CAPITOLO 8

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KYLE

Controllo il telefono per l'ennesima volta, ormai Caroline dovrebbe essere arrivata da un pezzo a Seattle, eppure non mi ha ancora chiamato. Tiro fuori dalla tasca le chiavi di casa di mio padre e le infilo nella serratura. Una volta dentro, scorgo Brandon e Lexi seduti sul divano, l'uno accanto all'altra. Brandon ha un braccio intorno alle spalle di Lexi e lei gli sorride con le dita intrecciate alle sue, mentre guardano un film alla televisione.
<Ehi Kyle, da dove vieni con quella faccia?> mi domanda Brandon quando si accorge della mia presenza.
Mi lascio cadere sulla poltrona accanto a lui e mi passo una mano sui capelli <Sono tornato ora dal lavoro>.
Ovviamente non è vero, ma non ho voglia di dir loro quello che ho fatto in realtà, perché se glielo dicessi ricomincerebbero con la solita storia che devo pensare ad altro. Ormai sono settimane che mi fanno sempre lo stesso discorso, tanto che credo di averlo imparato a memoria.
Lexi soprattutto mi sta sempre col fiato sul collo. So che anche lei si sente ogni giorno con Sam e Brandon le telefona qualche volta. Perfino papà parla con lei!
A quanto pare sono l'unico che non ha nessun contatto con Sam, e questo non è decisamente normale visto che è la mia ragazza. O almeno spero che lo sia ancora.
<Beh, a giudicare dalla tua faccia fratello, devi aver avuto una giornataccia. Che c'è, Harry ti fa lavorare il doppio?>.
Sbuffo e appoggio la schiena alla poltrona <Neanche ti immagini quanto, ma Harry non c'entra>.
Questa non è una bugia in fondo, ho avuto davvero una giornata pesante dopo quello che mi ha rivelato Harry.
Ancora non ci credo che lui e Amber mi abbiano raccontato cazzate per tutto questo tempo. Una volta uscito dalla HarperCollins ed essermi messo in macchina, ho guidato per più di un'ora senza sapere dove stavo andando, finché alla fine, senza nemmeno rendermene conto mi sono ritrovato a Central Park.
Ho camminato ore per il parco e ad ogni passo che facevo, ogni angolo che guardavo mi ricordava i bei momenti passati li con Sam. Sono rimasto seduto sulla panchina dove ci eravamo seduti quel giorno per un tempo interminabile, fino a che mi sono deciso ad andarmene e tornare a casa. Sono tornato al mio appartamento e mi sono sdraiato sul letto, avrò chiamato Caroline centinaia di volte ma non mi ha mai risposto. Poco dopo mi ha chiamato mio padre e mi ha chiesto di venire a cena da lui, quindi eccomi qua, anche se avrei preferito di gran lunga starmene per conto mio.
Decido di scacciare tutti questi pensieri e mi concentro sulla televisione. Il film che stavano guardando Brandon e Lexi è finito e ora stanno mandando in onda una vecchia replica di Friends.
Lexi ride ad ogni battuta dei personaggi e Brandon fa lo stesso.
Ad un tratto, la porta di casa si apre e quando tutti e tre ci voltiamo, mio padre entra con delle buste in mano.
<Ehi ragazzi, una mano sarebbe gradita> dice mio padre, richiudendo la porta con un piede.
Posa delle buste a terra e ne porta altre in cucina. Io e Brandon ci alziamo e una volta prese le buste rimaste in corridoio, seguiamo papà in cucina insieme a Lexi.
<Hai preso tutto Jim?> fa Lexi a mio padre, controllando le buste una per una. Mio padre tira fuori una confezione di birra da una delle buste del supermercato e la ripone in frigorifero <Si, ho seguito alla lettera le tue istruzioni>.
Io e Brandon ci sediamo sugli sgabelli della cucina e ci lanciamo un'occhiata a vicenda.
Lexi controlla l'ultima busta, dopodiché si volta verso papà e gli rivolge un sorriso a trentadue denti. Mio padre la ricambia, per poi rivolgersi a me e Brandon e dirci <Ragazzi, se non lo avete ancora capito, stasera sarà Lexi a preparare la cena>.
<Che?> esclamiamo all'unisono io e mio fratello.
Lexi ci lancia un'occhiataccia e continuando a tirare fuori la spesa dice <Vedo che avete molta fiducia in me>.
Diciamo che Lexi non è il massimo in cucina, una volta è riuscita persino a mettere il sale nel caffè e un'altra ancora per poco non manda a fuoco la cucina, tanto che alla fine abbiamo dovuto ordinare delle pizze, visto che la cena era completamente carbonizzata.
<Devo cominciare a chiamare l'ambulanza?> dico sghignazzando e Brandon ride insieme a me. Mii padre scuote la testa con un sorrisetto, mentre Lexi mi mostra il dito medio.
<Dai piccola non prendertela> fa Brandon, andando verso di lei e abbracciandola <Lo sanno tutti che non sei portata per la cucina>.
Io e Brandon continuiamo a ridere.
Lexi si volta a guardare mio fratello e gli dice <Fottiti>.
<Io preferirei fottere te piccola> gli risponde lui.
<Brandon!> lo ammonisce lei <C'è tuo padre>.
<Oh, non preoccuparti Lexi, se ti raccontassi tutte quelle che hanno detto e fatto questi due da quando sono nati staremo qui fino a domani. Caroline è sempre stata la più tranquilla dei tre> la informa mio padre, poi guardandosi intorno dice <A proposito, dov'è Caroline?>.
Cazzo! Solo ora che è stata nominata mi rendo conto che nessuno sa della sua partenza. Brandon e Lexi si guardano e quest'ultima dice a mio padre <In realtà non lo so, è da stamattina che non la sento>.
<Nemmeno io> fa Brandon.
<Ehm... in realtà> inizio a dire <C'è una cosa che dovrei dirvi riguardo a Caroline>.
Tutti mi guardano curiosi. <Caroline non verrà a cena>.
<Come mai?> chiede papà.
Lexi inarca un sopracciglio, già so che ha capito tutto.
<Vedete, Caroline stamattina... è partita per Seattle> rivelo finalmente.
<Che vuol dire che è partita per Seattle?> fa mio padre. Dalla sua espressione noto che si sta innervosendo, il che è del tutto normale.
<No> fa Lexi, avvicinandosi a me <Non dirmi che hai fatto quello a cui sto pensando>.
Mi limito ad osservarla con aria colpevole, senza dire niente, tanto già so che ci penserà lei a dire tutto al mio posto, infatti sbotta <Hai mandato Caroline a Seattle per spiare Sam, non è vero?>.
Brandon scuote la testa, ma dalla sua espressione so che mi capisce e che prenderà le mie difese. Io e Brandon siamo sempre stati uniti, ci basta uno sguardo per capirci all'istante.
<Non l'ho mandata a spiarla> dico <Diciamo che... è andata a farle un po di compagnia>.
<Si, come no> fa Lexi <Tu l'hai mandata per controllarla!>.
Mio padre sospira e mi dice <Ma come ti è venuto in mente Kyle?>.
<Sentite, basta!> esclamo, alzandomi di scatto dallo sgabello <Ok, ho mandato Caroline a Seattle per controllare Sam. Sono disperato lo capite? Non so niente di lei, non so se sta bene o se qualche idiota ci sta provando con lei. Non so nemmeno se mi pensa ancora. Sto impazzendo!>.
<Se stai impazzendo allora perché non vai tu a Seattle e cerchi di aggiustare le cose? Perché mandi Caroline al tuo posto?> dice Lexi.
<Perché non posso andarci> le urlo, frustrato.
<Ma perché non puoi andarci? Cos'è che ti costringe a rimanere ancora qui? Il Kyle che conoscevo sarebbe salito da tempo su un aereo e sarebbe andato a riprendersela>.
È vero, Lexi ha completamente ragione. Il vecchio Kyle sarebbe già a Seattle e starebbe abbracciando la sua Sam. Il vecchio Kyle non avrebbe mandato sua sorella al suo posto, ma quel Kyle non c'è più. È scomparso quando Sam se ne è andata ed ora sono soltanto l'ombra di quello che ero settimane fa.
<Perché Kyle? Perché non ci puoi andare? Cosa te lo impedisce?> insiste Lexi.
Il mio sguardo vaga da lei a mio padre e dico soltanto <Non posso andarci e basta>.
Dopodiché mi volto ed esco di casa, correndo verso la mia macchina. Sento Brandon che mi corre dietro dicendo <Kyle, aspetta dai!>.
Non lo sto a sentire, non voglio sentire più nessuno per stasera, voglio solo tornare a casa e non pensare a niente. Mi metto in macchina e guido verso casa.
Quando entro nel mio appartamento vado dritto in camera e mi butto sul letto senza nemmeno spogliarmi. Afferro il telefono e quando lo sblocco, il viso di Sam appare sul display, radioso e sorridente. I capelli biondi che splendono al sole mentre alza leggermente lo sguardo dal suo libro. Ricordo che eravamo seduti in giardino, a casa sua, ed io non facevo altro che interrompere la sua lettura, finché alla fine si è arresa e mi è saltata addosso, riempiendomi di baci.
Cerco di non soffermarmi troppo su quell'immagine e apro la rubrica, cerco il numero di Caroline e la chiamo per avvertirla che papà sa tutto e che la chiamerà sicuramente, arrabbiato.
Faccio squillare il telefono per molto tempo ma Caroline non risponde, così riattacco e chiamo Emily.

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Spazio Autore:
Ciao ragazzi, come state?
Ecco finalmente un nuovo capitolo della storia di Sam e Kyle.
Scusate tantissimo per l'attesa, ma sono riuscito a trovare un po' di tempo per pubblicarlo solo oggi. Vi assicuro che sto facendo il possibile per tornare a pubblicare più frequentemente.

Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto e se è così, lasciate un commento e una stellina, che fanno sempre comodo 😉

Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate di quello che sta facendo Kyle e se siete d'accordo con quello che ha detto Lexi.

Buon pomeriggio a tutti! 😘
Ciao ciao 👋

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Il Nostro Fantastico Errore 2 - Anime LegateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora