All I want is you ( SEQUEL DI I HATE YOU, CAMERON DALLAS)

65.

Sono appena cominciate.

Le parole di Cam continuano a risuonarmi nella testa, mentre lui si limita a percorrere gli ultimi metri che ci separano dal piccolo ristorante senza più dire una parola.
Più ci avviciniamo, più mi rendo conto che questa giornata è destinata a segnare una svolta definitiva nel mio rapporto con Cam, come quella famosa notte a Barcellona.
Me lo sento, lo so e lo percepisco.
Quando ho queste sensazioni, raramente mi sbaglio, perché per quanto io sia maldestra e pasticciona, so che sul mio istinto posso sempre contare.

Una volta arrivati di fronte all'entrata, lui si ferma e si volta verso di me, per poi passarsi ripetutamente una mano fra i capelli e fissarmi in silenzio, con una strana espressione che mi ricorda molto quella di mia sorella quando ne combina una delle sue, ma non ha abbastanza coraggio per confessare il misfatto.

<< Cam?>>.

Cerco di usare un tono dolce, ma nonostante ciò, credo che la mia preoccupazione sia più che palpabile, perché lui si affretta a controbattere, senza lasciarmi il tempo di finire la frase.

<< No, niente, lascia stare.>>

Eppure sono più che certa che volesse dire qualcosa, anche se non so cosa.

<< Sicuro?>>.

<< Si, tranquilla. Ora andiamo, che comincio ad avere fame!>>.

E te pareva.

<< Come preferisci.>>

Mi limito poi ad alzare le spalle, per poi appoggiarmi a una colonna di legno e indossare i miei tacchi, dato che la sabbia e' finita e per almeno un paio d'ore dovrò camminare su un pavimento solido, per mia grande sfortuna e di chi mi starà accanto.

<< Sei pronta?>>.

<< Affermativo.>>

E con il sorriso sulle labbra raggiungiamo gli altri, ormai già raggruppati intorno al tavolo del buffet e non so bene per quale motivo, tutti già parecchio su di giri.
Sarà per l'aria che si respira, oppure per il fatto che Taylor è riuscito ad indossare la sua bandana e va in giro a farla vedere a tutti, neanche avesse vinto chissà quale premio. Una volta ricongiunti, gli altri si voltano verso di noi per poi sorriderci e non fare nessuno tipo di commento, per una volta tanto.

<< Cam, io ho fame! Quando si mangia?>>.

<< Matt, fino a prova contraria quello davanti a te e' cibo.>>

Matt si volta rapidamente verso il tavolo sulla quale sono disposti in maniera elegante e ordinata parecchi antipasti dall'aria invitante, per poi fare una faccia strana e voltarsi di nuovo verso il suo amico, con uno sguardo per niente soddisfatto.

<< Ma sono cose leggere... Io voglio il cibo vero, quello che ti fa vedere le stelle!>>.

Cam lo guarda un attimo, non riuscendo a trattenere un sorrisetto nel sentire la sua ultima uscita, anche se dopo anni che lo conosce, dovrebbe essere abituato alle frasi bizzarre di Matt.

<< Penso arriverà tra una decina di minuti. Vi ho messo in quel tavolo li, mentre io farò avanti e indietro tra quello dove c'è la mia famiglia e voi, okay? Tra qualche ora poi sarò libero dai vari convenevoli con tutti i parenti e starò in pianta stabile qui.>>

<< Nel tavolo della gente stilosa, vorrai dire.>>

Carter.