Capitolo 52

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Cole sedeva sul divano del fratello, con le braccia incrociate davanti al petto e lo sguardo proiettato verso il televisore. Le immagini in movimento che animavano lo schermo non erano altro che uno sfondo offuscato in cui si era incantato mentre la sua coscienza vagheggiava fra  lontani flashbacks, sensi di colpa, rimorsi e incertezze.
Nel corso di tutta la sua vita non si era mai sentito tanto confuso e smarrito quanto lo era ora. Aveva leso la ragazza che amava. L'aveva guardata dritto negli occhi mentre sibilava parole che l'avrebbero umiliata così in profondo da costringerla al silenzio e all'immobilità. Aveva visto la trepidazione e l'orrore possedere i suoi occhi mentre lei attendeva che lui le desse una spiegazione valida per la presenza di Adriana in casa sua. Sapeva che Layla bramava una rassicurazione , una qualunque via di scampo dall'idea che si era costruita in testa, ma in quel momento non c'era assolutamente nulla che potesse fare per soddisfare tali esigenze, se non allontanarla e sperare di avere la possibilità di spiegarsi successivamente.
Pensava che sarebbe stato saggio darle tempo per calmarsi prima di confessarle tutto. Non gli passò però per la mente che quel tempo sarebbe servito solamente ad acuire l'odio e il rancore di Layla, la quale, dall'imbarazzo, si impegnava religiosamente ad evitarlo e a non incrociare il suo sguardo ogniqualvolta che si trovavano sotto lo stesso tetto. 
Più giorni passavano, più ampia e gelida diventava la zona che li separava. Tutte le mattine Cole si imponeva di parlarle e fornire la spiegazione a tutto. A farlo esitare era la vergogna e la prostrazione che provava di fronte agli occhi squallidi e persi di Layla, che quando lo guardava accidentalmente voltava subito lo sguardo altrove per proibirgli di intravedere la miseria a cui l'aveva condannata con il suo presupposto tradimento. Sì, Cole era mortificato per il modo in cui l'aveva tratta quel giorno ed era avvilito per non aver avuto il coraggio di mettere lei prima di tutto il resto. Seguitava a ripetersi scioccamente che aveva agito come aveva fatto poiché non aveva altra scelta. Si ripeteva che era suo dovere mettere il lavoro al primo posto, perché aveva fatto un giuramento che non poteva infrangere.
Erano tutte stramberie. Giustificazioni comode che narrava a se stesso perché erano più convenienti e perché combaciavano minuziosamente con la sua codardia.
Un tempo Dom gli disse, "non ti capirò mai...ti trovi in una rissa da solo contro un mucchio di ragazzi e non ti arrendi finchè non li hai stesi tutti. Ti mettono davanti una ragazza e diventi la creatura più vile e imbarazzante del mondo." Solo ora sentiva in pieno il peso di quell'osservazione. L'idea di dirle tutto, di svelare le sue carte e di spogliarsi di ogni segreto che lo barricava da lei lo atterriva tanto da seminare un brulichio di angoscia e ansia nel suo stomaco. E' vero che Layla gli aveva confessato il suo amore ed è altrettanto vero che non di rado aveva agevolmente perdonato i suoi errori. Ma quanto può perdonare una persona prima di rendersi conto di meritare di meglio?

La sua riflessione fu bruscamente interrotta da echeggianti risate che provenivano dal piano di sopra, dove Dom si stava intrattenendo appassionatamente con la sua nuova amica Kristen Walkins. Cole non conosceva la natura del rapporto fra i due, ma i sorrisi ingiustificati e la spensieratezza che ora apparivano occasionalmente sul viso di suo fratello suggerivano che quella donna lo stesse rendendo felice. O almeno così sperava Cole, che non desisteva ancora a provare una serie di emozioni miste e contraddittorie (fra cui angoscia, rimorso e sollievo) quando ricordava il legame che c'era stato fra Layla e Dom. 
Per il momento si sarebbe permesso di trovare conforto nel benessere di suo suo fratello. Almeno uno dei due era felice...

Si sollevò dal divano, reputando che era giunta l'ora di tornarsene a casa sua dove avrebbe passato un'altra notte insonne a demoralizzarsi con inutili riflessioni e ad escogitare piani, a cui non si atteneva mai, per rivolgere la parola a Layla. Raccolse il suo telefono dal tavolo e digrignò i denti irritato dalla lista di chiamate perse e di messaggi da parte di Adriana. Sbloccò il cellulare pigiando  la credenziale e fece per comporre il suo numero quando si rese conto di non averne la minima voglia. Era troppo stanco e annichilito per affrontare Adriana,  sopportare i suoi capricci o inventarsi scuse per declinare le sue avances. Da quando si erano lasciati la prima volta la ragazza era cambiata notevolmente: era più superficiale, più esigente, meno paziente e più vacua. Snervante. O forse, per la prima volta Cole la vedeva attraverso una lente lucida e sobria per quello che era sempre stata.
Decise così di spegnere il cellulare e infilarlo in tasca. Afferrò la sua giacca di pelle dall'appendiabiti, si vestì e disertò la casa di Dominic.

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