Lo fisso.
"Gemma" mi chiama Fede.
Rimango incantata, mentre non smetto di pensare.
"Pianeta Terra chiama Gemma" dice lui ridendo
"Non fa ridere" lo ammonisco
"Va bene, va bene" mi risponde lui prendendomi per i fianchi.
Io mi sposto di scatto e continuo a fissare il vuoto.
"Ok...si sente il rumore degli ingranaggi del tuo cervello che stanno producendo migliaia di pensieri e di dubbi"
"Si è così"
"Che ti prende?" mi domanda
"Senti, al gioco di prima sono saltate fuori cose poco piacevoli, ora compare quella ragazza con questa storia assurda..." dico voltandomi.
Lui mi afferra per il polso, dove indosso il braccialetto che mi ha regalato, e mi fa girare.
"Cosa ho detto di male nel gioco?"
"Devo farti l'elenco?"
"Okok, è vero. Ho rivelato delle cose, ma sai mantenere un segreto?" dice lui con un tono di voce che mi irrita
"Spara la cagata"
"Non tutte erano vere. Le ho dette solo perché faceva figo"
"Tu non sei normale" gli rispondo andandomene.
Vado verso la cucina e mi verso un po' di vodka alla pesca in un bicchierino e la bevo tutta ad un fiato. Fede mi segue e mi toglie dalle mani l'alcol.
Lo guardo scocciata.
"Senti devi piantarla con questa storia del personaggio. Prova a essere semplicemente te stesso"
"Da che pulpito viene la predica" sussurra.
Alzo gli occhi al cielo.
"Facciamo così, se tu ti levi la maschera che ti sei messa addosso e che ti rende infelice, io farò lo stesso".
Lo guardo per niente convinta, ma tuttavia mi lascio persuadere.
Forse è la cosa giusta da fare. Essere noi stessi.
"Quindi?" mi domanda.
In riposta lo prendo per mano e lo porto in pista.
"Lo prendo come un si" mi dice facendomi l'occhiolino.
Mentre balliamo ne approfitto per scrivere a Josh che non ho bisogno del passaggio per tornare a casa. Tornerò con Fede a questo punto.
Dopo un'oretta abbondante, Candy e gli altri portano la torta. È enormemente enorme con la crema pasticcera e la frutta fresca.
Essendo mezzanotte meno uno, parte il conto alla rovescia.
A mezzanotte precisa, si sente un "Auguri" generale e Fede mi prende per i fianchi e mi bacia. Così dal nulla. Così davanti a tutti. Sono rossa come un pomodoro. Tutti battono le mani.
Benji stappa la bottiglia di spumante.
Facciamo un brindisi tutti insieme e poi mangiamo il dolce. È buonissimo.
La festa continua senza intoppi e alle quattro il festeggiato apre i regali.
Ne ha ricevuti davvero tanti. Ben gli ha regalato una maglia nera con delle scritte bianche e un bracciale, Candy un profumo, Christy un bellissimo orologio e Cameron un cappello con la visiera rosso.
"Auguri amore" dico passandogli il mio regalo.
È una busta azzurra. Spero davvero che gli piaccia.
"Gemma...Non dovevi" mi dice infine fissando i due biglietti
"Cosa ti ha regalato?" urla una ragazza bionda ubriaca
"Due biglietti per andare in montagna in Italia insieme" gli risponde entusiasta.
Io sorrido e lui mi abbraccia forte.
"Ok, ok, ora andiamo a ballare!" dice ad alta voce Candy e la musica riparte.
Verso le quattro e mezza gli invitati iniziano ad andarsene. Abbiamo ballato tantissimo e io e le altre abbiamo mal di piedi, così ci sediamo sui divanetti, mentre gli ultimi ragazzi si divertono a fare gli idioti.
Alle cinque e mezza la casa è completamente vuota. Ci siamo solo io, Fede, Candy, Benji, Cameron e Christy.
"Recupero la borsetta e ci sono" ci avvisa Christy salendo al piano superiore.
Poco dopo arriva e usciamo dalla finestra.
"Salta, ti prendo" mi dice Federico.
Faccio come mi dice, pregando in aramaico antico che il vestito non si alzi più del dovuto.
Fortunatamente mi prende e poi mi rimette giù.
Salutiamo tutti e Fede fa i ringraziamenti.
"Fate i bravi eh" ci urla Cameron scatenando i commentini di tutti gli altri.
"Vieni a casa con me o ti passa a prendere qualcuno?" mi domanda Fè
"Io verrei in macchina con te se puoi portarmi, se no chiamo mia mamma"
"Neanche per sogno. È tardi. Non svegliarla. Ti porto io" mi dice
"Va bene grazie"
Mi prende per mano e andiamo alla macchina.
"Prego mademoiselle" dice aprendomi la portiera.
Gli sorrido e salgo.
"Hai freddo? Accendo il riscaldamento"
Annuisco.
"Mettiti questa" esorta lui passandomi una felpa che prende dai sedili posteriori.
"Ne ho sempre una di riserva" sottolinea lui facendomi l'occhiolino
"Tranquillo sto bene" dico
"Ti prego mettitela che sei anche senza calze"
"Ma guarda che non ho freddo. Hai anche acceso il riscaldamento"
Mi fucila con lo sguardo, così me la infilo sopra il vestito.
"Scusa ma guarda che avresti dovuto girare in quella via" lo avverto
"Hai detto bene avrei dovuto"
"E perché non l'hai fatto?" domando stupidamente
"Perché vieni da me"
"Ma..."
"No, niente ma. Vieni e basta. Questa giornata deve finire così" mi dice interrompendomi
"Ma è tardi Fede. Tua mamma dormirà e non sa che vengo e per giunta non ho nemmeno il pigiama" obietto
"Per mia mamma sai che ti adora e non ci sono problemi. Il pigiama te lo do io"
"Va bene allora. Scrivo a mia madre un messaggio"
Quando arriviamo davanti a casa sua, lui parcheggia la macchina e io finisco di scrivere a mia mamma.
Dopodiché apre casa e andiamo in camera sua.
Mi siedo sul letto e mi tolgo la felpa.
"Sei stanca?" mi domanda
"Direi di sì" dico ridacchiando.
Fede apre l'armadio e mi passa una sua maglia bianca.
È abbastanza grande e lunga e so, anche senza provarla, che mi copre tutta.
"Ti sta davvero bene il vestito"
"Grazie" dico imbarazzata
"Sei sexy lo sai?"
"Fede" dico coprendomi la faccia
"Va bene la smetto"
"Grazie"
Mi tolgo le scarpe, ma Fede mi ferma.
"Faccio io"
Gli allungo il piede.
Me le slaccia e le mette vicino alle sue.
Si toglie la camicia e i pantaloni e si mette il pigiama corto.
"Vieni" mi dice facendomi segno di girarmi.
Mi tira giù la zip del vestito.
"Ah ti sei messa il completino che abbiamo comprato insieme eh"
"Già"
"Vuoi provocarmi?"
"No Fede. Che ore sono?"
"Hai ragione, è tardi"
Mi metto la maglia che mi arriva appena sotto le cosce e mi sdraio sul letto vicino a Federico.
"Sei davvero bella"
"Merito della tua maglia"
"Nah del tuo fisico" replica lui e io nascondo la mia faccia nel suo collo.
"Ma parliamo del regalo che mi hai fatto..." mi dice e io lo guardo
"Dica"
"È stupendo ma dove hai trovato i soldi per pagarli?"
"Sai lavorando ti pagano" dico ridendo
"Non dovevi farlo"
"Ma l'ho fatto"
Lui sospira e mi da un bacio sulla testa.
"Aspetta" dico alzandomi e lanciandogli la mia borsetta.
Torno sul letto e gli dico di passarmi il libretto che avevo infilato lì dentro ieri mattina.
"Allora partiremo fra dieci giorni e staremo lì per otto giorni" dico sfogliando il book
"Ah Gemma ora salta anche scuola? Stai diventando una ragazza cattiva"
"No, mi sono assicurata di stare via solo durante i giorni dei corsi di recupero, a cui noi non parteciperemo perché avremo tutte sufficienze"
"Aspetta domani prima di dare per certa questa cosa. Deve ancora mettere i voti di matematica sul registro"
"Già, ma so che è andata bene perché abbiamo fatto tanto esercizio" dico convinta
"Mi piace questa Gemma sicura di sè"
Gli sorrido.
"Staremo in un hotel quasi in cima alla montagna"
"Figo"
"Ci divertiremo"
"Sicuro. Specialmente quando cadrai dagli scii"
"Simpatico" dico in modo sarcastico
"Domani ti porto in moto e andiamo a fare shopping"
"In moto..."
"Si e andiamo a rifarti il guardaroba"
"Pazzo"
"Anche tu"
Alzo gli occhi al cielo.
"Non fare così. Mica ti faccio cadere" mi dice lui facendomi l'occhiolino
"Mai dire mai"
Lui mi salta addosso e mi fa il solletico.
"Smettila" lo ammonisco ridendo a crepapelle.
Appena mi lascia stare, sbadiglio e mi risdraio vicino a lui.
"Buonanotte Fede" gli dico
"Notte" risponde abbracciandomi.
Passo il resto delle ore a dormire serenamente e a sognare io e Federico in montagna assieme.
Purtroppo il mio sonnellino viene interrotto quando, verso le due di pomeriggio, Fede mi tira una cuscinata in pieno viso.
"Un modo un po' più carino per svegliarmi no eh?" gli dico sfregandomi gli occhi
"Avevo pensato di tirarti un secchio di acqua gelata addosso, ma non volevo essere troppo perfido"
Prendo il cuscino e me lo metto davanti alla faccia.
"Programmi per oggi?" chiedo
"Andiamo in centro in moto, mangiamo una piadina e poi andiamo in giro per negozi"
"Va bene" dico alzandomi dal comodo letto
"Solo una domanda"
"Si?" mi dice lui
"Ho solo il vestito di ieri sera, lo sai vero?"
"Già. Ovviamente quello non lo metti"
"Immaginavo..."
Lui si sposta verso il suo grande armadio e lo apre.
"Questo no, quello neanche" sussurra.
Mi avvicino.
"Questa andrebbe bene?" mi domanda facendomi vedere una maglia bianca con un disegno a destra nero
"Si" dico appoggiandomela addosso e guardandomi allo specchio
"E poi puoi mettere questi" mi propone dandomi un paio di jeans chiari.
Non sembrano molto da maschio, quindi li metto.
Vado in bagno a prepararmi. Ci sto almeno una ventina di minuti e quando esco devo solo farmi la coda e mettermi gli occhiali.
"Infilati queste" dice Fede allungandomi un paio di sneakers nere e una felpa enorme.
Mi metto alla scrivania e, mentre aspetto che Federico si sistemi, prendo un foglio e scarabocchio qualcosa.
Per ora ho disegnato una ragazza che mi somiglia molto e quando lui mi raggiunge, ho terminato anche il ragazzo.
I due si stanno guardando mentre si abbracciano.
Ci assomigliano.
"Wow" dice Fede vedendolo e io giro velocemente il foglio
"Posso tenerlo?" mi chiede
"Non è niente di che..." sussurro imbarazzata
"Ma smettila. È bellissimo"
Gli regalo il disegno e lui lo appende subito sopra alla parete dove c'è la testata del letto.
Gli sorrido e poi scendiamo al piano di sotto. Chiamo mia mamma giusto per dirle che sto bene, ma evito di chiedere di Josh, visto che Fede mi sta appresso.
"Ciao ragazzi"
"Ciao Morena" dico salutando la mamma di Federico
"Dormito bene?" ci domanda
"Si e grazie dell'ospitalità" rispondo
"Ma figurati. Sai che sei sempre la benvenuta"
"Te l'avevo detto che non ci sarebbero stati problemi"
"Dove andate? Avete fame?" ci domanda
"In centro mamma. Non rompere. E no non abbiamo fame"
Gli tiro una gomitata.
"Tranquilla Morena mangeremo qualcosa in giro. Grazie ancora di tutto" dico mentre raggiungo Fede che, nel frattempo, si era diretto all'uscita.
Chiudo la porta di casa sua.
"Vieni" mi dice facendo segno di seguirlo.
Giriamo attorno all'enorme casa.
Prima di questo momento non avevo mai osservato bene il suo giardino, nonostante fossi stata a casa sua parecchie volte.
Sinceramente ho sempre avuto un debole per la natura, fin da quando ero una bambina.
L'intero edificio è circondato dal verde. Ci sono un sacco di alberi diversi, cespugli di rose invadono il giardino. È enorme e stupendo.
Dopo aver superato una quercia, ci troviamo davanti un garage grigio e verdone. Lui lo apre.
Appoggiata sul cavalletto, c'è la sua moto. Non saprei dire di che modello si tratti, però è nera e bianca con dei motivi degli stessi colori. È davvero bella.
Fede la accende. Dopodiché apre un mobiletto e tira fuori due paia di guanti, due giubbotti in tinta alla moto e due caschi.
Lui si veste mettendosi il giubbotto e il casco neri e i guanti bianchi.
"Metti prima questo" mi dice passandomi una pezzo di plastica grigio.
Lo guardo storta.
"È un paraschiena" mi spiega vedendomi confusa.
Mi aiuta a vestirmi.
Ho le farfalle nello stomaco e non ho per niente voglia di salirci.
Fede tira fuori la moto e poi ci mettiamo i caschi.
Sono super agitata. Vorrei solo scappare via, ma non posso.
"Facciamoci una foto" mi propone tirando fuori dal giubbotto il suo telefono.
Ci mettiamo vicini e sorridiamo. Lui mi stringe a sè e mi fa il solletico. Quando meno me l'aspetto, lui scatta. La foto è bellissima.
"Ok. Allora devi mettere i piedi sulle pedane e attaccarti forte a me" mi dice Fede una volta salito sul veicolo a due ruote.
Faccio come mi dice.
"Non staccarti mai da me, per nessun motivo e se mi devo fermare dimmelo"
Annuisco.
"Stai tranquilla. Devi solo fidarti di me" dice marcando la voce sull'ultima parte della frase
"Va bene" rispondo deglutendo con ansia
"Ah, un'ultima cosa... tieni le cosce attaccate alle mie gambe" dice facendomi la sua solita faccia provocante.
Tuttavia faccio come mi dice e poco dopo mi ritrovo fuori dal cancello di casa sua, con la coda dei capelli al vento e una strana sensazione allo stomaco.
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Infinity Love [COMPLETATA]
FanfictionGemma è un'adolescente che nasconde un triste passato e un presente frenetico. Ha una famiglia distrutta, composta da un padre alcolizzato e una madre senza carattere. Per colpa di Tania, non sa più chi sia e che cosa le piaccia fare. L'unica cosa c...