Capitolo 19

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HARRY'S POV.

Lo so, sono davvero un cretino, me ne rendo conto. Dio... Quella ragazza mi ha fatto entrare, anche se per un breve periodo, nel suo mondo ed io l'ho evitata per tutto il giorno. Dovrei prendermi a schiaffi da solo, ma non volevo che entrasse in collisione con il mio di mondo: lei è migliore di quello che pensassi, anzi a dirla tutta, è tutto l'opposto di come me l'aspettavo. All'apparenza una ragazza chiusa ed, altamente, irritante, ma chi l'avrebbe mai immaginato che potesse nascondere un passato così; quei, cosiddetti, scheletri nell'armadio che ognuno di noi è costretto a portarsi dietro e che gravano sulle sue spalle da così tanto tempo che ha imparato a conviverci, si è adattata, ha lasciato che la vita le corresse davanti, è stata costretta a crescere troppo in fretta, prendendosi cura del fratello e rimboccandosi le maniche per poter lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare.

Ed io? Io ho sempre avuto tutto: una bella casa, entrambi i genitori, che pur se poco presenti non mi hanno fatto mai mancare nulla, parlo di cose materiali, s'intende, perché la mia non può mica definirsi una famiglia. No, quella non ce l'ho neanch'io!

Eppure, non posso fare altro che sentirmi in colpa, anche se non sono, di certo io, la causa dei casini nella vita di Sophy, un grosso peso grava sul mio petto: devo fare qualcosa. Devo fare qualcosa per lei, se lo merita!

La osservo mentre battibecca con quello stupido di Louis, notando quanto risulti sicura di sé, gli tiene testa in un modo che non ho mai visto. Louis sa essere un tipo tosto, a volte, ed io conosco bene quanto possa essere asfissiante confrontarsi con lui. Anche se a dire la verità, lo vedo il modo in cui lui la guarda, come me, ha cambiato il suo atteggiamento nei confronti della ragazza, le sorride e continua a 'sfidarla' con lo sguardo, ma non seriamente, al contrario, con rispetto, in pieno segno d'approvazione.

Vedo il mio amico chinarsi su di lei e sussurrarle qualcosa all'orecchio e, pur sapendo che Louis non ci sta, realmente, provando con lei, un moto di rabbia ed irritazione mi fa prudere le mani ed invade l'addome.

Ah, ah. Styles è geloso!

Non lo sono!

Mando a quel paese il piccolo-me che mi osserva con aria innocente alzando le mani in segno di resa, ma con uno sguardo che lascia trasparire tutta l'ironia delle sue azioni e mi concentro sulla figura del mio amico, che insieme a Liam, ci raggiunge al tavolo che abbiamo, appena, occupato. Lo fisso con la coda dell'occhio, avendo notato come Sophy non ha accennato a distogliere lo sguardo da lui e noto mimarle qualcosa in risposta alla domanda silenziosa della ragazza.

"Che le hai detto?" non riesco a trattenermi, mi chino verso di lui, moderando il tono di voce. Non mi va che gli altri sentano, non mi va che Cara spii l'oggetto della nostra discussione.

Non ti va che possano prenderti per il culo, rincoglionito!

Scaccio, nuovamente, gli strani pensieri che la mia mente sta iniziando a prendere, riportando lo sguardo sul ragazzo al mio fianco, incitandolo con un movimento delle sopracciglia, in attesa di una sua risposta, la quale, per fortuna, non tarda ad arrivare.

"Le ho solo detto che l'ho sottovalutata" sussurra a sua volta, accorciando, maggiormente, la distanza che ci separa.

"Che vuoi dire?"

"Che è una ragazza in gamba, Harry" afferma, sembrandone sorpreso.

"Perché ti stupisci tanto?" sbotto, sentendo il dovere di doverla difendere, in qualche modo.

"Non mi stupisco di lei Harry, solo non credevo..." si guarda intorno e, costatando che nessuno degli altri presenti al tavolo ha intenzione di origliare il nostro discorso, continua: "non credevo, potesse piacerti sul serio" sentenzia tutto d'un fiato, portando poi, le mani a coprire il viso, probabilmente aspettandosi una delle mie, più violente, reazioni.

We've got a DEAL // H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora