CAPITOLO 3

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KYLE

Sono passate due settimane da quando mi ha lasciato. Non avrei mai pensato che dopo tutto quello che abbiamo passato insieme saremo finiti così. Ancora non ci credo che sia andata via, che mi abbia nascosto una cosa così importante come un trasferimento.
Sono passate due settimane dall'ultima volta che l'ho vista, che l'ho sentita e sto impazzendo, letteralmente.
Non riesco a non pensare ad altro che a centinaia di ragazzi arrapati che le girano intorno, flirtano con lei e cercano di portarsela a letto.
Quella sera a Central Park però mi sono comportato male anche io con lei. L'ho lasciata li da sola, non l'ho nemmeno riaccompagnata a casa, quindi è dovuta andare Tessa a prenderla. Abbiamo passato tre giorni senza sentirci, senza parlarci, finché alla fine ho capito di aver sbagliato e l'ho chiamata.
Quando ci siamo visti abbiamo fatto la pace, decidendo di aspettare ancora un po' per il matrimonio, anche se la mia proposta è sempre valida.
Dopo aver parlato siamo arrivati alla conclusione che non possiamo stare lontani per tre lughissimi anni, tre fottuti anni, così Sam mi ha proposto di andare con lei, prendere un appartamento e vivere insieme.
Non ho esitato un istante ad accettare, perché lo voglio, cazzo se lo voglio!
Vivere con lei, averla intorno ogni giorno, addormentarsi la sera con l'odore dei suoi capelli sul viso, svegliarsi la mattina con lei tra le mie braccia.
Non desidero altro, a parte sposarla.
Ho anche parlato con Harry per il lavoro e mi ha assicurato che mi avrebbe dato un posto nella sua sede di Seattle, quindi avrei potuto mantenere l'amore e il lavoro contemporaneamente.
Mancavano pochi giorni alla nostra partenza, i bagagli erano pronti, noi eravamo pronti. Ma poi ho ripensato a mio padre.
Ero stato richiamato a New York dai miei fratelli perché nostro padre aveva bisogno di avere tutti e tre i suoi figli al suo fianco ed ora me ne stavo andando di nuovo, stavo di nuovo abbandonando la mia famiglia, mio padre.
Ho spiegato a Sam che non potevo più partire con lei, nonostante lo volessi con tutta l'anima. Lei ci è rimasta molto male e alla fine abbiamo litigato di nuovo.
Non ci siamo parlati per altri quattro giorni, finché non è arrivato il giorno della sua partenza.
All'inizio non volevo andare a salutarla, forse per orgoglio o forse perché sapevo che sarebbe stato troppo doloroso per entrambi. Alla fine però mi sono fatto forza e sono andato da lei. Quando sono arrivato a casa sua stava già partendo, Tessa e suo padre la stavano salutando dalla porta di casa, mentre la sua macchina si allontanava sempre di più.
Se non fosse stato per Tessa che mi ha praticamente costretto a correrle dietro, non so se l'avrei fatto. Così mi sono ritrovato a correre dietro alla sua macchina il più veloce possibile e ad urlare il suo nome. Le persone che camminavano nei paraggi si voltavano a guardarmi, ma non me ne importava niente.
Quando Sam si è accorta che le stavo correndo dietro, ha fermato la macchina ed è scesa di corsa con le lacrime agli occhi. Ci siamo abbracciati per un tempo interminabile, ci siamo baciati come se non dovessimo vederci piu, ma naturalmente non l'avrei mai permesso e mai lo permetterò.
Le ho detto che l'aspetterò e che sarei andato a trovarla ogni fine settimana.
Ma purtroppo non è andata così.
Dopo qualche giorno che era a Seattle, l'ho chiamata e in sottofondo ho sentito la voce di un ragazzo. Lei ha detto che era un certo Riley e che era soltanto il fratello di una sua nuova amica, una certa Amy. Ma la mia gelosia ha avuto la meglio, così abbiamo litigato di nuovo.
Ed ora sono due settimane che siamo separati, senza rivolgerci nemmeno la parola per telefono e giuro che se non sentirò ancora la sua voce impazzirò.
In compenso mi consolo guardando le sue foto sul mio telefono. Le foto che le ho scattato di nascosto mentre parlava, mentre rideva, mentre dormiva. E quelle che abbiamo fatto insieme.
Ogni giorno mi ritrovo a cambiare sfondo del telefono, scegliendo sempre una sua foto diversa. Oggi la foto è una di quelle che le ho fatto di nascosto: sta dormendo nel mio letto, tra le mie braccia ed ha un sorriso sulle labbra.
<Ehi, tutto bene?>. Caroline fa capolino in salotto e si siede sul divano accanto a me.
Mi ero quasi dimenticato che sono a casa di mio padre.
<Ehi> ripeto io, facendole un debole sorriso <Si, tutto bene, stai tranquilla>.
<Non sembra proprio Kyle, sono quasi dieci minuti che ti osservo e nemmeno te ne sei accorto>.
<Stavo solo pensando> le dico, spostandole una ciocca di capelli dal viso.
<A Sam?> fa lei.
Annuisco con la testa, rimanendo in silenzio.
<Manca molto anche a me, ma lei deve pensare al suo futuro> mi dice.
Lo so che deve pensare al suo futuro Car, ma vorrei che nel suo futuro fossi incluso anche io cazzo!
<Lo so ma... anche io voglio farne parte Car!> le dico, piegandomi in avanti e appoggiando i gomiti sulle ginocchia per portarmi le mani alla faccia.
<E ne fai parte Kyle, nessuno ha detto il contrario>.
<Non mi sembra proprio> le dico, spostandomi le mani dalla faccia ai capelli <Se solo tu non l'avessi convinta a fare domanda. Ma ti rendi conto che lei è a Seattle da sola, in mezzo a centinaia di ragazzi che vorrebbero scoparsela?>.
Caroline sorride e quando mi giro a guardarla le chiedo <Che c'è da ridere?>.
<Credo che tu stia esagerando un po', non dubito che potrebbe suscitare le fantasie di qualche ragazzo...> la guardo minaccioso e lei si fa un po' più in là sul divano <...ma lei ama te, è una ragazza responsabile e sono sicura che non si lascerà abbindolare da qualche idiota con gli ormoni in subbuglio>.
Sbuffo alle sue parole e mi rimetto le mani sul viso.
<Certo, se ci fosse qualcuno di fiducia li con lei che potrebbe riferirti quello che succede, sarebbe meglio, ma purtroppo non c'è>.
Alle sue parole alzo di scatto la testa e la guardo. Caroline sta guardando davanti a sé, ma quando si accorge che la sto fissando, si gira verso di me e dice <Che c'è, perché mi guardi così?>.
Le mie labbra si piegano lentamente, formando un sorriso, mentre mia sorella dice ancora <Conosco quell'espressione, stai escogitando qualcosa>.
<Tu sei un genio sorellina!> esclamo, saltandole addosso per riempirla di baci.
<Davvero?> fa lei, non capendo per quale motivo il mio umore sia cambiato così di colpo.
<Ci andrai tu a Seattle!> le dico, tutto d'un fiato.
<Cosa?> urla lei <Tu sei matto! Mi stai chiedendo di andare a Seattle per controllare la tua ragazza, nonché la mia migliore amica?>.
<Assolutamente si!> le faccio, alzandomi in piedi.
<Oh no mio caro! No, non mi metterai di nuovo nei guai, e poi che le dico? Che sono andata li per tenerla d'occhio?> fa invece lei, alzandosi per dirigersi in cucina.
La seguo e con le mani incrociate davanti a me le dico <Le dici che sei andata a trovarla e che passerai un po di tempo con lei. Per favore Car, sei l'unica che può farlo!>.
Lei fa una risatina sarcastica <No! Non mi immischierò nuovamente tra di voi, l'ultima volta ho quasi perso un'amica per averti aiutato>.
<Dai Car fallo per me, per il tuo fratellone che ti vuole tanto bene!> le dico, cercando di convincerla.
<Ho detto di no!> fa lei, incrociando le braccia al petto.
<Car!> esclamo, continuando ad implorarla.
<No!> ripete lei, distogliendo lo sguardo da me, ma noto lo stesso che con la coda dell'occhio continua a guardarmi.
<Per favore!> ripeto io, sfoderando il mio sguardo da cucciolo.

Un'ora dopo

<Hai preso tutto?> le dico quando usciamo di casa.
<Si> dice lei secca.
Arriviamo davanti alla mia macchina, apro il bagagliaio e ci metto dentro le sue tre valigie.
<Chiavi?> le faccio.
<Eccole> dice lei brusca, sventolando il mazzo di chiavi che ha in mano <Ancora non ci credo che ti ho detto di si>.
Afferro le chiavi della mia macchina, apro lo sportello e le dico <Dai, vedrai che ti divertirai con Tyler e Carter e quando arrivi ringrazia di nuovo Emily per aver accettato di ospitarti>.
<Sei un manipolatore!> esclama.
Io mi metto a ridere, salendo in macchina e le dico <Ti voglio bene sorellina!>.
<Fanculo!> dice lei, chiudendo lo sportello.
Metto in moto la macchina e mi metto in strada, diretto all'aeroporto.
Non posso fare a meno di tirare un sospiro di sollievo. Io e Caroline siamo  rimasti d'accordo che ogni sera dovrà chiamarmi e riferirmi quello che ha fatto Sam durante la giornata e se qualche imbecille ci prova con lei.
Lo so, è morboso, ma se questo è l'unico modo per stare più tranquillo allora ben venga.

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Spazio Autore:
Ciao a tutte ragazze, come va?
Innanzitutto scusate se ieri non ho pubblicato, rimandando ad oggi, ma ho avuto un contrattempo.

Spero però che il capitolo vi sia piaciuto e ditemi, vi ha fatto piacere ritrovare finalmente Kyle e il suo amore incondizionato per la sua Sam?
Come avete letto, ci è stato spiegato il perché della loro "rottura".
Secondo voi cambierà qualcosa nei prossimi capitoli?

Come avete avuto modo di leggere, abbiamo ritrovato un altro personaggio che ci sta molto a cuore, ovvero la nostra simpaticissima Caroline.
Vi è mancata?
Vi annuncio che in questo secondo libro il suo personaggio acquisterà molto più spessore nella storia, infatti alcuni capitoli saranno narrati anche da lei 😊😉

Cosa succederà secondo voi ora che Kyle l'ha convinta ad andare a Seattle per un po'?
Vi posso assicurare che ne vedremo delle belle, grazie alla sua simpatia 😆

L'ultima cosa che ho da dirvi é che d'ora in avanti non potrò dirvi quando pubblicherò i capitoli, dato che non ne ho più pronti come succedeva per Il Nostro Fantastico Errore, infatti li scriverò man mano che ne pubblicherò uno.
Cercherò tuttavia di pubblicare almeno una volta a settimana, ma se sorgeranno dei problemi sarà mio compito avvertirvi, perciò tenete d'occhio la mia bacheca 😉

Buona giornata a tutte! 😘

Summer Love.
Domenica su Wattpad 🌞

Il Nostro Fantastico Errore 2 - Anime LegateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora