Anna è sempre stata indipendente, spensierata e quasi ribelle ma sempre testarda come il fratello che non di meno era anche protettivo, sfacciato, burbero e dolce allo stesso tempo, insieme erano due pazzi e sempre pronti a battibeccare su tutto. Io ogni volta rimanevo a guardarli fin quando non la smettevano e solo quando andavano avanti per troppo tempo mi facevo avanti alzando la voce con minacce di poco conto.
Con i due fratelli non ho mai avuto lo stesso rapporto però, Anna era la mia migliore amica e Nicolas era tutto il resto, e solo adesso dopo più di venti anni credo di capire anche se non lo so spiegare, che il nostro rapporto è veramente unico.
Con Anna è sempre stato tutto più facile, i giochi, i programmi, i vestiti, la scuola, le uscite, i ragazzi e tutto il resto è stato sempre più facile da scegliere o da gestire, perfino le decisioni da prendere sono state indolore. Anna si consultava con me e spesso seguiva i miei consigli mentre con Nicolas era una battaglia continua, qualsiasi cosa dalla scelta della colazione al film prima di andare a dormire veniva messa in discussione.
Ed è proprio dall'inizio dell'adolescenza di Nicolas che la strada è stata tutta solo in salita. Eravamo sempre stati legati finché un giorno lo diventammo ancora di più . Immaginate di avere una persona al vostro fianco 24h su 24h paranoica e attenta a ogni vostra decisione, come è? Stressante.
Era sfacciatamente protettivo, soprattutto dal giorno che si accorse che il mio seno stava diventando sempre più grande e con lui le occhiate dei ragazzi. Così l'uomo delle caverne, Tarzan e il maschio alfa presero possesso del suo corpo e iniziarono a compromettere la mia serenità mentale.
Nicolas era così tutto o niente, nero o bianco e diciamo che tra i due io ero quella che doveva fargli notare sempre l'esistenza del grigio e gli altri mille colori.
Dai 16 anni fu strano dire in giro che condividevamo le nostre case e che spesso dormivamo insieme. Almeno per me gli anni successivi non furono semplici.
Ovunque andavo percepivo un via vai di occhiate e chiacchiericci. Non mi sentivo bullizzata, assolutamente, ci mancherebbe. Ero la prima della classe e di ogni altro corso e non ero poi così male, anche se non badavo al mio aspetto, però nulla toglie che avessi continuamente la sensazione che quello che stavamo facendo era sbagliato.
Senza le malevoli voci e gli sguardi inquisitori, chiusa nel mio personale mondo di pensieri sapevo che a sbagliare erano loro, io mi sentivo in privilegio di avere gli stessi due amici da più di vent'anni.
Alla fine risultava solo un mio problema, con Nicolas mi confidavo spesso e lui mi rassicurava sempre dicendo '' Non pensarci più, gli altri non capiscono il bene che ci vogliamo.'', ogni tanto il lato da maschio alfa si rivelava con frasi come '' Sono solo gelosi, sanno quanto sono fortunato ad averti tutta per me!'' .
Una volta eravamo andati in gita con la scuola a Dublino, di lì a poco sarebbe finita la scuola.
Eravamo a cena in hotel con altre due classi più grandi e ormai avevamo finito di mangiare da un po'. La cena era stata buona ma anche un po' pesantuccia, il giorno non so quanto avevamo camminato e tra una cosa e un'altra ero stanchissima. Anna aveva mangiato solo il primo ed era andata subito a dormire, l'aveva accompagnata Mark, il migliore amico di Nicolas.
Mi sono alzata e ho salutato tutti.
'' Buon proseguimento ragazzi, io vado a dormire. A domani! ''
Ad un tratto una mano mi ferma il polso e mi giro. Nicolas si alza e si avvicina per non farsi sentire troppo.
'' Non chiudere a chiave che tra poco vengo anche io ''.
Purtroppo lo disse abbastanza forte da essere sentito da un suo compagno della squadra di nuoto. Il quale sentii che molto poco garbatamente disse '' Uhh. Dacci dentro stanotte!! ''
Non mi girai e corsi via con gli occhi già rigati, sentii solo Nicolas insultarlo anche da parte mia.
Sapevo che le voci erano reali ma mai fino a quel momento mi avevano offeso tanto.
Quella notte mi raggomitolai in un angolo del letto dando le spalle all'universo e mi isolai. Per me quelle voci erano un peso, mi facevano sentire sporca anche se è sciocco pensare che solo perchè passi del tempo con amico piuttosto che amica possa essere così fraintendibile dalle persone che anche dove c'è del buono devono vederci del male.
La mattina lo evitai e ogni volta che si avvicinava scappavo con scuse banali e allora comprese.
Mi rincorse e mi sollevò da terra guardandomi con occhi infiammati, la sua era paura mista a delusione.
'' Non provare a farlo mai più Nina, non fuggire più da me! Picchierò chiunque dica che stiamo insieme o peggio se necessario, tutto purché torni come prima!
Non posso vederti star male per delle supposizioni della gente. ''
All'ultimo una lacrima lo tradì e crollai anche io, nascosti dietro un albero secolare lasciai liberi i miei tormenti.
Se lui stava male, io stavo peggio. Era così.
Per anni la gente che aveva posato gli occhi su di noi andava insinuando che ci stessimo nascondendo al mondo e forse a forza di sentirci chiedere e ripetere continuamente le stesse cose, abbiamo assecondato le loro aspettative.
***
Come vi sembra l'inizio?
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Senza di te, mai - Promettimi di restare
RomanceNina e Nicolas sono amici da sempre, amici per la pelle. Lei bellissima e intelligente studentessa di Oxford, lui affascinate capitano della squadra di nuoto. Un giorno Nick inizia a guardarla come cieco che vede per la prima volta il sole e scopr...