All I want is you ( SEQUEL DI I HATE YOU, CAMERON DALLAS)

36.

LILY

Dopo quasi un'ora passata a lavarmi, vestirmi e preparare la borsa, posso finalmente reputarmi soddisfatta.
I vestiti che ho scelto, costituti da un paio di pantaloni da scii, canotta, golf pesante e giacca abbinata, sono caldi e piuttosto comodi, per non parlare poi del cappello e dei guanti che ho ricevuto per Natale e che reputo assolutamente perfetti.
Nella mia borsa ho messo tutto l'occorrente e anche qualcosina in più, dato che non si può mai sapere che cosa potrebbe accadere e dato che ho imparato dalle mie recenti esperienze, che è meglio prevenire piuttosto che curare. Non so bene per quale miracolo divino, ma sono tra le prime a essere pronta, per cui sono da sola sul divano in attesa che gli altri scendano e per passare il tempo, decido di provare a sentire l'altro mio gruppo di amici pazzi e scatenati.

Mando un rapido messaggio nel nostro gruppo e mentre attendo che qualcuno mi risponda, metto un po' di musica.
La canzone che ho scelto non fa neanche in tempo ad arrivare al primo ritornello, che Isaac e Dylan mi rispondono quasi in sincrono, con una delle loro solite note vocali, che, non appena faccio partire, mi fa scoppiare a ridere di gusto.

Ma si può sapere che cosa avete combinato per avere una voce del genere?!

Lily, se ti lamenti della nostra voce, non so che reazione potresti avere vedendo la nostra faccia.

Oh madre! Spiegatemi, su.

Diciamo che potremmo essere andati a una festa ieri e in via ipotetica essere stato sfidati a birra pong da dei tizi antipatici. E avere bevuto tanto. Ma tanto tanto.

E avete vinto?

Ti sembrano domande da fare?

Chiedo umilmente venia, amici miei.

Ma bando alle ciance e parliamo di cose serie. Come va lì? Sei carica per questa foresta proibita? Ricordati che dopo la seconda curva, iniziano quelle peggiori, quindi guardati le spalle!

Vai tra, ho già un piano geniale. Stavolta non mi farò sorprendere impreparata, credimi sulla parola Dylan.

Accenderemo un cero non appena ci saremo ripresi, promesso. E la mia piccola sorella acquisita come sta?

Sta bene. Anche se questo Lucky non mi convince più di tanto, le ronza intorno in modo strano e non mi piace.

Mi hai tolto le parole di bocca. Quindi tu continua a vigilare e nel caso dovessi vedere peggioramenti, mi chiami.

Isaac?

Si?

Come diavolo fai a sapere di Lucky?

Ti dice niente il nome Brooklyn?

<< LILYYY!>>.

L'urlo acuto di non so chi mi fa capire che è ora di salutare i miei amici, per cui registro l'ultima nota vocale in cui li saluto e prometto di tenerli informati, per poi bloccare il cellulare e raggiungere chiunque mi abbia chiamato. Faccio le scale di corsa, per poi ritrovarmi di fronte a un Brooklyn con la fronte aggrottata e lo sguardo profondamente offeso.

<< Brook?>>.

<< Lily, di a tua sorella che non può...>>.

Ma prima che lui possa concludere la frase, l'arrivo di Taylor conquista le scene, facendoci voltare verso di lui.

<< Ah, eccoti finalmente. Voi due ci siete? Perché Isa mi ha appena chiamato chiedendomi a che punto fossimo.>>

<< Ah, quindi se Isa chiama, tutti a rapporto...>>.