COMPLETA\\IN REVISIONE.
«Ok», accetto. «Ma ad una condizione.»
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Cosa succederebbe se due mondi, apparentemente estranei, si trovassero a doversi scontrare a causa di uno stupito gioco?
Cosa succederebbe se le vite di Harry Styles, l'idiota...
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"Si può sapere perché diavolo ci sei stata così tanto? Hai detto: 'avviso Larry e ti raggiungo' e più di mezz'ora fa! Ma mi stai ascoltando?" Adeline sventola una mano davanti alla mia faccia. Sono appena salita in auto e già strilla; la odio quando fa così, sul serio.
"Calmati, ho solo avuto un contrattempo" tento di placare la sua ira, osservando fuori dal finestrino, precisamente il punto in cui il cancello del cortile della scuola viene oltrepassato da un ragazzo: i ricci leggermente umidi per il sudore, il completo da basket -usato per l'allenamento- gli cade perfettamente sui fianchi, mentre un asciugamano gli circonda il collo ed il borsone sulla sua spalla, penzolante, sbatte ritmicamente sulla coscia destra.
"Direi che il tuo contrattempo ha un nome preciso" afferma con un misto d'irritazione e divertimento la ragazza al mio fianco, seguita da uno sbuffo sonoro che scappa dalle sue labbra in quanto non oso risponderle.
Lancio ancora uno sguardo fuori dal finestrino, incrociando per un nano secondo lo sguardo di Harry che mi sorride, prima di sollevare una mano e sventolarla per aria a mo' di saluto.
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Ricambio il sorriso quando Adeline ha già messo in moto e l'auto ha iniziato a muoversi.
"Mi spieghi che ti prende?" domanda spazientita, non appena sospiro pesantemente, sprofondando nel sedile, dopo aver raccolto le ginocchia al petto ed averci posato sopra il mento.
"Jared uccide sia me che te se sa che hai osato poggiare le scarpe sui suoi amati sedili in pelle, lo sai vero?" so che Adeline sta tentando di distrarmi per poter tornare all'attacco con le sue domande una volta che me ne sarò dimenticata ed avrò abbassato la guardia, ma non è questo il caso.
"Jared non lo saprà!" sibilo, con lo sguardo puntato dritto davanti a me e nessuna voglia di parlare con lei.
"Ok, dimmi che cazzo ti prende!" faccio finta di non sentirla e continuo imperterrita il mio gioco del silenzio.
Purtroppo però non sarà destinato a durare a lungo: Adeline frena di botto, provocando il suono di più di un clacson dalle macchine al seguito e persino qualche insulto, per me giustificato, dato il modo in cui ha deciso di bloccare l'auto, di punto in bianco, in mezzo alla strada.
