Capitolo 21

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HARRY'S POV.

Avevo bisogno di vederla, per questo mi sono fiondato qui: sotto la sua finestra a lanciare dannati sassolini come ho spesso visto fare in quei film sdolcinati, rigorosamente ispirati ad un qualche romanzo rosa, firmato Nicholas Sparks. 

La chiacchierata con Louis non è andata come speravo, in realtà non si può neanche definire tale dato che nessuno dei due è riuscito a spiccicare una parola. Alla fine, l'ho solo riaccompagnato a casa con un lungo silenzio imbarazzante e qualche occhiata allo specchietto retrovisore, dato che non è nemmeno riuscito a sedersi davanti, come al solito, pur di starmi il più lontano possibile. Ricordo di averlo osservato mentre apriva e chiudeva le labbra ripetutamente, senza che le parole riuscissero a formulare un discorso di senso compiuto o, per lo meno, una qualche spiegazione plausibile, non per il suo orientamento sessuale, ma piuttosto per avermelo tenuto nascosto da chissà quanto tempo. Grazie a Sophy e alle sue parole, però, sono riuscito a mantenere i nervi saldi, evitando di sputare sentenze o sproloquiare a vanvera, finendo per dire ciò che non penso. Così, quello che doveva essere un chiarimento si è concluso con un insulso scambio di sguardi che non ha portato a nulla. Non posso perdere Louis è, probabilmente, l'unico vero amico che mi ritrovo, ma odio rimanere all'oscuro su certi argomenti. Niente segreti tra amici! 

Per questo, sono ancora qui ad aspettare che Sophy scenda dopo aver risposto al ticchettio dei sassolini che ho lanciato contro la sua finestra ed avermi detto di aspettare qualche secondo, avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno ed, anche se ho provato a non pensarci, le immagini ripetute nella mia mente, di lei e del nostro bacio, hanno concluso per portami dove sono adesso. 

"Ce l'hai fatta!" esclamo, facendo rotolare lo sguardo su tutto il suo corpo. 

"Spero sia urgente!" ribatte, fulminandomi con la solita occhiata irritata alla quale, ormai, non faccio più caso.

"Lo sai che esistono i cellulari? Se non sbaglio, tu il mio numero lo conosci bene" continua, riferendosi al mio gesto idiota di lanciare sassi contro la finestra. Sorrido lievemente, prendendomi qualche secondo per pensare alla risposta giusta da dare. 

"Ma così è più romantico" confesso, con fare teatrale portando una mano sul petto ed arricciando le labbra, prima di afferrarla e trascinarla dietro di me. 

"Andiamo!" la sprono a seguirmi, saltellando eccitato verso Miranda. Ma che mi prende?

Te lo dico io che ti prende: High School Musical ti ha fatto male... Sembri la copia venuta male di Zac Efron. Dacci un taglio, rubacuori!

"Dove? Sono in pigiama" e che pigiama, dolcezza. Carini i panda!

"Non credo sarà un problema" le rispondo sorridendo alla vista di ciò che indossa e sforzandomi di rimanere serio, nascondendomi dietro un occhiolino ben assestato. 

Bene, colpita ed affondata. 

La osservo mentre si scioglie sotto il mio sguardo, celandosi dentro una di quelle grandi felpe che si ostina ad indossare costantemente ed afferrando il secondo casco. 

"Tieniti forte, ok?" sussurro, non appena salta in sella. 

"Dove andiamo?" curiosa ed impaziente, come al solito, eh?

"E' una sorpresa, piccola!" affermo, sperando di non dovermi pentire delle mie stesse azioni. 

 

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