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LILY

Quando anche l'ultimo piatto risulta essere lavato e impilato nella lavastoviglie, mi lavo velocemente le mani nel lavandino e finalmente tiro fuori il dolce dal frigorifero. Stiamo parlando di una teglia gigante di profiterole, dolce dei golosi per eccellenza e dal momento che io rientro decisamente in questa categoria, mi perdo qualche secondo ad ammirarlo da vicino.
Non posso farci niente, sono nata con un amore sfrenato per qualsiasi cosa contenga il cioccolato e così sarà per il resto della mia vita. Non riesco proprio a capire le persone che preferiscono il salato, per quanto io le rispetti perché alla fine sempre di cibo si tratta.

Dopo aver dato una veloce occhiata alla situazione in soggiorno, tiro fuori i piattini e le forchette per il dolce, oltre che due cucchiai con i quali dividerlo una volta portato di là. Solo che, non appena il mio sguardo si poggia nuovamente sulla teglia, mi attraversa per la mente un'idea molto infantile ma assolutamente lecita.

E se assaggiassi un micro pezzettino di quella prelibatezza?

Dopotutto c'è così tanta crema di cioccolato che nessuno si accorgerebbe di un piccolo segno lasciato dal mio cucchiaino.

E dei del cielo, in questo momento ho proprio bisogno di zuccheri in più per affrontare la tensione che si respira.
O meglio, la tensione che trasuda dagli sguardi e dalle frecciatine che Cameron continua a rivolgere a Nick.

E a me.
E a entrambi, senza esclusione di colpi.

È abile perché sono frasi velate, commenti che si notano appena, ma per me che lo conosco, hanno un significato ben preciso.

E in parte lo capisco anche.
Ha ammesso che Nick non gli piace e non posso farci niente.
Ma allora dove lo mettiamo il discorso sulla tregua, lo sforzo, il tentativo di essere maturi e palle varie?

Neanche ne avessimo parlato mesi fa!

I ragazzi si lamentano tanto che noi ragazze siamo bipolari, ma loro sono anche peggio secondo me.
Perlomeno noi lo ammettiamo o comunque riconosciamo che a volte siamo un tantino esagerate in fatto di reazioni, mentre loro no. Mai.
Si nascondono dietro frasi fatte e il loro dannato orgoglio.

Sono talmente seccata dai miei stessi ragionamenti, che decido di compiere furtivamente il gesto capace di conferirmi una momentanea gioia.
Afferro il cucchiaino e poco prima di riempirlo con la crema, qualcuno entra in cucina chiamando il mio nome, facendomi fare un salto all'indietro per lo spavento e al contempo facendomi perdere come minimo dieci anni di vita.
Nascondo il cucchiaino dietro la schiena e mi volto parecchio seccata, per ritrovarmi di fronte uno Shawn parecchio divertito e leggermente perplesso.

<< Lily, tutto bene?>>.

<< Si, perché?>>.

<< Hai la faccia di una bambina appena colta con le mani dentro il vasetto di marmellata! Stavi tentando di mangiare il dolce prima degli altri ?! >>.

<< Chi, io? Non dire baggianate amico!>>.

Lui però non risponde, al contrario, si avvicina leggermente, mi supera e va a recuperare un altro cucchiaino dalla pila precedentemente tirata fuori.

<< Sara' il nostro piccolo segreto...>>.

Nel vedere la sua faccia mentre pronuncia la suddetta frase, mi scappa un sorriso, perché ha un'espressione così tenera che per un attimo mi dimentico dell'ansia che sul momento mi attanaglia.

Facciamo giusto in tempo ad assaggiare la punta della magica creazione, quando entra in scena mia sorella, seguita subito dopo da Lucky. I due non si accorgono subito della nostra presenza, essendo troppo assorti nella loro conversazione, tanto che riusciamo a gettare ogni residuo di prova nel lavandino e a non farci beccare. Stranamente.

All I want is you ( SEQUEL DI I HATE YOU, CAMERON DALLAS) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora