Capitolo 36

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Canzone per il capitolo: Tenerife sea - Ed Sheeran.

You look so wonderful in your dress
I love your hair like that
The way it falls on the side of your neck
Down your shoulders and back

We are surrounded by all of these lies
And people who talk too much
You've got that kind of look in your eyes
As if no one knows anything but us

And should this be the last thing I see
I want you to know it's enough for me
'Cause all that you are is all that I'll ever need

HARRY'S POV.

Gli allenamenti mi stanno sfiancando. La partita è tre due giorni ed il coach non fa altro che spremerci fino all'ultima goccia di sudore, senza lasciarci respirare un attimo. Credo che quell'uomo abbia un serio bisogno fisico che sfoga su noi 'povere femminuccie senza palle', così ci definisce, anche se non credo che l'estenuarci e l'urlarci contro le peggiori parole lo soddisfi poi tanto, dato il nervosismo e l'isteria che lo caratterizzano ogni giorno di più.

L'unica cosa che mi rilassa a dovere è la consueta telefonata di fine serata con Sophy. Si, la mia ragazza, non che sia composta da chissà quali discorsi importanti e nemmeno da niente di erotico, purtroppo, ma mi accontento. A volte restiamo in silenzio per tutto il tempo, altre commentiamo il film che scopriamo stare guardando contemporaneamente, altre volte ancora semplicemente ascolto la sua voce che parla con me, con Henry, con Adeline ed è stupefacente come quel suono candido e lineare riesca a rilassare ogni muscolo del mio corpo e, la sua risata, far scemare via la tensione accumulata durante la giornata.

Dio, quando ride!  Vorrei poter essere con lei in quei momenti per poter osservare come schiude le labbra, arricciando il naso e trasformando i lineamenti delicati del suo viso in una smorfia contagiosa, quando porta il collo all'indietro e deve trattenersi dal lacrimare per le troppe risa a causa del mio essere tremendamente stupido o delle mie battute squallide.

Riderei con lei e farei in modo che non smetta mai.

"Vai di fretta Styles?" Liam mi distrae ed a malincuore ritorno al pensiero di dovermi fiondare il più velocemente possibile sotto la doccia, vestirmi e correre a casa di Sophy per festeggiare il compleanno del piccolo Henry.

Non sapevo nemmeno che compisse gli anni fino a poco più di dodici ore fa e mi sono ritrovato a dovermi scervellare per il regalo perfetto. Ma non è stato facile, stiamo parlando di un bimbo cresciuto troppo in fretta che chiama la governate della casa famiglia nonna e considera sua sorella al pari di sua madre, una madre che non ha nemmeno conosciuto in realtà o perlomeno una donna di cui non può averne memoria. Per questo, anche se non per mia volontà e sotto consiglio di Louis, ho dovuto chiedere aiuto all'ultima persona a cui non avrei mai pensato di dovermi rivolgere: Larry, la mia nemesi e vittima degli ultimi tre anni. Riluttante e con poco entusiasmo ero stato costretto dal mio amico, e suo ragazzo, a contattarlo telefonicamente, chiedendogli gentilmente il favore di darmi qualche consiglio per non sbagliare o andare totalmente fuoristrada. Beh, per quanto gentile possa essere risultata la frase: "Femminuccia, o mia aiuti o ti taglio le palle", è ovvio.

Larry comunque non se l'è fatto ripetere due volte e, costringendo Louis a non partecipare alle due ore più stressanti della mia vita o, come le ha definite lui, 'al favoloso pomeriggio tra uomini', mi sono ritrovato a girovagare per le strade di Londra alla ricerca di qualcosa che, a me, sembrava impossibile da trovare. Larry però non si era perso d'animo e con l'entusiasmo di un capo scout alla guida di una banda di scapestrati aveva insistito a visionare qualsiasi tipo di negozio utile, facendomi anche arrivare in ritardo agli allenamenti. Ci mancava solo che sventolasse un ombrello chiuso per aria ed avrebbe potuto impersonare la perfetta guida turistica, tra i negozi per mocciosi. 

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