Canzone per il capitolo: Power - Little Mix.
Baby, you're the man
But I got the, I got the, I got the power
You make rain
But I'll make it, I'll make it, I'll make it shower
You should know, I'm the one who's in control
I'll let you come take the wheel, long as you don't forgetSOPHIA'S POV
La sveglia suona per la terza volta consecutiva.
Non sono mai stata un tipo mattiniero, odio dover abbandonare le lenzuola al mattino presto, ma di solito riesco sempre a trovare il coraggio e l'energia necessari per cominciare la giornata.Non questa mattina, però.
Un' ansia insolita mi ha accompagnato tutto lo scorso pomeriggio, aumentando con il passare del tempo fino a trasformarsi in un pesante macigno che sovrasta il petto e non vuole abbandonarmi. So che la sensazione sgradevole è dovuta all'imminente incontro con un paio di occhi verdi, capaci di mettere a disagio chiunque, ed un sorriso sghembo irresistibile; ma, ehi! Sono stata capace di sopportare i suoi "dispetti" per tre anni, non mi costerà poi così tanto continuare a farlo per un altro po', giusto?«Finalmente l'hai fatta stare zitta!», mugola Adeline, con la testa schiacciata sul cuscino.
«Sono le sette del mattino! Non devi andare a lavoro, tu?»
«Sono malata, lasciami in pace. Ho preso un giorno.»
Scuoto la testa e sorrido, desiderando con tutta me stessa di essere io quella malata per poter saltare così la scuola.
«Smettila di pensare a quello che stai pensando.» Adeline adesso è seduta sul letto ed il suo solito sguardo indagatore mi scruta dalla testa ai piedi, mentre striscio fuori dal letto a fatica e punto l'armadio in cerca di qualcosa da mettere. Senza alcun risultato, ovviamente.
«Non penso a nulla!», rispondo, riconoscendo un filo d'incertezza nella mia voce.
«Ti conosco! Non fai suonare mai a lungo la sveglia nonostante tu sia una dormigliona.»
Ed in effetti ha ragione. Mi conosce davvero bene e penso che, ormai da tempo, abbia sviluppato la capacità di leggermi nella mente. Non le rispondo e lei continua: «E soprattutto non hai mai perso tempo nel cercare qualcosa da mettere per andare a scuola!»
Mi volto per guardarla negli occhi e ribattere a tono, ma me ne pento immediatamente appena un sorriso malizioso prende ad incresparle le labbra, coinvolgendo persino gli occhi. Questa storia non mi piace!
«E' per lo stronzo di cui mi hai parlato ieri, vero?»
Le ho raccontato tutto il pomeriggio scorso, fin nei minimi dettagli, spiegandole quindi come mai sono scappata via, finendo con dirle dell'incontro in biblioteca del pomeriggio precedente.
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We've got a DEAL // H.S.
FanfictionCOMPLETA\\IN REVISIONE. «Ok», accetto. «Ma ad una condizione.» ~~~~~~~ Cosa succederebbe se due mondi, apparentemente estranei, si trovassero a doversi scontrare a causa di uno stupito gioco? Cosa succederebbe se le vite di Harry Styles, l'idiota...