Capitolo 32

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Canzone per il capitolo: Oops... I did it again - Britney Spears.

Oops, I did it again
I played with your heart, got lost in the game
Oh baby, baby
Oops, you think I'm in love
That I'm sent from above
I'm not that innocent

SOPHIA'S POV.

Il viaggio in auto si è concluso in religioso silenzio

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Il viaggio in auto si è concluso in religioso silenzio. Harry si è limitato ad osservare con cura la strada, lo sguardo corrucciato ben delineato dalle sopracciglia aggrottate ed il labbro stretto tra i denti per trattenere qualsiasi parola intenzionata a fuoriuscire dalle sue labbra.

La vista di Christopher all'uscita da scuola non è, di certo, stata gradita. Non lo vedevo da quasi due anni ed incontrare i suoi occhi chiari, così intensi come li ricordavo, mi ha fatto un certo effetto. Non quello che mi aspettavo però, ero convinta che rincontrandolo dopo tutto questo tempo i sentimenti ormai, del tutto, cancellati o per lo meno sopiti nei suoi confronti potessero in qualche modo riaffiorare, seppur più lievi ed insignificanti. In fondo è sempre il primo a cui mi sono concessa, il primo ragazzo di cui mi sono innamorata, a cui avevo affidato tutto ciò che ero ed avevo, nonostante la giovane età.

Ma, in realtà, la sola sensazione capace di invadere ogni fibra del mio corpo alla sua vista è stata unicamente l'ansia di dovergli rivolgere la parola o anche solo incrociare il suo sguardo profondo e perennemente corrucciato, per non parlare della paura che si è impossessata di me per un possibile scontro tra il mio presente, Harry, ed il mio passato, lui.

Nonostante ciò, però, averlo rivisto dopo così tanto tempo mi ha resa consapevole e felice di ciò che sono e della miriade d'emozioni che ho imparato a conoscere da quando Harry è entrato nella mia vita. Sono assolutamente convinta di non voler avere più nulla a che fare con Christopher e che quei sentimenti provati per lui che, un tempo,  credevo fossero forti ed indistruttibili, sono del tutto svaniti ed in realtà  non poi così tanto insormontabili. E lo so che è grazie al riccio, grazie alla sensazione, per me nuova, di libertà mista a sicurezza che mi trasmette, per la ragazza che sono quando sono con lui, così diversa da quella che ero un tempo e che sono sempre stata. Harry mi fa sentire unica, viva, indistruttibile, Christopher era solo l'ancora a cui, credevo, di dovermi aggrappare per poter salvare me stessa da ciò che ero. Avevo riposto in lui tutto il mio mondo, le aspettative sul futuro, vedevo solo lui e nient'altro, avevo creato intorno a lui un'aura di perfezione che, però, era riuscito a distruggere con le sue stesse azioni.

Oltre alla sua comparsa, in questo momento, ciò che mi preoccupa sapere e, ancor di più risolvere, è il cambiamento repentino nel comportamento del ragazzo con le fossette, quei solchi ai lati della bocca che scavano le sue guance trasformando la maggior parte dei suoi sorrisini sghembi in qualcosa di tenero e genuino, quelle fossette che ha deciso di nascondere alla mia vista per tutto il tragitto in auto.

E a dirla tutta, io lo so qual è il motivo, eccome. Non sono mai stata brava a raccontare balle, anzi odio fermamente chi non dice la verità oscurandola con falsità e bugie. Eppure è proprio quello che ho fatto: ho detto ad Harry di non conoscere quel ragazzo in fondo alla strada che si ostinava a perforarmi con lo sguardo, analizzando la scena caratterizzata da me ed Harry in atteggiamenti non proprio consoni a due semplici amici. E lui non è stupido, un idiota testardo di sicuro, ma non stupido. Non ci voleva molto per capire che stessi mentendo, solo non comprendo come mai abbia deciso di fare finta di niente, senza uscirsene con qualche battuta acida delle sue, com'è solito fare.

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