CAPITOLO 39

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KYLE

In tutta la mia vita non avevo mai imprecato così tanto contro qualcuno come ora. Sapevo che quell'Adam avrebbe portato solo guai, perchè è ovvio che quel braccialetto è suo. Gliel'ho visto l'altra mattina, quando ho aperto la porta della camera di Sam e me lo sono ritrovato davanti. Se solo ripenso al modo in cui guardava la mia ragazza e si atteggiava davanti a lei mi prudono le mani.

Non sono mai stato un tipo violento. Ok, in passato mi è capitato di perdere il controllo in qualche occasione, ma è anche vero che quella persona si è meritata i miei pugni ed ora sta scontando la sua condanna in carcere. Non sono neanche mai stato possessivo con Sam. È vero, le sto sempre accanto, la tengo d'occhio in continuazione e sono un po' troppo protettivo nei suoi confronti. Ma non attribuirei a questi fattori la parola "possessività". È solo senso di protezione. Dopo tutto quello che ha dovuto passare tempo fa, non riesco a non essere protettivo con lei. Ma in fondo credo sia normale quando si ama una persona con tutta l'anima. Fai qualunque cosa in tuo potere per proteggerla e renderla felice. Almeno io la penso così. E finchè ci sarò io, Sam non dovrà mai preoccuparsi di nulla. Sarò meno sdolcinato, questo si, ma ci sarò sempre.

Ci sarò io ad aiutarla a rialzarsi quando cadrà.

Ci sarò io a tranquillizzarla e a dirle che andrà tutto bene.

Ci sarò io a dirle che non dovrà mai aver paura di nulla.

Ci sarò io, non Adam. Io.

E questo non accadrà se non le faccio capire che quel ragazzo non è un santo come lei pensa che sia. E non dico questo perchè sono geloso, ma perchè è la verità. Una persona che ti buca le ruote della macchina per prendere il tuo posto al primo colloquio di lavoro della tua ragazza non sta bene con la testa.

E quando, finalmente, arrivo al campus Sam non c'è. Come pensavo.

Così mi rimetto subito in strada e mi dirigo alla Collins Novel dove, se sarà già arrivata, starà gia facendo il colloquio. E io non sono con lei, in uno dei momenti più importanti della sua vita io non sono con lei. E tutto questo per colpa di un idiota che ha deciso di mettermi i bastoni tra le ruote. Quello che Adam non sa però, è che non ha ancora capito con chi ha a che fare.

SAM

Esattamente mezz'ora dopo essere entrata nell'ufficio di Harry, ne riesco con un gran sorriso stampato sulle labbra. Emozionata e al settimo cielo, mi volto verso di lui che appoggia una mano alla porta in legno bianco dell'ufficio.

<Allora ti aspetto lunedì prossimo per il tuo primo giorno di lavoro> mi dice, un sorriso è disegnato anche sulle sue di labbra.

<Si, e stavolta sarò puntuale> gli rispondo euforica.

Lui fa una risatina spostando la mano nella tasca dei pantaloni e assumendo la sua classica posa. Sto ancora metabolizzando il tutto, non mi sembra ancora vero di essere stata assunta, ma devo dire che mi farà strano chiamarlo "capo".

<Davvero> riprendo io <Non sai quanto te ne sono grata dell'opportunità che mi stai dando. Lavorare immersa nei libri è sempre stato il mio sogno. Grazie davvero, non vedo l'ora di iniziare>.

<Aspetta a ringraziarmi, vedrai che quando avrai una pila interminabile di libri sulla scrivania ti ricrederai. Specialmente quando dovrai visionare manoscritti di quasi mille pagine, e posso assicurarti che ce ne sono molti>.

Scuoto la testa, sempre più felice <Non sarà un problema, assolutamente. Sai quanto mi piace leggere>.

<Si, sei stata molto esaustiva> mi dice, riferendomi al mio colloquio. Credevo che un colloquio di lavoro si svolgesse diversamente e, molto probabilmente è così, ma Harry ha un modo tutto suo di assumere dipendenti. Dopo aver preso e visionato attentamente il mio diploma, mi ha fatto una sola domanda e cioè cosa mi spinge a lavorare per una casa editrice e perchè sia così decisa ad entrare nel mondo dell'editoria. Come ha detto lui, sono stata esaustiva, forse fin troppo visto che non appena ho iniziato a parlare la tensione ha abbandonato completamente il mio corpo e tenuto un discorso di circa venti minuti su quanto sia importante pubblicare libri e dare maggior importanza a questo settore visto che, purtroppo, sono sempre meno le persone che leggono libri. Ed è un vero peccato, perche attraverso i libri si posso imparare tante cose, ma soprattutto si possono fare i viaggi più belli. Attraverso quelle pagine bianche sporcato d'inchiostro hai l'opportunità di conoscere persone nuove e posti magnifici che, seppur di fantasia, ti entrano nel cuore e rimangono scolpiti li come se fossero reali. Insomma, credo proprio di aver fatto colpo su Harry e non potrei essere più soddisfatta e fiera di me.

Il Nostro Fantastico Errore 2 - Anime LegateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora