di bere" dico mentre un fiume di lacrime bagnano il mio viso
"Shh non è stata colpa tua" dice lei
"Si invece..."
"Ai!..." esclama lei portandosi una mano sulla testa
"È il mal di testa da dopo sbronza" spiego io
"Prendi un oky. Dove sono?" domando io
"Nel beauty nero nel mio bagno"
Mi asciugo le lacrime. Non ho mai pianto per nessuna ragazza, nemmeno quando Alexa era stata investita in un incidente ed era in coma.
"Roger" chiamo io e lui entra prontamente nella stanza
"Resta con lei" gli dico e corro in bagno.
Trovo il beauty e lo apro. Recupero l'oky e corro in cucina a prendere un bicchiere. Verso la polverina nell'acqua e poi salgo di sopra.
"Tieni" le dico passandole il bicchiere
Lei lo prende e lo beve, poi si riaddormenta.
"Vuole che stia qui io con lei?" mi chiede Roger
"No. Dormirò io con lei, tu vai pure. Ah e un consiglio: sistemati il parrucchino, tende a destra" lui diventa rosso come un pomodoro e poi si ritira.
Scommetto che pensava che non si notasse, ma da quando è caduto in piscina l'ultima volta, gli si è spostato e tutte le volte che lo vedevo mi veniva da ridere. Mi sdraio vicino a Gemma, ma non riesco a dormire. Resto sveglio fino alle sette, poi inizio a sentire le palpebre farsi pesanti e cado in un sonno profondo.
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Infinity Love [COMPLETATA]
FanfictionGemma è un'adolescente che nasconde un triste passato e un presente frenetico. Ha una famiglia distrutta, composta da un padre alcolizzato e una madre senza carattere. Per colpa di Tania, non sa più chi sia e che cosa le piaccia fare. L'unica cosa c...