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CAM

Chiunque sostenga e ritenga veritiero il detto lontano dagli occhi, lontano dal cuore, andrebbe preso a calci in culo.

Ripetutamente.

Non è affatto vero che non avere vicino la persona che popola i tuoi sogni e i tuoi pensieri ogni singolo giorno della tua vita, serve a farti stare meglio.
Dissento con ogni fibra del mio essere da questa stronzata.
Non so bene come o perché, ma da quando l'ho lasciata quella mattina, dando forse uno dei miei migliori spettacoli in mezzo alla hall di quell'albergo romano, qualsiasi cosa che io veda o faccia, mi ricorda lei.
Forse sono io che sono troppo masochista, oppure sono la mia mente e il mio karma che tentano di intervenire e di farmela pagare in ogni modo per la maniera in cui mi sono comportato con lei in quel momento.
Perché non ho paura ad ammetterlo, a distanza di mesi e parecchie lacrime dopo.
Sono stato un codardo, che a parer mio è anche peggio di essere stato uno stronzo.
Nonostante tutti i miei buoni propositi e le mie intenzioni sincere, quando, in quel breve ma intenso lasso di tempo sono successe tutte quelle cose, sono andato in panico.
Detto molto francamente.
Mi sono ritrovato completamente travolto da qualcosa più grande di me e senza la più pallida idea di come comportarmi.

E ho agito d'istinto, chiudendomi a riccio, ancora una volta e cercando in tutti i modi di proteggere Lily.
Mi sono comportato da codardo, perché non ho avuto abbastanza coraggio per rischiare, ma soprattutto ho agito da testardo quale sono, perché neanche per un attimo ho riflettuto sul fatto che avrei potuto avere torto e che la decisione che avevo preso era forse quella sbagliata.
L'ho capito soltanto dopo, quando ormai era troppo tardi e l'avevo persa. E quindi mi sono buttato, concentrandomi anima e corpo, sull'unica cosa che mi fosse rimasta.

Il lavoro.

Il film in Europa, con Xavier Dolan e questo famigerato cast di cui nessuno conosceva i nominativi.
Un completo salto nel vuoto che strano a dirsi, si è rivelata una delle esperienze più intense, toste ma gratificanti della mia vita.
Ho imparato moltissimo durante quei mesi sul set, girando diversi paesi europei e incontrando ogni volta gente proveniente da ogni parte del mondo.
Ho trascorso i rari momenti liberi cercando di studiare nuove lingue e anche a scrivere moltissima nuova musica.
All'inizio poi mi sono tenuto defilato, se non si conta la mia piccola conferenza a inizio riprese per cercare di sviare l'attenzione morbosa dei giornalisti nei confronti di Lily, intervento che per fortuna ha sortito gli effetti sperati, concentrandomi solo sul lavoro e sentendo molto poco gli altri.
Ho usato quei momenti per fare lunghi giri ed esplorare i posti in cui eravamo, oltre che per pensare.
Ho riflettuto moltissimo, su svariati temi importanti, ma specialmente su di lei.
Ho avuto modo di capire tanto, sui miei errori, su ciò che avrei potuto fare meglio e su come avrei potuto comportarmi, se solo avessi avuto un'altra consapevolezza di me e di ciò che poi sarebbe successo.
Ma la vita va così, ti accorgi che avresti potuto fare diversamente soltanto quando ormai è troppo tardi.
E hai imparato la lezione nel modo peggiore.

Nel mio caso perdendo l'unica ragazza capace di farmi perdere davvero la testa.
Gaston, uno dei ragazzi che ha recitato con me per quasi tutto il film e a cui ho confidato la mia storia, ha provato in tutti i modi a convincermi ad andare avanti, facendo leva sul fatto che sono giovane e ho tutta la vita davanti.
E come approccio io lo condivido anche, perché potenzialmente potrei avere qualsiasi cosa, se solo mi impegnassi.
Ma più parlavo con lui, che per carità, cercava solo di aiutarmi a stare meglio, più mi rendevo conto di una cosa.
Io posso vivere senza Lily e questi mesi trascorsi lontani da lei ne sono la prova.
Sono stato da schifo e ho sofferto come un cane, ma ogni giorno mi sono alzato e ho cercato di proseguire con la mia vita.
Il punto però è che non voglio. Abbiamo solo una vita da trascorrere su questa terra e dato che le possibilità di incontrare qualcuno come lei ancora sono davvero scarse, io voglio provare a rimediare al mio errore.

Cosa significa ciò che sto dicendo?

Semplice.
Voglio tornare a casa e riprendermi la mia ragazza.
Voglio riconquistarla e non mi importa quanto ci metterò.
Non mi importa di niente, se non di lei.
Questo viaggio, questo tempo trascorso lontano da lei mi ha aiutato su due fronti: il primo, per quanto riguarda il fronte personale e lavorativo, perché ho davvero  imparato tanto e sarò sempre grato a lei che mi ha spinto a provarci; il secondo invece rappresenta per me quello più importante, perché mi ha fatto capire che per quanto una cosa mi faccia paura, per quanto io sia terrorizzato e non sappia dove sbattere la testa o come fare, devo comunque provarci.
Non so perché io non lo abbia capito prima, ma adesso che ci sono arrivato, ho intenzione di giocare ogni carta che dispongo.

Tutto ciò che mi bloccava prima, ora è sparito. Non ci sono più i dubbi e le paure, le incertezze e le perplessità.
Non ho più intenzione di farmi fermare dalla mia fama e dal mondo dello spettacolo, per quanto infido e cattivo possa essere.
Avere lei nella mia vita è una sfida che ho intenzione di vincere.
Sarà dura, forse addirittura impossibile in alcuni momenti, perché lei mi odierà e riottenere la sua fiducia non sarà facile.

Ma chi lo ha detto che le cose belle sono anche le più facili?

Voglio combattere per ciò che amo.
Voglio combattere per ciò che mi rende felice.
Voglio combattere per lei, per noi. Perché valiamo la pena.

Con queste certezze e questa mia ritrovata determinazione, consegno passaporto e carta d'imbarco alla gentile hostess di fronte a me e le sorrido, aspettando che mi faccia passare. Dopo un veloce controllo ai miei documenti, me li riconsegna e mi fa un cenno, grazie al quale mi muovo.
Mi avvio lungo il corridoio verso l'aereo e intanto penso a quello che potrebbe succedere.

A quello che potrebbe succedermi una volta che sarò ufficialmente tornato a casa.
Secondo le informazioni ufficiali sarei dovuto tornare tra tre settimane, ma dato che mia sorella si sposa tra poco, ho preferito anticipare il mio ritorno così da poter passare il tempo prima delle vacanze natalizie con i miei cari e i miei amici, anche perché abbiamo finito le riprese in anticipo a causa dei ritmi allucinanti di Xavier e quindi non avevo più nulla che mi tratteneva li.
Chiudo gli occhi, mentre aspetto pazientemente che l'aereo inizi a muoversi e si avvii lungo la pista di decollo. Sono agitato, nervoso e allo stesso tempo maledettamente euforico.
Non sono mai tornato a casa e l'idea di rivedere tutti mi mette una certa agitazione addosso.

L'idea di vedere LEI mi mette parecchia agitazione addosso, oltre che il non sapere come potrebbe reagire. Conoscendola potrebbe fare qualsiasi cosa, dal lanciarmi addosso qualcosa al non considerarmi proprio.
E per quanto possa sembrare assurdo, mi ritrovo a ridacchiare di gusto, perché tutto si può dire di lei, ma non che non sia originale.
Lei rappresenta il mistero, la non certezza, il brivido.

Lily Imogen Sofia James sto tornando.

Sto tornando da te.

Quindi preparati.

SPAZIO CHICCA
Sera tesori... Capitolo scritto totalmente di getto, per cui spero davvero apprezzerete. Se nel primo libro era Lily quella che aveva lottato per lui, ora i ruoli sono invertiti. Sarà Cam che dovrà davvero farsi valere per riconquistare lei e la sua fiducia.

E credetemi, ne vedrete delle belle!

Shonda Rhimes DOCET.

Vi amo. Piano piano sto ricopiando la storia su word e non appena avrò attimi liberi, inizierò a sistemarla!🙈🙈

All I want is you ( SEQUEL DI I HATE YOU, CAMERON DALLAS) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora