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POV'S GEMMA
Ultimamente Federico è molto distante da me, cerca di nasconderlo, ma dai sui occhi si capisce che sta fingendo. Anche Christy si sta allontanando. L'ho invitata molte volte fuori al pomeriggio per fare una passeggiata, ma lei mi dava sempre buca.
In questo momento mi sto infilando i tacchi per andare al lavoro. Stranamente sono anche in anticipo. Per questa settimana Jenny ha deciso di fare delle serate a tema, per aumentare il via vai di clienti. Stasera dobbiamo vestirci anni sessanta, così Jenny mi ha fatto arrivare un vestito rosso a pois neri con alla vita una fascia in raso, anch'essa nera. Mi è arrivato il pacco oggi pomeriggio alle cinque. Mi sono sistemata i capelli, lasciandoli sciolti. Prendo il giubbotto e mi incammino al lavoro. Questa sera mia mamma si è dovuta fermare fino a tardi con Morena, per cui ho mangiato solo un panino.
Nonostante sia faticoso camminare per mezza città con i tacchi vertiginosi, riesco ad arrivare al locale appena prima che inizi a diluviare.
"Ben arrivata Gemma" mi dice Austin appena varco la soglia del bar
"Grazie. Stai davvero bene vestito così"
"Anche tu. Ti va di bere qualcosa prima di iniziare?"
Accetto senza esitare. Avrò bisogno di energia per affrontare questa ennesima serata.
Dopo quasi due settimane che lavoro qui, ormai io e Austin siamo diventati ottimi amici. Non gli ho raccontato tanto della mia vita, ma sa il motivo per cui sto lavorando, anche se ho tralasciato la storia di mio padre...
Lui mi ha detto che lavora in questo posto da ormai quattro anni e ha aggiunto che lo fa solo per non stare a casa a fare niente. A quanto ho appurato, non ha praticamente amici, anche se non ne capisco il motivo.
"Novità?" mi chiede mentre brindiamo
"Nessuna. Tu?"
"Niente. Ah stasera prima di andare via, devi passare da Jenny a ritirare la busta paga"
Annuisco. La mia prima busta paga! Dopo tanta fatica e sacrifici...
Però mi manca un sacco passare le sarate abbracciata a Fede mentre guardiamo un film e mangiamo patatine e nutella, mi manca uscire a fare quattro passi insieme, semplicemente mi manca lui...
Ci prepariamo mettendoci i grembiuli e iniziamo a servire i primi clienti.
"Questo va al tavolo tre e questo al sei" mi dice il mio amico passandomi due drink.
Quando cammino la gonna svolazza e devo ammettere che ho fatto bene a mettere i collant color carne.
"Scusi"
Una ragazza mi si avvicina. Ha i capelli biondi, un vestito blu cina ed è davvero carina.
"Si?"
"Posso ordinare?" mi domanda
"Dovresti andare al bancone e poi aspettare che io ti porti l'ordinazione al tavolo"
"Oh ok grazie" mi dice lei girando sui tacchi e andando da Austin.
Poco dopo le porto il bicchiere di vino bianco che ha ordinato. Oggi, stranamente, il locale non è molto pieno e non c'è molto da fare, così quando la ragazza di prima mi chiede delle informazioni sul lavoro che faccio, sono contenta di poter scambiare due chiacchiere.
"Sai ho visto qualche tempo fa che il locale ha bisogno di dipendenti e volevo capirci qualcosa in più, ma non lo frequento molto" mi dice sorseggiando il vino
"Beh non c'è molto da dire... ti pagano bene e i clienti di solito sono gentili, tranne quando bevono un bicchiere di troppo" dico
"Capito. E invece lui?" mi chiede indicando il ragazzo dietro al bancone
"È Austin"
"Vi conoscevate già?"
"Oh no siamo diventati amici da quando ho iniziato a lavorare qui, circa un mesetto fa"
Le sue domande mi stanno mettendo a disagio, per cui ringrazio il cielo quando vedo che Austin mi chiama per servire un tavolo. Appena me ne vado la ragazza prende il telefono, digita un numero e chiama qualcuno. Durante la serata non succede nulla di interessante fino alle undici e mezza, quando un cliente è svenuto per aver bevuto troppo. Inoltre, mentre servo il tavolo quindici, un ragazzo del tavolo dietro, mi tocca la spalla e io mi giro. Ha i capelli castani ed è alto quasi quanto me. Ha gli occhi marroni.
"Desidera?" domando
"A che ora stacchi?" mi chiede sorridendomi in malo modo
"Affari miei" gli rispondo.
Austin mi ha detto che quando i ragazzi come lui mi trattano così è meglio tagliare corto.
"Ok, ho capito. Comunque se ti fa comodo posso darti un passaggio"
Gli amici seduti con lui mi squadrano dalla testa ai piedi.
"Ma anche no" rispondo scocciata
"Ehi bellezza" dice lui alzandosi
"Senti Mr..." dico facendo un passo indietro
"Edward"
"Mi faccia il piacere di restare lontano da me e mi faccia lavorare"
Lui si avvicina a me, un pò troppo, e i suoi amici mi osservano scuotendo la testa. Mi guardo intorno e vedo che nessuno nota quello che sta succedendo. Il ragazzo mi prende per i fianchi di forza e mi fa appiccicare a lui. Non riesco a staccarmi è troppo forte rispetto a me.
"L'altro giorno ho conosciuto un certo Federico Rossi sai chi è?"
La sua voce non promette nulla di buono.
"Certo è il mio ragazzo" rispondo incrociando le braccia e sbuffando infastidita da lui e dal suo comportamento.
"Fra poco non lo sarà più..." dice tentando di baciarmi, ma quando si trova a un centimetro dalle mie labbra, gli tiro uno schiaffo sonoro e lui indietreggia.
"Ops" dico e me ne vado.
Lui mi manda all'inferno e giura vendetta, ma ormai ci sono così tante persone che mi vogliono fare fuori che non mi preoccupo più.
"Ci vediamo presto" mi dice Edward uscendo dal locale con fare serio.
Immediatamente Austin si avvicina a me per chiedermi di raccontargli dell'accaduto e, quando ho finito di parlare, mi dice:"Capisco che questo lavoro ti serve, e so che te l'ho già ripetuto mille volte, ma non è sicuro lavorare qui a quest'ora"
"Ho notato, ma pazienza. Devo andare avanti da sola e poi direi che me la sono cavata bene" dico
"Sei la solita testarda. Vieni che per oggi abbiamo finito" mi dice.
Lo seguo togliendomi il grembiule, ormai macchiato dal liquido dei drink che i clienti distratti mi hanno versato addosso. Recupero le mie cose e poi seguo Austin nell'ufficio di Jenny e, una volta aver chiuso la porta alle nostre spalle, mi passa una busta bianca.
"Te la sei meritata" mi dice lui dandomela.
Mi fa uno strano effetto vederla nelle mie mani. Non so spiegarlo, ma sono soddisfatta. Non vedo l'ora di darla a mia mamma. Ne sarà felicissima.
Usciamo dal locale. Piove forte.
"Ehi!"
Un suono attutito. Una voce. La sua voce.
"Federico?" domando voltandomi.
Lui è lì davanti a me.
"Em... stavo per chiederti se ti servisse un passaggio, ma vedo che c'è lui... notte ragazzi" ci dice Austin allontanandosi.
Federico mi osserva con gli occhi lucidi. È completamente fradicio, come me d'altronde.
"Come hai fatto a trovarmi?" gli chiedo.
Il suo arrivo non promette nulla di buono.
"Dobbiamo parlare" mi dice.
È incazzato. Sono sicura che ha frainteso il rapporto che c'è tra me e Austin.
"Va bene"
Lui si volta e si dirige con passo deciso sotto al portico al di là della strada e si siede per terra. Io faccio lo stesso. Mi guarda con aria di sfida e poi tira fuori il telefono.
"Cosa diamine stavi facendo?!" mi urla contro lui facendomi vedere una foto sul suo cellulare.
Su quello schermo si vede me che bacio il ragazzo che oggi ha tentato di sedurmi. Ma io non l'ho baciato!
"Dammi" dico prendendo il telefono dalle sue mani e allargando la fotografia.
Smanettando un pò scopro chi gli ha mandato quella immagine.
Guardo il profilo del numero che gli ha spedito quella foto. Osservo la ragazza che vedo. La guardo bene e dopo poco la riconosco. È la ragazza del locale con cui ho parlato stasera! È impossibile confondere i suoi occhi azzurri e vivaci. Mi ha ingannata.
"Mi devi delle spiegazioni!" mi dice lui facendomi rivedere la foto iniziale.
"Va bene. Ti racconterò la verità"
Faccio un respiro.
"Ormai un mese fa, mia mamma mi aveva detto che, senza i soldi di mio padre, non sarebbe riuscita a mandare avanti la casa. Così ho dovuto cercare un lavoro e l'unico disponibile era quello in questo locale. Ho fatto il colloquio, la prova e dopo poco sono stata assunta. Faccio il turno dalle nove a mezzanotte, per questo la sera non posso uscire. Sono impegnata qui"
"Ok mi dispiace, ma perché hai baciato quel tipo?! Ah e sappi che una sera ci ho anche litigato perché voleva farti delle cose poco carine e tu ci sei cascata!"
Il suo sguardo mi fa capire che è disgustato. È rigido e distaccato ancora più di prima. Non l'avevo mai visto così.
"Non l'ho baciato! Si era avvicinato a me con quell'intento, ma gli ho tirato uno schiaffo! Ti sembro una che si lascia raggirare così facilmente?! Non ti tradirei mai"
"Questa foto dice il contrario!"
Stiamo urlando...
"Per forza, lì non si vede che l'ho rifiutato. Ci siamo solo io e lui, uno davanti all'altro!"
"Gemma questa foto dimostra altro!"
"Ma non è la verità!"
Lui si alza e inizia a camminare avanti e indietro.
"E poi perché quella ragazza mi ha fatto una foto?! La conosci?"
"Più o meno... gliel'ho chiesto io di tenerti d'occhio e devo dire che ho fatto una cosa giusta. Va bene?!"
"No che non va bene!" dico incazzata
"Fattelo andare bene allora!"
"Come hai fatto a sapere che ero lì?"
"Christy ti ha seguita" mormora lui a bassa voce
"Come scusa?!"
"Si, è la verità"
"Perfetto! Quindi nessuno si fida di me! Ma vaffanculo! Senti sono stanca ok? Sei libero di pensare quello che vuoi, ma tanto la verità la so solo io! Non l'ho baciato punto e basta!"
"Hai testimoni?!"
"Ma stai scherzando?! Ti sembra che uno bacia una solo perché ha litigato con il ragazzo di lei davanti a tutti?!"
"Forse. Qualcuno ti avrà anche vista!"
"Ma che ne so?! Facciamo così, quando avrai capito che non sto mentendo fammi un fischio! Anche se molto probabilmente non ti vorrò più!"
Mi allontano velocemente, anche se con i tacchi faccio davvero fatica. Non ci posso credere! Sono senza parole!
"Gemma non puoi andare a casa da sola" mi dice
"Si invece. Cos'è non ti fidi che vada realmente a casa?!"
Lui mi guarda sbalordito, mentre gli passo davanti e inizio ad avviarmi verso casa. Sono talmente arrabbiata che non sento più sonno. Gli ho dato fiducia raccontandogli delle mie disavventure e lui mi fa questo? Mi fa seguire?! Ma poi non l'ho nemmeno toccato Edward. Si era carino, ma io stavo con Fede e non mi sarei mai permessa.
Una lacrima calda mi scivola sul viso, poi un'altra e un'altra ancora, fino a quando il mascara non mi cola completamente.
Io mi sono rimboccata le maniche per aiutare mia madre e non gli ho detto niente per non farlo preoccupare e questo è il ringraziamento?! L'universo ce l'ha con me. Tutti ce l'hanno con me!
Una macchina si ferma davanti a me.
"Gemma?"
Austin abbassa il finestrino. Tento di asciugarmi in fretta le lacrime, ma invano. Non smettono di scendere.
"Ehi Austin" dico cercando di non guardarlo negli occhi
"Vieni, sali. Ti do uno strappo a casa" mi dice scendendo dall'auto e aprendomi la portiera.
Accetto il passaggio semplicemente perché non voglio farla a piedi fino a casa.
"È stato lui?" mi domanda schiacciando l'acceleratore
"Lui e tutti gli altri..." dico allacciandomi il giubbotto.
Fortunatamente non mi fa ulteriori domande e gliene sono grata. Mi lascia davanti all'ingresso di casa e mi saluta dandomi un bacio sulla guancia. È in questi momenti che sento il bisogno di allontanarmi da tutti. Anche se non ho fatto niente di sbagliato, ho paura che il vero problema sia io. Nessuno mi accetta e sono convinta che Fede abbia usato la prima scusa per lasciarmi il più velocemente possibile. Da quando sa del mio passato, non mi sta più guardando con gli stessi occhi. Ringrazio Austin ed entro in casa. Lancio letteralmente il giubbotto sul divano, mi tolgo i tacchi dai piedi doloranti e, senza nemmeno mettermi il pigiama, mi butto sul letto e inizio a ripensare a tutto. A Steven, Tania, Kody, Alexa, a mio padre, alla mia vita, e crollo letteralmente.

NOTE D'AUTORE:
Ciao a tutti! Cosa ne pensate del nuovo capitolo? Avete dei consigli da darmi? Se si, scriveteli nei commenti❣ un bacio e buona lettura!😘💙

Infinity Love [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora