5.

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LILY

Ancora non ci credo.

Sono davanti alla porta di casa mia, in attesa che qualcuno si degni di aprirmi e io possa così finalmente entrare.
Come al solito nessuno trova le chiavi, con il risultato che sono ancora sulla soglia dopo aver suonato da dieci minuti.
Normalmente mi sarei almeno irritata, ma sono troppo felice di essere di nuovo qui. Anche se a pochi passi dalla mia famiglia.
Il viaggio è passato talmente in fretta che non me ne sono nemmeno accorta, essendo stata troppo impegnata a cantare con Isaac e a fare foto ai due piccioncini che si mangiavano con gli occhi.
In questo periodo ho riscoperto i Thirty Second to Mars e sono in totale fissa con la canzone Do or Die.
Penso sia una specie di capolavoro e durante il viaggio ho costretto gli altri ad ascoltarla talmente tante volte che ormai la sanno a memoria, pause e base musicale compresa.
È bello vedere che nonostante gli anni che passano, le mie doti persuasive rimangono e anzi, crescono e si rafforzano.

<< Sorelllaaaaa!!!>>.

<< Maleficaaa!!>>.

I successivi minuti sono un unico lungo momento composto da abbracci, risate e borbotti vari, compresi i versi di gioia emessi dal mio cane.
Abbraccio mia sorella come se non la vedessi da anni, invece che da poche settimane, dato che è venuta a trovarmi qualche weekend fa a causa della troppa nostalgia. Lei ricambia la mia stretta e di conseguenza rimaniamo così, avvinghiate come se andasse della nostra vita. Infondo in questo gesto tutto ciò che a parole non riesco ad esprimere appieno e nel mentre cerco di non piangere.
Non voglio sembrare eccessivamente smielata, ma la mia casa mi era davvero mancata da morire e solo trovarmi qui di nuovo mi fa capire quanto davvero ne avessi nostalgia. Dopo essermi staccata da mia sorella, mi abbasso ad abbracciare il mio cane e da lì parte il degenero, nel senso che inizio a parlarle come se fosse una bambina piccola, chiamandola con ogni vezzeggiativo possibile e riempiendola di baci fino a non avere più fiato.

Mi riprendo solo quando sento le voci dei miei genitori, voce che mi fa rialzare in piedi e mi fa correre verso di loro, travolgendoli in un abbraccio infinito.

<< Mi siete mancati un sacco!!!>>.

<< Anche tu piccola mia, davvero tanto!!>>.

<< La mia primogenita! Raggio di sole! Abbraccia il tuo vecchio!!>>.

Scuoto la testa, ma sorrido divertita perché i soprannomi di mio padre mi erano davvero mancati.

<< Si pranza tra mezz'ora, va bene? >>.

<< Va bene mamma. Ma perché così
presto?>>.

<< Tua sorella ha blaterato qualcosa sui vostri impegni segreti e improbabili, a cui non potete assolutamente fare tardi. >>

Strano, perché sono più che sicura di avere appuntamento con i ragazzi non prima di due ore.
Dopo essermi staccata anche da loro, recupero le mie valigie e salgo in camera mia per sistemare le mie cose.
Ho appena aperto la valigia, quando la porta di camera mi viene spalancata di botto, rivelando la figura del mio adorato cane con un gigantesco osso tra le fauci e subito dopo mia sorella con uno sguardo che non mi piace per niente. Maggie va a sdraiarsi poco lontano da noi, mentre lei si preoccupa prima di chiudere la porta, poi di sedersi sul puff poco lontano dal mio letto.

<< Allora...>>.

<< Si?>>.

<< Eh.>>

<< Amanda, che succede?>>.

Io cerco di fare la brava figlia e di sistemare subito le mie cose, ma mia sorella e il suo comportamento strano mi rendono davvero difficile svolgere il mio compito.
Ha uno sguardo strano mia sorella, come se sapesse qualcosa che invece io ignoro completamente. Oppure volesse chiedermi qualcosa, ma per qualche strana ragione avesse paura di farsi avanti.
Cosa che non è assolutamente da mia sorella, conoscendo i precedenti e ciò che è capace di fare. Decido quindi di sedermi sul letto, incrociare le gambe e aspettare.

All I want is you ( SEQUEL DI I HATE YOU, CAMERON DALLAS) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora