Capitolo 16

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HARRY'S POV.

"Non mi stanno, è inutile" ripeto, stringendo tra le mani l'ennesimo paio di pantaloncini che Niall, il biondino rompipalle, si ostina a propinarmi. Guardo l'indumento, stendendolo di fronte al mio sguardo: è minuscolo, ed anche se dovrei usarlo solo per dormire, dato che i jeans, troppo aderenti che mi piace tanto indossare sono, decisamente, troppo scomodi, preferisco non fare la figura dello scemo e dormire con i soli boxer. Niall ha, sicuramente, un corpo più minuto del mio: è più basso di una decina di centimetri, oltre che essere, indiscutibilmente, più magro, eppure devo dire che durante la cena ci ha dato dentro con le alette di pollo che la governante, mi sembra si chiamasse Giudy, ha amorevolmente preparato. Credo mia madre non abbia mai cucinato nulla, in vita sua, di solito è Rosario, la cameriera, a fare tutto.

Sono stato trattato, inaspettatamente, bene qui dentro, non solo dalla ciurma di ragazzini che abitano questa casa, ma anche dai loro proprietari. Il vecchio Leonard è ancora convinto che sia un ragazzo nuovo, sbucato fuori all'improvviso, come un cane randagio che Sophy ha raccolto per strada e ha deciso di adottare. Non sono passati inosservati, però, gli sguardi pieni di curiosità di Adeline, la stessa ragazza che avevo notato sulla soglia, in pigiama, questa mattina. Anche Niall è stato gentile e Sophy... Beh Sophy ha preferito stare in silenzio per tutta la cena con gli occhi dritti sul piatto, sotto al suo naso, e le guance perennemente arrossate, toccando a malapena il cibo. L'unico a sembrare davvero infastidito dalla mia presenza è Henry, il fratellino della ragazza: non ha smesso, nemmeno per un secondo, di tenermi sott'occhio, oltre che a fulminarmi con lo sguardo un paio di volte e fare di tutto per impedire alla sorella di rivolgermi parola, con i suoi stupidi scherzi e piagnistei da bambino capriccioso quale è.

Tutto sommato però, non posso lamentarmi, sono stato accolto calorosamente ed il fatto di essere, per tutti loro, uno sconosciuto, non ha fatto differenza. L'unica nota stonata di tutta la serata arriva proprio adesso: sarò costretto a dividere il letto con Niall, che sopporto a malapena. Sarà anche un letto da una piazza e mezza, ma avrei preferito di gran lunga il divano, piuttosto che dover dormire appiccicato al suo culo.

O dormire con qualcun altro, magari, mmh?

In effetti, Sophy ha solo biascicato un "buonanotte, Harry" a voce, fin troppo, bassa prima di chiudersi in quella che ho scoperto essere la sua stanza, per la cronaca a due porte dalla mia, spintonata dall'amica con cui la condivide e dal fratello. Forse non sto simpatico nemmeno a quella ragazza, Adeline. Chi lo sa?

"Nessun ragazzo ha mai dormito sul divano ed, anche se sarai nostro ospite solo per questa notte, non sarai, di certo, tu il primo" le parole di Giudy si ripetono ad inotranza nella mia mente, mentre mi ritrovo a scuotere la testa, di nuovo, all'ennesimo short che il biondo tira fuori dall'armadio.

"Dormirò in boxer" annuncio alla fine, rassegnato.

"Non se ne parla, amico" ribatte Niall con un' espressione di disgusto sul viso.

"Non sono un tuo amico" ribadisco a denti stretti, mentre lo vedo alzare gli occhi al cielo.

"Appunto!" esclama allargando le braccia, per farle, successivamente, ricadere sui fianchi pesantemente "sono costretto a condividere il mio spazio con un ragazzo... Con te che, a dirla tutta, non sei la persona più piacevole di questo mondo" da che pulpito arriva la predica, "quindi, per piacere, evita di dormire nudo" continua, prima di concludere il suo insensato discorso con un sbuffo d'esasperazione.

"Hai paura di subire il mio fascino, eh? Biondina ?" lo punzecchio, il solito sorrisino a invadere le labbra.

"Non sei il mio tipo" risponde, stando al gioco, senza comunque lasciar trasparire il minimo divertimento.

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