7

171 38 2
                                    

Sto correndo, il più velocemente possibile. Le lacrime stanno iniziando a scendere. Sento la rabbia crescere dentro al mio petto.
Sto percorrendo la strada che porta alla casa dove so che abita l'unica persona che mi conosce davvero...più o meno...

Fermati! Poi te ne pentirai! Fidati, torna a casa

Lascio perdere la mia coscienza e, dopo aver trovato la casa, suono il citofono.
Appena vedo il suo viso aprire la porta, gli vado in contro e lo abbraccio. Scoppio a piangere e i miei singhiozzi riempiono l'intera stanza.
"Ei... Em... Cos'è successo? Qualcuno ti ha fatto qualcosa?" dice preoccupato e imbarazzato Federico.
In risposta, lo abbraccio più forte. Per fortuna lui non sembra dispiaciuto, e ricambia l'abbraccio...
"Vieni" mi dice dopo un lungo silenzio interrotto solo dai miei singhiozzi.
Lo seguo al piano superiore e poi entriamo nella sua camera. È tutta nera, bianca e grigia.
Mi fa segno di sedermi sul letto, vicino a lui.

Vattene! Te ne devi andare prima di rovinare la tua reputazione

"Si può sapere perché sei venuta a casa mia? In lacrime per giunta! Qualcuno ti ha fatto del male?! Giuro che se... "
"Nessuno mi ha fatto niente... O meglio... Vabbè lascia perdere... " dico alzandomi e avviandomi verso la porta. È stato un errore venire.

Visto? Ho sempre ragione!

Mi sento prendere per il polso.
"Non te ne vai finché non mi hai detto il motivo per cui stai piangendo" dice facendomi voltare
"Lasciami!" grido
"Uno:sei venuta tu a casa mia. Due:non ti lascio andare, fattene una ragione"
Mi stringe di più il braccio.
"Lasciami! Mi fai male!"
"Se ti lascio, ti risiedi e mi racconti cosa ti è successo?"
"Ok... "
"Allora parti dall'inizio... " mi dice
"Ma tu hai altro da fare.. E poi i tuoi..."
"Fidati, non ho di meglio da fare e i miei sono andati a ricomprare ciò che ho rotto... "
"Un attimo... Cosa hai combinato?" gli chiedo preoccupata.
"Dai non fare quella faccia" dice ridendo "non ho rotto niente di prezioso... Comunque torniamo a te..."
"I miei genitori non vogliono che frequento né te né Christy e Benji"
"E tu sei d'accordo?"
Il suo sguardo è gelido, distaccato.
"Dopo quello che mi hai detto... "
"Senti. Mi dispiace, ok? Ti ho detto quelle cose perché ero confuso... Ma non puoi evitarmi per sempre"
"Lo so... Però mi hai detto tu che non ci tenevi ad avermi come amica!" puntualizzo
"Non iniziare ad urlare! Non hai il diritto di allontanarti da me!"
"Ma tanto non ti importa niente di me, giusto?!"
"Ti ho detto che mi dispiace! Non puoi negare che non riesci a stare lontana da me"
"Non è assolutamente vero!" protesto irritata.
Mi alzo dal letto e mi avvio, per la seconda volta, verso la porta e, per la seconda volta, vengo fermata. Fede mi prende per i fianchi e mi viene la pelle d'oca.
"Visto? Ti ho soltanto sfiorata e ti sei esatata" mi dice da dietro le mie spalle.
Mi volto. Il suo viso. Le sue labbra. Il suo carattere maledettamente intrigante. Per quella che mi sembra un'eternità, ci fissiamo negli occhi.
È la prima volta che li osservo bene. Sono profondi come il mare e maledettamente belli.
Poi lui parla...
"Sai, anche io scappo. Molte volte mi viene voglia di correre ad abbracciare qualcuno... Ma non ho nessuno da abbracciare... Così mi limito a rompere qualche oggetto. Solo così riesco a scaricare la rabbia... "

Non fare quello che stai pensando!
E invece lo faccio!

In risposta lo abbraccio. Lui non si ritrae, ma mi stringe più forte.
Mi prende per mano e mi riporta sul letto. Ci sdraiamo e dopo dieci minuti mi addormento.

Apro gli occhi.
"Cosa diamine stai facendo?" chiedo a Fede, anche se si capisce chiaramente
che mi stava fissando.
"Io.. Em... Niente. Cosa vuoi che stia facendo?"
Che cretino...
"Ma che ore sono?" chiedo ancora assonnata
"Quasi le dieci"
"Cosa?! Abbiamo saltato le prime due ore!"
"Allora?" chiede disinteressato
"Te lo ripeto: abbia saltato le prime due ore di lezione!"
"Ma fa niente"
"A me importa!"
"Ecco che rinizia a urlare... "
Irritata prendo il telefono che ieri sera avevo appoggiato sulla scrivania nera e mi alzo dal letto.
"Dove vai?" mi chiede in tono scocciato
"A scuola, mi sembra ovvio!"
"E come ci vai?"
"A piedi!"
"Aspetta, ti accompagno, non ti lascio andare da sola"
Si alza dal letto, prende una felpa appoggiata sulla sedia vicino all'armadio e mi raggiunge alla porta.
"Prendo le chiavi della macchina" mi avverte e poi si dirige in cucina.
"Sicura di voler andare a scuola?" mi chiede per la quinta volta da quando siamo arrivati al piano terra.
"Si"

Perché insiste nel convincermi a stare a casa e saltare le lezioni?
Ingenua...

Saliamo sulla macchina e dopo un silenzio imbarazzante, Fede mi chiede:"Hai la patente?"
Gli rispondo un secco "no" e appoggio la testa al finestrino, aspettando una sua battuta sarcastica, ma sta in silenzio e lo ringrazio per questo.
Sono ancora arrabbiata con lui, anche se non so di preciso perché. Non mi importa più di tanto delle lezioni...
Per il resto del viaggio nessuno dei due parla.
Una volta davanti alla scuola, mi ricordo di non aver ancora guardato il telefono. Ci sono tre messaggi.
Il primo di Christy, il secondo di Benji e l'ultimo di mio padre. Decido di visualizzare solo l'ultimo.
"Gemma ti senti bene?" mi chiede Fede "Sei bianca cadaverica"
Giro lo schermo dalla sua parte e lui legge il messaggio ad alta voce:"Se non torni a casa immediatamente ti faccio nera!"
Il messaggio mi era arrivato stamattina alle sette...
Rimane sbigottito per un attimo, poi si ricompone.
"Tu non torni in quella casa!" mi avverte.
Ovviamente non avrà capito che ha intenzione di picchiarmi... Spero...
"Si invece devo" ammetto tristemente
"Almeno fatti accompagnare da me!"
"Non ci pensare minimamente!"
Non voglio che peggiori le cose
"Muoviamoci e andiamo a lezione" dico tirandolo per un braccio. Ovviamente non riesco a spostarlo nemmeno di un centimetro, ma alla fine mi segue sbuffando.
Davanti alla porta dell'aula mi dice:"Lascia parlare me e fai come faccio io"
Bussiamo.
"Vi sembra l'ora di arrivare?!" sbraita la professoressa
"Ci si è rotta la macchina" inventa Fede
"Da quando fate le cose insieme?" ci chiede la Tacker

Merda... La odio! Quando mi dicevano che era davvero antipatica non pensavo lo dicessero davvero.

"Doveva solo darmi un passaggio... " dico guadagnandomi un'occhiataccia da parte di Federico
"Per questa volta la passate liscia, la prossima vi spedisco dal preside! Sedetevi!"
Obbediamo al suo ordine e ci sediamo ai nostri posti.
"Ehi cosa ti è successo?" mi chiede Christy
"Si è rotta la macchina di Federico e siamo arrivati in ritardo"
"Sai che non ti credo vero? Voi vi odiate"
Mi metto a ridere e quando la prof mi guarda male, faccio finta di tossire.

Però Christy ha ragione. Noi ci odiamo, quindi perché Fede è così gentile con me?
Vuole farti del male, prima lo capirai meglio sarà
Non so cosa mi sia preso ieri...

"Che lezione avete ora?" ci chiede Benji interrompendo i miei pensieri.
"Matematica" dico sbuffando
Usciamo dall'aula.
"Allora ti si è rotta la macchina Fede?" interviene Christy
"Già"
"Non siete bravi a dire le bugie" ci avverte la mia amica
"Comunque non dovresti saltare molte lezioni... " dice Benji guardandomi
"Lo so, lo so... Ma è stata colpa di Fede!"
"Sei tu che sei corsa a casa mia!"
"Ma tu non mi hai svegliata!"
"Oh oh oh. Fermi tutti. Sei andata a casa sua e hai dormito con lui?" chiedono in coro gli altri due.
"Piangendo per giunta!" dice urlando l'orrido mostro che ho di fianco.
"Vaffanculo!" rispondo ed esasperata salgo le scale che portano al piano dove ho lezione. Per fortuna nessuno mi segue.

Infinity Love [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora