All I want is you ( SEQUEL DI I HATE YOU, CAMERON DALLAS)

9.

HOLA.
Ho fatto un capitolo molto più lungo del solito, per compensare quello schifoso dell'altro giorno. A me e' piaciuto e sapete quanto raramente lo ammetta Ahaha quindi spero piaccia anche a voi tesori.
Baci da una Chicca presa troppo bene per TEENWOLF6 e HP6 su Italia 1.
(Da brava ragazza quale sono, stasera non esco perché domani devo alzarmi presto e studiare🤔🤔).

LILY

Tempo.

Pochi secondi, pochi semplici attimi che a volte possono cambiare un percorso la cui direzione sembrava essere già tracciata.

Tempo.

Un insieme di momenti che troppo spesso diamo per scontati, finendo per perdere di vista il vero significato.

Tempo.

Un concetto che a prima vista sembra così banale e di poca importanza, ma che in realtà rappresenta tutto.

Perché penso al tempo, mentre mi trovo nella cucina di Nash?
Siamo io, la mia tazza di tisana bollente e uno sguardo a metà tra la mezza addormentata e la completamente assorta.
Ci penso per un motivo ben preciso.
Sta andando tutto troppo in fretta.
Tutto.

Da quando Cameron si è presentato di nuovo, o meglio, si è di nuovo intromesso nella mia vita, senza farsi troppi scrupoli di come avrei potuto reagire, io mi sento come se avessi subito una vera e propria centrifuga.
Come se di colpo la mia vita avesse subito un improvviso balzo in avanti, senza che io ne fossi al corrente e soprattutto fossi d'accordo. Siamo qui, tutti riuniti, pronti a scatenarci e a seguire tutti i punti della pazza lista che abbiamo fatto nel corso delle settimane.
Con una piccola variante: la sua presenza.
Tutti si comportano come se niente fosse, come SE questa fosse la normalità.
E un tempo lo era anche.

<< Sai che riesco a sentire gli ingranaggi del tuo cervello? Dovresti prenderti una pausa, pensare troppo stanca.>>

Non appena mi accorgo della figura di Shawn, mi volto di scatto, non essendomi proprio accorta del suo arrivo.
Lo guardo un attimo, indecisa se aprire bocca e dar voce ai miei pensieri, oppure far finta di niente e rispondere con una battuta.
Lui mi guarda, completamente immobile e attento alla mia prossima mossa e nel momento in cui si lascia andare a un piccolo sorriso, facendo spuntare quella fossetta che sono sicura farà innamorare presto parecchie ragazze, prendo la mia decisione.

Lascio uscire un sospiro parecchio rumoroso e finalmente parlo.

<< Me lo dici come faccio? Come faccio a trovare un equilibrio tra la mia voglia di combattere, di fargliela pagare per tutto e allo stesso tempo il desiderio di vivere senza pensieri queste settimane con voi? Come faccio a far finta che sia tutto normale quando anche solo stargli accanto mi procura una stretta talmente forte che mi sembra di aver ricevuto un pugno allo stomaco? Ma soprattutto mi spieghi come faccio a farmi meno paranoie? Lui è qui da meno di un giorno e già sento le mie certezze iniziare a vacillare. >>

Lui, per tutta la durata del mio monologo profondo e leggermente deprimente, non mi stacca gli occhi di dosso neanche per un secondo.
Una delle qualità che più apprezzo in questo ragazzo, e' la sua totale trasparenza nelle cose che fa.
Se si dedica a qualcosa, lo fa completamente e senza riserve.
Quindi, se decide di ascoltarti, lo fa totalmente. Mentre parlavo, ho potuto notare diverse espressioni far capo sul suo volto e ciò mi ha rassicurato, perlomeno un pochino.
Significa che ha ascoltato davvero il mio sclero, ma soprattutto ha capito qual'e' il punto.
Per cui rimango assai sorpresa quando, invece di rispondere o comunque di farmi ripigliare con uno dei suoi discorsi, si alza e si dirige verso la dispensa.
Apre varie antine, fino a che non afferra qualcosa e poi la richiude di colpo. Si avvicina di nuovo e poi si siede, rivelando il motivo per cui si era alzato.