Capitolo 34

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Canzone per il capitolo: Isn't she lovely - Stevie Wonder.

Isn't she lovely
Isn't she wonderful
Isn't she precious
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SOPHIA'S POV.

Come previsto Harry è rimasto a cena e, tra una portata e l'altra e qualche occhiata piena di malizia da parte di Giudy ed Adeline - quest'ultima non si è di certo lasciata sfuggire qualche commentuccio di dubbio gusto sul perché fosse una cattiva...

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Come previsto Harry è rimasto a cena e, tra una portata e l'altra e qualche occhiata piena di malizia da parte di Giudy ed Adeline - quest'ultima non si è di certo lasciata sfuggire qualche commentuccio di dubbio gusto sul perché fosse una cattiva idea sbirciare in camera mentre io e Harry la stavamo occupando -, direi che questa si è conclusa nel migliore dei modi. Sembra quasi che tutte le donne della casa - e Leonard - si siano innamorate perdutamente dello spilungone coi ricci e le fossette adorabili che si ritrova.

Non hanno fatto altro che ricoprirlo di domande, dalle più banali come: "Quindi questo è, per te, l'ultimo anno di liceo?" alle più scomode ed imbarazzanti sul rapporto che ci lega; Giudy si è persino messa a fantasticare sui possibili nomi dei nostri futuri figli, guadagnandosi occhiate d'ammonimento da parte mia e ghigni sommessi da parte di Harry che comunque è stato al gioco, "Ethan se è un maschio, Olivia se si tratterà di una splendida femminuccia" ha detto, "poi con il cognome che mi ritrovo qualsiasi nome sarebbe appropriato".

Adeline si è invece limitata alle solite battutine a sfondo sessuale, sotto lo sguardo di rimprovero di Jared che, in tutti i modi tentava di spalleggiarmi per farla smettere, senza ovviamente alcun risultato. "Che cavolo, Jared! Voglio solo sapere se anche Sophy ha una vita amorosa più avventurosa della mia!" era stata la sua ultima perla di pura saggezza, con conseguente litigio per la sua boccaccia larga ed il velato riferimento al loro non darsi troppo da fare in camera da letto, ultimamente. "Sei tu che hai smesso di impegnarti nell'essere sensuale ed attraente" aveva ribattuto il fidanzato, ferito nell'orgoglio, dando inizio ad un infinito scambio di battute e frecciatine acide fra i due, con un tono di voce sempre più alto, conclusosi con un Jared che sbatte la porta uscendo fuori di casa e un'Adeline che lo insegue, incazzata più che mai e soprattutto intenzionata a fargli rimangiare tutto. Noi, durante il simpatico siparietto, utile a rallegrare la cena, ci eravamo limitati solo a spacciarci per osservatori innocui e silenziosi anche se le capacità di Niall nel trattenere la sua risata rumorosa non possono definirsi eccellenti dato che ha ceduto quasi subito, contorcendosi su se stesso con tanto di lacrime agli occhi.

Anche mio fratello, dopo l'inizio burrascoso del rapporto con quello che adesso posso definire il mio ragazzo, sembra essere molto più sereno in presenza di Harry. Non ha smesso un secondo di fissarlo, questo è vero, ma non con sguardi di sfida, intrisi di gelosia, come quelli che era solito riservargli agli inizi, al contrario sembrava lo stesse solo analizzando e dal modo in cui lo ha riempito di domande su qualsiasi discorso gli andasse a genio credo proprio gli stia simpatico o, per lo meno, non vuole più prenderlo a schiaffi o incenerirlo con la sola forza del pensiero come mi aveva confessato tempo fa.

Quello che, comunque, mi ha fatto più paura è stato Leonard che, non solo è ancora convinto che Harry sia un nuovo arrivato, non credendo affatto che invece sia semplicemente il mio ragazzo - il che dovrebbe rendermi altamente offesa -, con una famiglia 'normale' alle spalle, ma ha anche avuto il coraggio di elogiarlo esageratamente: "Questo qui è un bel giovanotto, tutto d'un pezzo" aveva detto, stringendo un braccio sulle spalle di Harry, "farai strage di cuori come me alla tua età" aveva aggiunto poi, rimarcando sul fatto che il riccio era la sua copia sputata di non so quanti anni prima e che sicuramente avrebbe fatto tanta strada quanto ne aveva fatta lui. E' inutile dire che le risate, attorno a quel tavolo, si erano moltiplicate a dismisura, non solo per il tono melodrammatico che Leonard usa fin troppo spesso e che lo fa sentire potente e superiore, ma anche perché tutti eravamo a conoscenza delle scarse abilità di conquista del settantacinquenne in questione che, per la cronaca, era stato con una sola donna - la madre di Giudy - e dopo che questa era morta, aveva deciso di passare la sua vita sulla comoda poltrona pieghevole del salotto, a sonnecchiare tutto il tempo, offrendoci, con il suo russare, concerti ineguagliabili e spaccatimpani mai sentiti prima.

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