All I want is you ( SEQUEL DI I HATE YOU, CAMERON DALLAS)

35.

LILY

<< Lily, muovi il culo ed esci subito da questo bagno!!! Sei dentro da quasi dieci minuti e considerando che oltre a te, devono usarlo ancora altre tre persone, hai un motivo in più per smettere di fare ciò che stavi facendo e uscire all'istante.>>

La voce soave di mia sorella, accompagnata dai suoi modi parecchio bruschi, mi fanno risvegliare dal mio stato riflessivo nella quale ero momentaneamente caduta, aiutandomi così a raccattare le mie cose sparse qua e la per il bagno e a uscire dalla porta.
Nel momento in cui passo davanti a mia sorella, ne approfitto per incenerirla con lo sguardo, notando che oltre a noi due, non c'è proprio nessuno.

Sono quasi tentata di aprire bocca e dirle qualcosa, ma evito e mi limito a proseguire verso la mia stanza, situata a pochi passi dal bagno.
Dopo aver bussato e aver ricevuto risposta affermativa da Francesca, apro la porta e finalmente mi butto a peso morto sul mio letto. Per i primi minuti, mi limito a stare ferma e immobile, oltre che perfettamente in silenzio, dato che oggi è stata davvero una giornata intensa e piena di emozioni.
Emozioni che vanno ancora metabolizzate, analizzate e riviste come minimo un centinaio di volte prima di potermi considerare sufficientemente soddisfatta.

Per non parlare poi del fatto che accanto a me, dopo intere notti di solitudine, c'è un'altra persona, praticamente una vera e propria estranea, se non si considerano i racconti che ho sentito dagli altri, per cui vorrei evitare di spaventarla con una delle mie solite uscite. Aspetterò che sia lei a cercare un contatto, nel caso in cui avesse voglia di parlare prima di andare a letto, altrimenti mi limiterò ad augurarle sogni d'oro e a contare le pecorelle. Già, ho pure questo fantastico "problema". Sono stanca morta, ho gli occhi che a momenti si chiudono dalla stanchezza, ma non riesco mai ad addormentarmi subito.
Impiego ore, rigirandomi nel letto alla ricerca della posizione più comoda, per poi finire nella stessa posizione iniziale e con ancora più nervoso addosso.

Il mio problema è che penso troppo.

Sempre.

In ogni momento della mia giornata, il mio cervello non la smette un solo secondo di formulare pensieri, intelligenti o stupidi poco importa.
Penso e rifletto, con il risultato che quando arrivo alla sera, non riesco proprio a rilassarmi e di conseguenza, finisco per dormire poco e male.

<< Lily?>>.

La voce di Francesca mi giunge come se fosse un sussurro, tanto che per un attimo mi sembra di essermela sognata.
Ma quando lei ripete il mio nome, ho la conferma che non è così, per cui mi volto piano verso di lei, mettendomi a gambe incrociate e avvicinandomi leggermente.
Ne approfitto così per studiare velocemente questo nuovo membro del gruppo, o forse dovrei dire ritrovato membro del gruppo, dato che lei c'era da molto prima di noi.

In questo momento indossa un paio di pantaloni rossi con una fantasia natalizia e una canotta bianca, mentre i capelli, che prima erano legati in una coda improvvisata, ora le ricadono morbidi sulle spalle, facendomi così realizzare che li ha lunghi quasi come i miei, dal momento che le arrivano quasi sotto il seno.
Tuttavia, a differenza dei miei che sono biondo chiaro, i suoi sono castani, con qualche riflesso biondo nella parte inferiore. Anche i suoi occhi sono marroni, ma molto chiari e con qualche sfumatura verde nella parte esterna, mentre il resto del viso è completato da un naso piccolo e labbra piene.
E fin qui niente da dire.
Quello che però mi colpisce di lei, non è tanto l'aspetto fisico, quanto lo sguardo.

Ha uno sguardo così profondo e diretto, che sembra sia capace di leggerti dentro con una sola occhiata.
Raramente mi capita di trovarmi sulla medesima lunghezza d'onda con qualcuno, ma con lei sento che è così.
Chiamatelo sesto senso, istinto o altro, ma è così. Sento che andremo d'accordo.
E nel caso remoto in cui non fosse così, mi impegnerò il doppio per far si che uno dei miei più cari amici, sia felice.
Anche se lui non lo ha detto esplicitamente, vuole lei e io giocherò ogni carta perché sia così.