LILY
Fastidio.
Ecco la prima parola a cui penso, non appena il buio scompare e la luce inizia di nuovo a diffondersi intorno a me.
Provo un fastidio acuto praticamente ovunque, che parte dalla testa e arriva fino alla punta dei piedi e che nonostante i miei profondi respiri e il tentativo di concentrarmi su altro, proprio non sparisce. Percepisco tutto con una sorta di freddo distacco che più il tempo passa, più mi spaventa sempre di più, perché di fatto non riesco ad aprire gli occhi, se non per pochi istanti, perché anche solo questo gesto, così semplice e banale in una situazione normale, mi provoca fatica.
E razionalmente so benissimo che non è affatto normale.Cerca di ricordare Lily. Cos'è successo? Cosa stavi facendo prima di finire in questo stato, in cui a stento riesci a muoverti e ogni parte del tuo corpo sembra pulsare a più non posso ?
Urla. Forti e molto alte. Respiri accelerati. Una voglia malsana e allo stesso tempo radicata di riempire di schiaffi Cameron, per poi baciarlo fino a star male.
E poi un forte boato.
Abbiamo avuto un incidente.
Cerco di calmarmi facendo lunghi respiri per i successivi minuti, mentre intorno a me i suoni, prima molto lievi e indistinti, iniziano a farsi sempre più precisi, come se mi stessi risvegliando da un sonno profondo e particolarmente piacevole.
Ma sono più che certa di non essere finita in coma, perché altrimenti starei ferma immobile e non sarei in grado di percepire nulla, mentre ora sono più che sicura di aver appena sentito le urla di mia sorella contro qualcuno. So che si tratta di lei perché riconoscerei le urla di mia sorella ovunque, per non parlare poi della voce di mio padre. Certi suoni non possono essere sognati, né tanto meno dimenticati o confusi. Sono così e basta.Cosa posso fare allora?
Solo avere pazienza.
Solo che tra i molteplici difetti che ho, quello forse peggiore, e' che non ho proprio pazienza. O almeno, la possiedo in alcuni casi, mentre in altri non so nemmeno che sembianze abbia.Bel casino.
Quando finalmente provo a riaprire gli occhi, noto con profondo stupore e piacere, che le cose sono finalmente cambiate, perché a differenza di prima, dove alternavo fasi confuse, ora riesco a mettere a fuoco tutto ciò che mi circonda, in maniera nitida e chiara.
Ed è così che, nel momento in cui ruoto leggermente la testa verso sinistra, incrocio lo sguardo di parecchie persone dall'aria sconvolta e parecchio stanca.
I miei genitori e mia sorella, che non appena capiscono che quella che li sta fissando sono proprio io, scoppiano a piangere a dirotto, per poi avvicinarsi in contemporanea al mio letto, che capisco così essere quello di un ospedale. Provo ad aprire bocca per parlare, ma per i primi istanti ciò che ne esce, e' solo un suono strano e gutturale , tanto che mia sorella, non appena se ne accorge, mi porge un bicchiere con dentro dell'acqua, che io afferro prontamente con la mano, per poi bere poco a poco e iniziare così a sentirmi meglio.<< Dio mio Lily, non farmi mai più prendere uno spavento del genere!!!>>.
<< Maledizione, ho perso almeno dieci anni di vita quando ho ricevuto quella chiamata.>>
<< Mamma, ma cos'è successo esattamente? Nonostante i miei sforzi, ho solo ricordi confusi. Parecchio confusi.>>
<< Amore, Amanda, spiegatele voi tutto, io vado ad avvertire il dottore che ti sei svegliata.>>
<< Va bene papà. Io chiamo Nash così ci pensa lui ad avvertire gli altri. Mamma, torno tra pochissimo, va bene?>>.
<< Andate pure, tanto non mi muovo di qui.>>
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All I want is you ( SEQUEL DI I HATE YOU, CAMERON DALLAS)
FanfictionSono passati quasi cinque mesi da quando Cam e Lily si sono lasciati. Troppe le motivazioni portate avanti, numerose ma neanche troppo forti. Lily ha scelto l'università della California, dove studia arte e fotografia. Cam invece è partito per l'Eur...