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Sento qualcuno muoversi sul letto e mi sveglio. È Fede. Ieri sera si era sdraiato sul copriletto e non si è più alzato. Cerco di mettermi comoda senza svegliarlo, ma fallisco miseramente.
"Ehi" dice Fede aprendo gli occhi
"Scusa non volevo svegliarti"
"Tranquilla"
Rimaniamo per qualche minuto in silenzio.
"Andiamo a fare colazione?" mi chiede lui
"Va bene"
Ci alziamo, mi metto le mie ciabatte e poi scendiamo al piano di sotto.
"Cosa preferisci? Latte,  biscotti, thè caldo o fette biscottate?"
"Va benissimo latte e biscotti" gli dico sorridendo.
Una volta pronta la colazione, ci sediamo al tavolo.
"Mia mamma non è in casa..." inizia a dire Fede mentre fa scaldare la nostra colazione
"Cavolo mia mamma!"dico ricordandomi che ieri mi avrebbe riferito il verdetto del processo.
Salgo in camera e prendo il telefono. C'è un suo messaggio. Aspetto a leggerlo perché preferisco farlo con Fede, anche se non so di preciso il motivo.
"Allora?" mi chiede quando mi vede scendere le scale.
Mi risiedo e apro il messaggio, leggendolo ad alta voce.
"Ciao. Tuo padre è stato ritenuto colpevole. Io ho dovuto confessare che sapevo che spacciava, ma spiegando bene la storia, quella che ho raccontato a te ieri, e dopo aver trovato dei testimoni, non mi hanno ritenuta una complice. Spero che tu stia bene. Se ti interessa, ieri sera ho chiamato Morena e ho ripreso il lavoro che stavo facendo con lei. Un abbraccio a te e a Federico"
Finito di leggere tiro un sospiro di sollievo. Fede mi guarda negli occhi e mi chiede se io stia bene.
"Si Fede sto bene. Mio padre è lontano da me e da mia mamma e lei è tornata alla sua solita vita o almeno spero"
Stiamo finendo di mangiare in silenzio, quando mi squilla il telefono. È mia madre.
"Pronto" dico con voce sorpresa.
Fede mi mima con le labbra di mettere la telefonata in vivavoce e io lo faccio.
"Ciao. Volevo dirti che ora puoi pure tornare a casa perché i giudici hanno deciso di intestarla a me."
Guardo Federico e lui si alza dal tavolo e va su al piano superiore.
"Em... ok mamma. Vado a preparare le valigie"
Chiudo la chiamata e non so perché ma mi viene un nodo alla gola. Dopo essermi calmata, sparecchio la tavola e raggiungo Fede. Lo trovo nella stanza degli ospiti.
"Ehi" dico entrando.
Non sembra di buon umore.
"E così te ne vai?" mi chiede senza alzare lo sguardo
"Devo."
Mi siedo sul letto vicino a lui. Dopo essere stata un po' lì, devo dire la fatidica frase: "Vado a fare le valigie"
Lui non si scompone. Rimane con la testa fra le mani e lo sguardo rivolto verso il basso. Vado in quella che per qualche giorno è stata la mia camera e inizio a recuperare i miei vestiti.
Metto tutto nel trolley e vado in bagno a prendere i trucchi.
Mi lavo e mi vesto. Dopo venti minuti dal mio arrivo in questa camera, Fede mi raggiunge.
"Sei pronta?" mi chiede con gli occhi velati di tristezza
"Si" gli dico e lui prende la mia valigia e la porta giù
"Fede, non essere triste. Vedi il lato positivo, abbiamo passato due giorni insieme e, dopotutto, ci siamo anche divertiti"
"È questo il punto: solo due giorni" mi dice abbracciandomi
"Dai Fede domani ci vediamo a scuola e, facciamo così, se domani vieni a tutte le lezioni in orario, passiamo il pomeriggio insieme"
"Ok. Ci sto"
Prende le chiavi dalla macchina e dopo dieci minuti sono davanti a casa mia.
"Ti accompagno dentro?" mi chiede
"No, tranquillo"
Ci salutiamo.
Aspetto che la sua auto sia sparita, poi entro in casa.
"Ciao Gemma" dice mia madre dopo avermi abbracciata
"Ciao mamma"
"Come stai? Finalmente ci siamo liberate di tuo padre!" dice con il sorriso a trentadue denti.
Le sorrido. Sono contenta che sia felice.
Mi dirigo in camera mia e passo il resto della giornata a mettere via i vestiti e poi a riflettere se è il caso di dire agli altri quello che è successo. Non mi sono mai confidata con nessuno prima di farlo con Federico, però è stata una cosa liberatoria. Decido di fare una videochiamata con Benji e Christy per raccontargli dell'accaduto. Loro rimangono sbalorditi e mi rassicurano in cento modi diversi. Rimaniamo in chiamata per un'ora e mezza e poi ci salutiamo. Sono molto sollevata. Per ora mi hanno dimostrato che ci tengono a me. Forse posso dire di aver trovato dei veri amici.
Si è fatta ora di cena e quindi scendo a vedere cosa c'è da mangiare.
"Ti ho fatto il tuo piatto preferito" dice mia mamma "i tortellini con la panna"
Ho l'acquolina in bocca! È da una vita che non li mangio. La serata passa tranquillamente e per la prima volta dopo diversi anni vedo mia madre ridere serenamente.

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