COMPLETA\\IN REVISIONE.
«Ok», accetto. «Ma ad una condizione.»
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Cosa succederebbe se due mondi, apparentemente estranei, si trovassero a doversi scontrare a causa di uno stupito gioco?
Cosa succederebbe se le vite di Harry Styles, l'idiota...
'Cause we were just kids when we fell in love Not knowing what it was I will not give you up this time But darling, just kiss me slow, your heart is all I own And in your eyes you're holding mine
SOPHIA'S POV.
Non erano di certo le gradinate sul retro della scuola, il luogo nel quale avrei voluto passare la maggior parte di questa serata. Soprattutto perché ci sono seduta da sola a rimuginare sulla scena appena vista che si sussegue a ripetizione nella mia mente, annebbiandomi ancora una volta la vista e soprattutto la capacità di ragionare lucidamente.
Avrei potuto chiamare un taxi e correre via, ma qualcosa mi ha fatto impuntare sul restare all'interno dell'edificio, sebbene ben nascosta. Sono certa che Harry mi stia cercando, nonostante il labbro dolorante e probabilmente sanguinante. Così come Leen, Niall, Larry ed, immagino, anche Louis.
Per questo non appena sento la pesante porta che sbuca proprio nello spazio retrostante la scuola, momentaneamente il mio rifugio, non mi aspetto di ritrovarmi davanti Zayn, la cravatta completamente slacciata ed appesa ad entrambi i lati del collo, la camicia sbottonata, e le mani intende ad accendere la sigaretta già prontamente incastrata tra le labbra ancora prima che si trovi del tutto all'aria aperta.
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So bene che non sta cercando me, che la sua è una fuga tale e quale alla mia. E forse è proprio per questo che nonostante tutto, prende posto al mio fianco, solo qualche scalino più in giù. Poggia i gomiti sulla gradino più alto, mentre si sdraia comodamente sui quattro scalini che ci separano dal terriccio sottostante ed aspira una grossa boccata di tabacco e nicotina della sua Wiston Blue.
Non fuma le stesse sigarette di Harry ed anche il modo in cui lo fa, con lo sguardo perso in un punto davanti a noi ed in religioso silenzio come se per lui il momento della sigaretta fosse sacro, è totalmente diverso. Le sue mani lo sono, più piccole e sottili rispetto a quelle del mio ragazzo, ma dalle lunga dite affusolate che tengono stretto il filtro marroncino, lasciandolo andare solo quando questo tocca le labbra e di nuovo aspira la sua boccata di pace e fumo.
Faccio caso a tutti questi particolari per la prima volta da quando lo conosco e mi rendo conto che sono delusa. Volevo Harry qui al mio fianco e non lui. E allora realizzo che scappare è stato immaturo, stupido, ingiusto nei confronti di quel ragazzo dagli occhi verdi che ha affermato d'amarmi più volte durante l'arco della serata. Non sono arrabbiata con lui, mi ha dato fastidio vedere le labbra di Cara in quel posto riservato solo ed esclusivamente alle mie, certo. Ma lui l'ha respinta ed io gli credo quando dice che mi ama, davvero.
Solo, non so come comportarmi. Ho paura. Ancora.
E allora trovo un'altra motivazione per poter ispezionare il ragazzo al mio fianco. Vorrei chiedergli perché si è accanito contro uno dei suoi migliori amici quando è stato palese lo slancio improvviso delle sua ragazza – o forse, quella che lo era – prontamente respinto. Ma ho come l'impressione che non voglia essere disturbato mentre si gode gli ultimi tiri, nel suo momento di fuga dal mondo.
