Senza di te, mai - Promettimi di restare

18

NINA

Tornammo verso la festa e andammo a cercare Anna.

La nostra ricerca era iniziata da almeno cinque minuti e ancora di lei nemmeno l'ombra, al mio fianco percepivo l'ansia di Nick che inevitabilmente iniziò a contagiare anche me.

Con Anna ci si poteva aspettare di tutto.

Ad un tratto vidi Nick sollevare di più lo sguardo e mi prese la mano tirandomi con se.

All'inizio tra tutti quei corpi sudati non riuscivo ad identificare il nostro obiettivo ma seppi di averla trovata quando sentii la sua risata.

All'improvviso le risate si interruppero. Guardai oltre alla spalla di Nicolas e vidi Danny perdere il sorriso rimanendolo a guardare.

Spinto dalle occhiatacce del compagno, Danny tolse la mano dalla spalla di Anna, la quale si rabbuiò ulteriormente.

Per evitare ulteriori drammi, mi feci avanti e cercai di nascondere per quello che mi era possibile, Nick dietro di me.

Dovevo convincerla a tornare al campus e vista la situazione avrei dovuto puntare su qualcosa di indiscutibile.

Misi su la migliore espressione teatrale che potessi fare '' Anna torniamo in stanza? Non mi sento molto bene.. ''

Anna mi guardò dispiaciuta e mal volentieri annuì.

'' Non è grave, vero? ''

'' No, passerà.. ''

Dietro di me Nick mi diede due silenziose pacche sulla schiena per congratularsi per la mia piccola scenetta.

A malincuore salutò il Danny e lui all'orecchio gli sussurrò parole che la fecero arrossire.

'' Saluti tu gli altri per noi? ''

'' Va bene! ''

'' Allora buona serata.. ''

'' Buon riposo! ''

Ci avviammo verso l'uscita e pregai che non sbucasse David da qualche parte, in quel momento non avevo le forze per affrontare altre discussioni.

Per fortuna non successe e in dieci minuti arrivammo alla macchina. Dopotutto avevamo fatto bene a prendere la nostra macchina.

Mentre Nick guidava e Anna stava faticando a mantenere gli occhi aperti mi persi per un attimo a guardarli.

I mie 'fratelli' anche se complicati da gestire, tutto sommato erano una delle cose più preziose che possedessi, la loro amicizia era la cosa più preziosa. Mi auguravo che per altri sessanta anni rimanesse così.

'' A che pensi ? ''

'' A quant'è bella la mia famiglia. ''

Ci guardammo negli occhi e ci scambiammo uno di quegli sguardi difficili da dimenticare.