Capitolo 22

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Vi consiglio di leggere la prima parte del capitolo (se non tutto) con questa canzone di sottofondo , io l'ho scritto con questa a ripetizione, spero vi piaccia..

SOPHIA'S POV.

"Resta qui, con me, sta notte!" la voce di Harry è un sussurro, un soffio caldo e leggero a pochi millimetri dalle mie labbra. Sono come paralizzata: il suo profumo, i suoi occhi che puntano i miei così intensamente, l'espressione del suo viso come una supplica nei miei confronti, non mi permettono di pensare lucidamente e mi portano ad annuire ancor prima che il mio cervello sia in grado di capire, esattamente, il significato delle sue parole e riesca a pulsare la giusta quantità di sangue al resto del corpo di modo che possa agire consapevolmente. E' vero, non voglio andare via, non adesso per lo meno, ma non posso passare la notte qui, non nel senso che intende lui.

Prima, però, che possa ribattere, seppur contraddicendo i gesti del mio corpo, le sue labbra sono di nuovo sulle mie ed è impossibile resistere. I movimenti leggeri ed incantatori di Harry mi risucchiano nella bolla che entrambi siamo riusciti a creare, che ci racchiude, ci culla, allontanandoci da ogni preoccupazione o paura, da ogni ansia del mondo esterno, da ogni paranoia che la mia mente è solita creare, da ogni suo atteggiamento irritante e capace di farmi perdere le staffe. Per un attimo, Harry con le sue carezze, è riuscito a svuotare la mia testa dai mille pensieri e dubbi che ho, dalle incertezze che fino ad allora mi avevano sempre bloccato, mettendo un freno a tutto ciò, facendomi vedere solo un lato di lui; l'Harry spavaldo, superbo, idiota che a stento riesco a sopportare è adesso sostituito da questa proiezione di lui, capace di distrarmi, farmi sentire al sicuro. E' persino riuscito a farmi ridere con le sue battute squallide... E l'ho baciato, per la seconda, o meglio la terza volta, nell'arco di pochi giorni. E' riuscito a scalfire le barriere che ho costruito con cura intorno a me stessa e mi ha trascinato dentro questa bolla dove gli unici presenti siamo io e lui ed è sufficiente.

E' abbastanza per stare bene.

Le sue mani mi accarezzano la schiena con fare delicato, i polpastrelli delle sue dita tracciano delle linee immaginarie riuscendo a farmi rabbrividire. Stringo maggiormente i suoi capelli, attorcigliando i ricci tra le dita e provocando uno dei suoni più dolci ed, allo stesso tempo, rudi che abbia mai sentito, provenienti dalla sua gola.

Il nostro bacio dapprima lento ed estremamente dolce va, via via, trasformandosi in qualcosa di fortemente impetuoso, ricco di passione e lingue intrecciate. Una scarica di adrenalina mi attraversa il corpo quando Harry sfiora la mia pelle, con le dita, da sotto il tessuto della felpa che mi copre.

"Harry..." sussurro, interrompendo momentaneamente il contatto tra le nostre labbra, non solo per cercare di riprendere fiato, ma anche perché non ho intenzione di spingermi troppo oltre e, pur essendo in un completo stato di trans, sono ancora in grado di riconoscere quando è arrivato il momento di fermarsi, anche se ho paura che non sia lo stesso per lui.

"Sta tranquilla, voglio solo sentire il calore della tua pelle" potrei sciogliermi da un momento all'altro, sia per l'effetto che la sua voce bassa e roca ha su di me, sia per il modo in cui mi sta guardando, ad una distanza così ravvicinata da far sembrare i suoi occhi, illuminati dal bagliore della luna proveniente dalla vetrata, di un verde quasi trasparente, ipnotizzante.

"Non so se... F-forse non è il caso di restare qui" annuncio, seppur a malincuore, approfittato di questi attimi di tregua per riprendere in mano le redini della situazione ed evitare che questa possa degenerare in altro di cui, sicuramente, dovrei pentirmi.

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