Capitolo 16

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Aprii gli occhi con pigrizia e sbattei le ciglia una serie di volte per abituarmi alla luce del giorno.
Mi alzai con fatica ignorando l'atroce mal di testa, segno della sbronza del giorno precedente.
Filai in bagno e mi feci una doccia gelida per stare più sveglia. Andai poi in cucina a prepararmi una tisana.
Misi l'acqua a bollire e , nell'attesa, controllai il mio telefono: trovai sei messaggi nuovi di Buon anno e due chiamate perse da Dominic.

Risposi ai messaggi uno ad uno e mi scusai con Dom per non aver risposto, giustificandomi con il fatto che mi ero addormentata prima di mezzanotte.
Ripensai alla notte prima e provai a mettere ordine nella mia testa: avevo guardato un film , dopo ero uscita ed ero finita nell'Harley, dove avevo chiaramente bevuto.
Ricordavo il volto dell'uomo che mi aveva offerto da bere e con cui alla fine avevo scambiato due chiacchiere, ma la mia memoria si fermava lì: ogni cosa successa dopo il secondo cicchetto di vodka liscia mi era completamente oscura.
Era stato forse lo sconosciuto a portarmi a casa o ero riuscita ad arrivarci da sola?
Mi arresi all'idea che non lo avrei mai scoperto.
Il bollitore iniziò a fischiare dunque mi alzai per preparare la tisana.
Finii la bevanda poi uscii di casa per andare a prendere mio figlio.

Al nostro ritorno trovammo i ragazzi, ormai svegli, in cucina a fare colazione.
Capii dal loro aspetto che il giorno prima dovevano essersi spaccati di alcool: gli occhi erano ancora iniettati di sangue e i capelli arruffati andavano in tutte le direzioni. Uno, ovvero Rick, si teneva la testa fra le mani sbuffando dall'irritazione ogni due per tre mentre l'altro si limitava a bere il suo caffè senza dire una parola.
"Tesoro, perché non vai guardare a guardare un pò di cartoni animati in salotto?" Suggerii a Jamie allungandogli la mano. Lui annuì e la prese prima di seguirmi.
Gli accesi i cartoni poi tornai in cucina a sedermi con Tom e Rick.
"Quanto cavolo avete bevuto?" Parlai con sfacciataggine pienamente consapevole della mia ipocrisia.
"Un pò..." rispose mio fratello schiarendosi la voce.
"Vi siete divertiti almeno?" Domandai versandomi del caffè.
"Oh sì...in particolare Rick," parlò Tom sogghignando.
"Ah sì? Sentiamo...ha fatto nuove conoscenze?" Colpii Rick  scherzosamente sul braccio.
"Ha conosciuto una ragazza e ci ha passato tutta la notte. Rick, ti ricordi ancora come si chiama?" Lo prese in giro e lui lo fulminò con lo sguardo.
"Non sono te Tom. Mi ricordo di chi mi porto a letto," si difese ed io scoppiai a ridere.
"Te la sei già portata a letto Rick?" Lui aprì bocca per difendersi ancora ma , non sapendo cosa dire, sbuffò arrossendo.
"Stai arrossendo!" Commentai pizzicandogli la guancia. Lui divenne ancora più rosso.
Tom scoppiò a ridere.
"Giuro che mi trasferisco," brontolò lui incrociando le braccia. Mi alzai e lo circondai in un abbraccio da dietro prima di dargli un bacio sulla guancia. Lui si rilassò portando la mano su per toccarmi il braccio.
"Sto scherzando Rick. Mi fa piacere che ti sia divertito..." mormorai e lui guardò giù chiaramente imbarazzato. Tornai a sedermi ricordandomi solo allora che anche Dom aveva partecipato alla serata.
"Uhm...Dom si è divertito altrettanto?" Domandai senza poterne a fare a meno , ripercorrendo con l'indice distrattamente il bordo della tazza con lo sguardo disperso nel vuoto.
"Perché t'interessa?" Chiese acidamente mio fratello e mi pentii immediatamente di aver parlato. Mi azzardai a guardarlo e mi sentii soffocare nel vedere la sua espressione irritata che si contrapponeva a quella incredibilmente divertita dell'altro.
"Niente...curiosità..." mormorai.
"Ha respinto tutte le ragazze che ci hanno provato con lui. Dev'essere pazzo...di qualcun'altra..." rispose Rick e le sue labbra s'incurvarono in un ghigno , felice di poter avere la sua vendetta su di me. Mi sentii in imbarazzo, ma non potei fermare un mezzo sorriso per la soddisfazione.
Mio fratello fulminò Rick con lo sguardo , poi si alzò bruscamente dalla sedia per lasciare la cucina.
"Tom...." lo richiamai, ma mi ignorò.
Sospirai coprendomi il viso con le mani prima di passarmi le dita nervosamente fra i capelli. "Dagli tempo Layla...prima o poi si abituerà..." sussurrò Rick tendendomi la sua mano, che strinsi forzando un sorriso.
"Già..."

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