E cosa dire... sono distrutta. Per colpa di quell'Edward ora Fede mi odia. Ma almeno ho capito che non fida di me, come Christy d'altronde...
"Oggi pomeriggio andiamo a comprare la montatura" mi dice mia mamma prima di darmi un bacio sulla guancia e di andarsene.
La novità? Mi devo mettere gli occhiali da vista. Sono miope. L'idea non mi entusiasma, ma non posso fare altrimenti. Le sorrido.
Ultimamente il rapporto tra me e mia mamma è migliorato. Ho imparato a perdonarla e lei ha capito quello di cui ho bisogno.
Mi sto infilando le scarpe, quando qualcuno suona al citofono. Sono in casa da sola, visto che mia mamma è appena andata al lavoro. Scendo le scale e vado ad aprire il cancellino. Poco dopo davanti a me mi ritrovo Edward. Rimango sorpresa.
"Cosa ci fai qui?!" domando
"Sono qui per il famoso passaggio" mi dice avvicinandosi
"Non ne ho bisogno"
Lui si acciglia e per un momento il suo sguardo si raffredda.
"Senti" mi risponde alzando un sopracciglio "ti devo parlare e lo farò ora"
"Ok hai cinque minuti di tempo per spiegarmi dell'altra sera, dopodiché te ne andrai"
"D'accordo"
Si morde un labbro prima di iniziare a parlare. I suoi occhi sono lucidi. Devo ammettere che non è affatto un brutto ragazzo.
"Tu mi piaci. Mi piaci dal primo giorno in cui ti ho vista mettere piede nella scuola. Frequentiamo lo stesso corso di matematica, ma so per certo che non te ne sei nemmeno mai accorta e la tua faccia lo conferma".
In effetti non l'avevo mai notato...ops.
"Comunque, il tuo sguardo mi ha sempre affascinato. Non so cosa mi sia preso, ma una sera ero ad una festa alla casa abbandonata e ho incontrato Federico. Devo ammettere che avevo bevuto qualche bicchiere di troppo. Appena l'ho visto, mi sono avventato su di lui. Non l'ho mai sopportato e pensare che lui ha quello che vorrei avere io mi fa incazzare. Abbiamo iniziato a picchiarci e io gli ho giurato vendetta. Così l'altra notte ti ho seguita e dopo poco sono entrato nel locale ed è successo quello che è successo. Ma ti giuro che sono pentito di ciò che ho fatto, perché ho capito che ti ho persa, forse per sempre. So che è una domanda scomoda e se non vuoi non rispondermi, ma mi puoi perdonare? Rincominciamo. Da amici..."
Lui abbassa la testa e i suoi occhioni scompaiono sotto il suo ciuffo.
"Ok, va bene. Ma siamo solo amici e nient'altro"
Lui alza lo sguardo e, non appena pronuncio quelle parole, il suo volto si illumina.
"Grazie mille Gemma. Te ne sono grato" mi dice con il sorriso a trentadue denti
"Ah, comunque io e Fede ci siamo lasciati" dico e sento gli occhi bruciare.
Una lacrima mi scivola velocemente sulla guancia e io mi affretto ad asciugarla.
"Immagino sia per colpa mia..." mi dice Edward
"Non solo purtroppo"
"Si ma centro anche io. Credimi, ovviamente avrei voluto che vi lasciaste, ma non per causa mia"
"Va bene. Ora basta parlare di Federico. Devo andare a scuola"
Guardando l'orologio vedo che sono in ritardo e anche di parecchio.
"Sinceramente non ce la farai mai ad arrivare a scuola in tempo. Ti do un passaggio io e prometto che rispetterò la mia promessa. Siamo solo amici"
Devo essere sincera. All'inizio ero indecisa, ma poi ho pensato che io e Federico ormai non siamo più niente e mi giustifico dicendo che io e Edward siamo solo amici. Così accetto e in poco tempo arrivo in aula. Lui mi accompagna e davanti alla porta mi saluta con un cenno della mano. Il professore arriva e inizia la lezione. Mi guardo intorno e noto che Federico è seduto a due banchi di distanza da me. Mi fa male vederlo. Io l'ho perdonato quando mi ha usata, gli ho creduto, invece lui non si fida di me. A questo punto direi che ci sono due opzioni: o mi ha sempre mentito, oppure è troppo geloso...
"Ho corretto i test" dice il prof interrompendo il mio ragionamento.
Mentre chiama i nomi, prego in aramaico che il mio test sia andato bene. Quando leggo il mio voto, tiro un sospiro di sollievo. Istintivamente guardo Federico per capire come sia andato. Sta scuotendo la testa e ha nascosto il test dentro al libro. Ho paura che con il fatto che ci siamo lasciati, smetta di seguire le lezioni e di applicarsi a scuola.
Alla quarta ora la prof di ginnastica, in palestra, ci comunica che sono aperte le iscrizioni per le squadre di calcio, basket e...non ricordo l'ultimo sport, ma sicuramente non mi interessa.
Federico si iscrive a calcio. Gli allenamenti sono dalle tre alle quattro e mezza. Mi avvio allo spogliatoio e mi cambio infilando le scarpe nello zaino. Per tutto il tempo Christy non mi ha calcolata, si limitava ad abbassare lo sguardo quando mi avvicinavo e Benji faceva lo stesso.
Torno al mio armadietto pregando di non incrociare nessuno dei tre e, con mia grande sorpresa, mentre chiudo l'anta spunta davanti a me Edward.
"Novità?" mi domanda
"Nessuna tu?"
"A parte l'interrogazione di scienze nulla. Andiamo in classe?"
"Ok"
Prendo il libro e il quaderno di matematica e saliamo al secondo piano.
Ci sediamo vicini in prima fila e attendiamo il prof.
Mezz'ora dopo Federico fa il suo ingresso in aula.
"È in ritardo" gli fa notare il professore
"E lei è ritardato. Direi che quello messo peggio tra me e te sei tu" risponde lui lasciando un'occhiataccia a me e a Edward.
Si siede dietro di noi.
"Bene" dice il prof alla fine della lezione "il ventisei marzo, tra una settimana, facciamo la verifica sull'ultimo argomento"
Fede mi fa un versetto, simile a una risata.
Mi giro e lo guardo male. So che lo fa per farmi irritare e sta funzionando.
"Perfetto" sussurro a Edward
"Da quanto ho appurato non vai molto bene in questa materia"
"Già..."
"Se ti fa piacere posso aiutarti" mi propone.
So che Fede andrà su tutte le furie, ma so anche che ho bisogno di qualcuno che mi aiuti e che Edward è bravo, per cui accetto. So per certo che Federico mi sta uccidendo con lo sguardo, ma lo ignoro.
La campanella suona e io e il mio compagno di banco, decidiamo di fermarci a scuola per mangiare un panino e poi di fare qualche esercizio di matematica. Andiamo a farci fare un panino al bar del primo piano e prendiamo da bere alle macchinette. Fortunatamente la scuola mette a disposizione fino alle quattro le aule per i corsi di recupero, per cui ne approfittiamo. Finito di pranzare, scegliamo un'aula ed entriamo. Per ora ci siamo solo noi e altre due ragazze. Prendo una penna e il quaderno e inizio a fare un esercizio. Ad essere sincera, mi manca fare ripetizioni con il mio ex ragazzo. Mi ricordo ancora il suo metodo bizzarro per farmi concentrare o le risate che abbiamo fatto insieme in quei pomeriggi. Si, sono delusa da lui e dal suo comportamento, ma un pochino mi manca. Sono comunque convinta che si era già messo in testa di lasciarmi da quando gli ho parlato di Kody e degli altri.
"Hai sbagliato qui. Vedi? È tre ottavi per sedici e non sedici per cinque mezzi. Capito?"
La voce di Edward mi fa tornare alla realtà.
"Ah ok capito" dico correggendo l'errore.
"Ora fai questo" mi propone lui indicando sul libro.
Annuisco. Cerco di scacciare Federico dalla mente per concentrarmi e devo ammettere che sembra stia funzionando. Man mano che faccio correttamente un esercizio, mi sento un po' più sicura di me stessa.
"Eccoti finalmente!"
Alzo la testa dal libro e vedo Federico davanti alla porta.
"Non ho niente da dirti" gli dico sbuffando.
"Com'è che una volta non riuscivi nemmeno a spiaccicare parola garbatamente con nessuno e ora hai addirittura un amico nuovo?"
"Puoi andartene? Starei studiando"
Le ragazze ci stanno guardando ed Edward è impassibile.
"Ci hai messo così poco a sostituirmi. Mi hai sorpreso!"
"Ma chi ti sta sostituendo?"
"Tu e per giunta con quel coso" dice indicando Edward
"Sai qual è il problema? Che non ti fidi di me!"
"Come faccio a fidarmi se mi nascondi le cose?!"
"Ah perché tu non l'hai fatto. Mi hai usata e io ti ho anche perdonato"
"Em...scusate" dice Edward interrompendoci "Senti Federico io e te non siamo mai stati grandi amici, ma ora Gemma mi ha perdonato. Siamo solo amici e a me va bene così. Spero di non essere stato solo io il motivo per cui avete litigato, ma non mi piace più Gemma. Ho capito che voi due state bene insieme. Basta mi arrendo. È tua"
Federico stringe i pugni e le nocche gli diventano bianche.
"Era ovvio che lei fosse mia, su questo non c'erano dubbi. Guarda coso ho una voglia matta di spaccarti la faccia. Quello che hai fatto è troppo!"
"Tu non lo tocchi! Devi smettere di alzare le mani. Non si risolvono così le cose" dico a Fede
"Ecco la sua perla di saggezza. Mi mancavano i tuoi ragionamenti da suora"
"Ma vai a cagare!" gli rispondo prendendo Edward ed uscendo dall'aula.
Federico è arrabbiato e ora non ragiona più. È meglio andarsene.
"Scusate l'interruzione" dico educatamente alle ragazze che hanno assistito alla scena.
Loro annuiscono e riniziano a studiare.
Superiamo Federico e andiamo al mio armadietto. Prendo lo zaino arrabbiata e saluto Edward. Biascico quelche parola per ringraziarlo e poi esco dalla scuola. Mi sento il cuore in gola. Mi viene da piangere ma mi trattengo. Già dal nostro primo incontro ci sono stati dei segnali. Fede mi odiava e l'odio era ricambiato da parte mia. Ma no, sono stata stupida. Ho lasciato che una persona entrasse, per l'ennesima volta, nel mio cuore. Avevo promesso a me stessa di non affezionarmi mai più a qualcuno, ma io ho dato retta al cuore e non alla testa. Sono quasi alla fine della via, quando sento delle grida. So perfettamente chi ha urlato. Inizio a pensare al peggio mentre mi affretto a raggiungere le voci.
"Io ti ammazzo!"
Vedo Federico che sferra un pugno in pancia a Edward e quest'ultimo si piega in due andando a sbattere contro il muro. Ha la faccia insanguinata. Fede ha dei tagli sul braccio destro.
Lancio un urlo quando vedo com'è conciato Edward. Se non la smettono finirà male.
"Ma che cavolo fate?!" urlo lanciando lo zaino sull'erba e avvicinandomi ai due
"Basta! Stop! Ma cosa siete?! Uomini o animali?!" dico andando a soccorrere Edward
"Eccola! Ci hai messo tanto ad arrivare piccola" mi dice Fede.
Quel piccola non mi piace. L'ha pronunciato con disgusto, come se fossi un oggetto. Ha bevuto e sicuramente ha anche fumato. C'è troppa puzza di fumo.
Edward si tira su e si tocca il viso dolorante.
"Le devi stare lontana!" sbraita Fede
"Fede sei ubriaco smettila! Sei pericoloso, sia per gli altri, ma anche per me..."
Lui sembra calmarsi. Sapevo che sarebbe funzionato. O almeno, ci speravo. È bastato mettere di mezzo la mia incolumità.
"Ora basta. Finiamola qui. Io frequento chi voglio Federico, e tu Edward qualora mi rimetterò con lui" dico indicando il biondino "dovrai lasciarlo in pace"
Edward annuisce e mormora delle scuse, tendendo la mano verso Federico. Mentre l'altro mi guarda negli occhi. Gli faccio capire che deve fare le sue scuse e allora lui stringe la mano a Edward. Quest'ultimo si gira di spalle e se ne va.
"Ah Edward" lo chiama Fede.
Lui mi prende dai fianchi con forza e mi bacia prepotentemente. Io non ricambio il bacio e con la coda dell'occhio vedo Edward che scuote la testa e si volta.
"Ma sei matto? Mi fai schifo quando fai così! Non sono un oggetto!" dico al ragazzo che ho davanti e, riprendendo lo zaino, me ne vado. Sono delusa da tutti e due.NOTE D'AUTORE:
Cosa ne pensate della situazione?🤔 ah e un'altra cosa... Ho creato su instagram la page per questo libro. Si chiama Infinity_love_wt
Se vi va seguitemi per scoprire delle curiosità sul libro 😘
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Infinity Love [COMPLETATA]
FanfictionGemma è un'adolescente che nasconde un triste passato e un presente frenetico. Ha una famiglia distrutta, composta da un padre alcolizzato e una madre senza carattere. Per colpa di Tania, non sa più chi sia e che cosa le piaccia fare. L'unica cosa c...