Capitolo 26

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Canzone per il capitolo: Night Changes, One direction.

SOPHIA'S POV.

Harry sta tranquillamente guidando verso la nostra meta in religioso silenzio

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Harry sta tranquillamente guidando verso la nostra meta in religioso silenzio. Non sono stata in grado di proferire parola da quando ho sceso le scale, vestita di tutto punto, per acconsentire al suo invito di oggi pomeriggio, il quale è stato messo in atto troppo velocemente per i miei gusti. Di certo tutto potevo aspettarmi tranne ritrovare Harry in salotto, con un paio di pattini tra le mani, tutto euforico per il nostro appuntamento. Per di più il fatto che io sia completamente negata nel pattinaggio -non che ci abbia provato chissà quante volte dopo che da piccola, quando la nonna mi ci aveva portato, mi ero esibita in una caduta che ricorderò per tutta la vita, la quale aveva segnato con un grosso livido violaceo, per bene tre mesi, il mio sedere oltre ad un livido permanente alla mia autostima- lascia spazio all'evolversi di ansia e paura all'interno del mio corpo: entrambe combattono per uscirne vincitrici, ma io non so ancora quale abbia prevalso.

Lo so che andrà male! Mi conosco.

Fortunatamente ho persuaso Adeline dalla sua strampalata idea di farmi indossare una gonna, optando invece per un semplice paio di jeans, le fedeli Converse e un pesante maglione di lana, color mogano, che sicuramente non è il massimo, ma che tenterò di lasciare al coperto sotto la pesante stoffa del cappotto blu scuro, indispensabile in questo periodo dell'anno.

"Tu non sai nemmeno cosa voglia dire essere sensuale" aveva detto Adeline, mentre mi intrecciava i capelli in una lunga spiga che scivola giù fino a metà schiena. "Non è una cena di gala" avevo tagliato corto, lasciando che mi aiutasse con il trucco, abbastanza leggero o quasi invisibile, dipende dai punti di vista, per evitare che si lamentasse oltre.

"Sei silenziosa, oggi" la voce roca di Harry, fa in modo che io riprenda coscienza della realtà, scacciando dalla mente la figura di Adeline che scuote la testa, con le mani che poggiano sui fianchi ed uno sguardo di disappunto, e da mio fratello ed il suo insolito sorriso alla vista di me insieme ad Harry.

"Non... Ok, beh sono una frana sulla pista di pattinaggio" confesso, con tutta la timidezza che mi ha colpito in un istante e le guance incandescenti.

"Sul serio?" mi aspettavo che scoppiasse a ridere o che iniziasse con le solite battute stupide e derisorie nei miei confronti. Ma, dal suo tono di voce -sì perché non oso guardarlo per il troppo imbarazzo- capto tutt'altro: probabilmente un pizzico di delusione misto ad un sincero dispiacere.

"Che stupido" lo sento borbottare, "avrei dovuto chiederti, prima di organizzare tutto".

"Non fa niente" rispondo, ancora profondamente imbarazzata, ma trovando quella punta di coraggio che mi serve per poter, finalmente, spostare lo sguardo su di lui. E' così bello, con i riccioli definiti, freschi di shampoo, il cappotto nero che disegna perfettamente le spalle larghe ed il cipiglio sul volto che lo rende, più che irritato, tremendamente accattivante.

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