All I want is you ( SEQUEL DI I HATE YOU, CAMERON DALLAS)

51.

LILY

Deglutisco un paio di volte, giusto perché così facendo, la salivazione si riattiva e allo stesso tempo tale gesto agisce come fosse una sorta di campanello d'allarme, che mi fa capire che devo darmi una mossa.
In tutti i sensi.
Muovo qualche passo traballante, fino a che non mi ritrovo al centro dell'ingresso e con tutti i nostri ospiti di fronte a me.

<< Ciao a tutti!!>>.

Voce ferma e sicura, anche se dentro di me regna il caos.

<< Ciao Lily!! Come sei bella!>>.

Isa.

<< Quoto quanto ha detto mia sorella!>>.

Will.

<< Un vero splendore, ma d'altronde la bellezza è tipica di voi James...>>.

Lucky.

L'unico che non commenta, ma si limita a mantenere quello sguardo di osservazione profonda che solo pochi istanti fa mi aveva così tanto colpito, e' chiaramente Nick.
Mi guarda solamente, rimanendo in completo silenzio, ma nonostante ciò, riesco perfettamente a capire che cosa sta comunicando, perché se c'è un detto che personalmente ritengo veritiero, e' quello secondo cui gli occhi di una persona non mentono mai.
E i suoi non sono da meno.
Riesco a capire che anche se non lo ha detto esplicitamente, mi trova bella.

Che se anche non ha aperto bocca, condivide pienamente ciò che gli altri hanno detto.
Ma soprattutto riesco a intendere quanto sia impaziente di sapere che cosa gli nascondo, perché come io capisco lui, allo stesso modo lui ha questa capacità con me.
Solo che prima di affrontare questo discorso, ho bisogno di alcolici.
Tanto tanto vino e possibilmente del cibo per evitare di collassare dopo neanche un'ora, in stile festa Halloween dove ho dato il meglio e il peggio di me.

<< Raga, se non avete niente in contrario, io mi sposterei nel soggiorno dove ci sono viveri ma soprattutto bevande a volontà.>>

Ogni singolo membro del gruppo mi guarda un attimo e poi annuisce con vigore, per poi seguirmi a ruota mentre mi dirigo verso il salotto, stavolta con passo sicuro e piuttosto spedito.
Sembra quasi assurdo, ma da sobria non sono minimamente capace di camminare sui tacchi, mentre nel momento in cui bevo qualche bicchiere di vino, sono capace di dare le basi alle migliori donne in carriera.
Non appena arriviamo in soggiorno, Brook inizia a spiegare a Will e Lucky il menù, mentre Tay racconta a Isa, o meglio, sussurra in maniera da non far sentire nulla a noi poveri sfigati, ciò che ha in serbo per noi.

E Nick?

Lui evita ogni persona presente nella stanza, limitandosi a dare le sue attenzioni alla micia, spuntata fuori da non so dove e ora bellamente piazzata nella sua cuccia di fronte al camino, proprio vicino alla vetrata principale.
Per questa serata indossa un semplice paio di jeans e una camicia bianca, con abbinato un golfino blu che saprei riconoscere ovunque, dato che lo abbiamo acquistato insieme a Dylan e Lydia.
È una mise semplice, ma non per questo priva di fascino.
Per non parlare poi della scena in se, che vista da fuori, e' decisamente dolce ogni oltre limite.

E l'altro incubo che illumina le mie giornate?

Semplice, sta mangiando con Carter i primi stuzzichini preparati da Tay e Brook e nel contempo, quasi fosse un orologio svizzero, mi lancia strane occhiate, che in questo momento non so bene se far rientrare nella categoria "minacciose" oppure "curiose".
In ogni caso sono arrivata alla conclusione che per affrontare pure lui, ho bisogno di bere.

Tipo ora. Tipo parecchio.

Ed è così che mi dirigo verso il tavolo principale, sulla quale abbiamo disposto le varie bottiglie di alcolici, secondo Brook con una precisa logica, ovvero dalla birra, quindi più leggera, fino ad arrivare ai vari tipi di vino. Lo champagne chiaramente è rimasto fuori a raffreddare ancora, dato che servirà per il brindisi di mezzanotte.
Guardo la tavola di fronte a me e in un primo momento non ho proprio idea da che zona della suddetta iniziare, ma alla fine mi convinco a continuare con il vino bianco, dato che la birra sicuramente la berrò quando giocheremo a Birra Pong.