CAPITOLO 47

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KYLE

Io e Sam veniamo accompagnati da Amber nell'ufficio di Harry e, una volta entrati, gli dico, buttando i manoscritti sulla scrivania <Ecco i manoscritti, scusa il ritardo ma ieri abbiamo avuto... come dire... qualche problemino>.

<Kyle> inizia Harry, con le braccia conserte <Mi avevi detto espressamente che i vostri problemi personali non avrebbero avuto ripercussioni sul lavoro, specialmente ora che lavorate insieme>.

Sam rimane in silenzio, non osa dire nulla, nonostante conosca Harry ormai da tempo e lo reputi un amico. Perciò sono io a rassicurarlo <E sarà così, ti do la mia parola>.

<Lo spero, soprattutto visto quello che sto per dirti> mi dice, poi si china verso il cassetto della scrivania, lo apre e ne prende fuori dei fogli. Io e Sam ci guardiamo curiosi, mentre Amber si sistema accanto ad Harry con un sorriso, il pancione che inizia pian piano a vedersi sotto la camicetta.

Harry mi porge i fogli con un sorriso soddisfatto e io li prendo, leggendo subito di cosa si tratta. È un contratto a mio nome.

Leggo qualche riga ma, continuando a non capire, gli chiedo <Ma cosa significa?>.

<Kyle, immagino che ti sarai chiesto chi avrebbe diretto questa sede. Ora che diventerò padre non potrò più fare avanti e indietro da New York a Seattle come ho sempre fatto da quando Robert, il mio ex socio, ha deciso di mettersi in proprio, soprattutto quando si avvicinerà il parto e Amber avrà bisogno di avermi vicino>.

<Si, in effetti mi sono fatto qualche domanda> ammetto.

<Bene, tu lavori con me già da molti anni e, nonostante la tua giovane età, ti sei già occupato della nostra casa editrice a New York durante la mia assenza e hai svolto un lavoro eccellente. Avevo in mente questa cosa già da tempo quindi considera quell'esperienza come un esperimento>.

Guardo Sam, poi Amber, per riportare infine lo sguardo su Harry <Continuo a non capirti>.

Lui mi indica i fogli che ho ancora in mano e dice con un gran sorriso <Kyle, quello è un contratto a tempo indeterminato per lavorare con me>.

<Ma io lavoro già con te> gli faccio presente. Ha per caso preso una botta in testa?

<Si, come editor. Ma quello è un contratto diverso, se lo firmi diventerai mio socio e sarai tu ad occuparti della sede di Seattle visto anche che ti sei trasferito qui>.

Rimango a bocca aperta difronte alle sue parole. Io, socio di Harry e di conseguenza in parte proprietario della Collins Novel? Sembra un sogno ad occhi aperti.

<Beh, dì qualcosa> ridacchia Harry.

<Kyle> mi dice Sam con un sorriso enorme <E' fantastico>.

Mi sporgo verso di lui e faccio, incredulo <Cioè, fammi capire un momento. Mi stai chiedendo di diventare un proprietario della casa editrice?>.

<Esatto, chi meglio di te per ricoprire un incarico così importante>. Harry si alza e si siede difronte a me, sul bordo della sua scrivania. Amber sempre sorridente al suo fianco, Sam che mi stringe forte la mano.

<Ma io non sono un Collins>.

<E che problema vuoi che sia? Io ti reputo come un figlio, lavori seriamente e sei l'unico all'interno del nostro sistema di cui mi fidi ciecamente. Quindi, se lo vuoi> mi dice, interrompendosi un istante per prendere una penna e porgermela <Questa è la penna, non devi fare altro che firmare il contratto e il posto è tuo. Diventerai mio socio e in parte proprietario della Collins Novel>.

Il Nostro Fantastico Errore 2 - Anime LegateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora