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NICOLAS

Avevo preso del tempo per riflettere e chiarirmi le idee sulla questione, mi ero imposto di cancellare dalla mente il suo comportamento e di comportarmi come avrei fatto se non fosse successo nulla. Avvolte bisogna fingere per poter riavere quello che si è perso, anche se è disonesto, infondo fare le cose nel modo sbagliato è l'unico modo per riuscire a farle bene, perché la verità è che a sbagliare sono bravissimo.

Con finta indifferenza mi sarei fatto trovare disteso tranquillamente sul suo lettino a scorrere annoiato sul cellulare pagine mai lette, mentre con altrettanta pacatezza le avrei chiesto com'era andata.

E così feci.

Un ora più tardi, senza dire nulla Nina si avviò a grandi passi verso il nostro ombrellone e mentre la figura del suo corpo bagnato si avvicinava al mio campo visivo, più temetti di non farcela.

Sollevai lo sguardo e i miei occhi purtroppo si scontrano con un nemico assoluto, un sorriso porta guai.

Maledetto.

Provai una fitta al cuore. Ero terribilmente geloso di quel tale che aveva avuto la fortuna di riuscire a conquistare un suo sorriso sincero.

Li odiavo e mi odiavo ancora di più, perché per quanto potesse fare male vederla felice con un altro, la realtà era che io non avevo nessun diritto su di lei, e tanto era il peso di quella verità quanta la voglia di lottare per fare prevalere i vent'anni di amicizia.

Mi stampai in faccia un sorriso stereotipato.

'' Ehi, dove sei stata? ''

Nina mi guardò perplessa, chiaramente stupita nel pensare che io non mi fossi accorto di nulla. Alzò leggermente un sopracciglio e si prese dei secondi per riflettere sulla ragionevolezza della sua possibile risposta.

'' A fare un giro qua intorno.. ''

Mi studiò come se mi fossero spuntate tre teste e un po' la compatii.

'' Ok, ti va di dormire un po' insieme? ''

Resto con lo sguardo fermo a fissarla cercando di convincerla a lasciarsi andare.

Il discorso silenzioso che stavo facendo con i suoi occhi chiari non dura molto perché i nostri amici ci annunciano che andranno a fare un bagno e io colgo l'occasione per sollevarmi dal lettino e invitarla a sdraiarsi vicino a me.

Si volta verso Anna e gli altri in un attimo di titubanza ma finalmente inizia a riavvicinarsi a me, avvicinando una sdraio vuota alla mia.

'' Perchè stare stretti quando possiamo avere più spazio... ''

Sorrisi vittorioso e liberai di nascosto un respiro trattenuto.

Si sdraiò a pancia in su e mi puntò il dito indice contro. '' Non pensare minimamente di coprirmi con il telo, ci saranno più di 40° solo all'ombra. ''

Increspai il viso in un'espressione supplichevole e unii teatralmente le mani in segno di preghiera.

Diede un'alzata di spalle leggera e quindi sospirò. Invece di rispondere semplicemente trasse fuori dal borsone il suo vestitino e lo indossò.

'' Brava scimmietta, adesso vieni qui che ti strapazzo un po'.. ''

Allargai le braccia e come consuetudine si buttò tra esse. Era bello averla accanto, non solo riusciva a sedare la gelosia e la paura che complottavano in me, ma mi faceva anche desiderare di rimanere così, per sempre.

L'abbracciai stretta e le lasciai vari baci all'altezza della nuca e del mento, mentre con la mano non impegnata ad attirare il suo corpo al mio, iniziai prima con movimenti cauti poi sempre più frenetici a passarla su zone sensibili.

Ad un tratto iniziò a contorcersi su se stessa ridendo allegramente e pregandomi di smetterla. Amavo farle il solletico non tanto per farle un dispetto ma quanto per sentire il suono puro della sua risata.

'' Dai smettila Nick! ''

Mi diede uno schiaffetto sul petto ma come sempre non sentii nulla.

Si voltò completamente dalla mia parte e ne approfittai per imprimere in lei il ricordo del nostro legame.

Le tolsi dal viso un ciuffo biondo che mi impediva di osservare del tutto il suo volto.

'' Ti ricordi la promessa che ci siamo fatti a 9 anni? ''

La mia domanda colpì nel segno, tramutando il suo sguardo rilassato in un'espressione amletica. Indugiò sulla risposta quasi come se avesse paura del peso che comportava rispondere ad alta voce.

I suoi occhi di ghiaccio presero possesso dei miei perlustrando attraverso essi gli anfratti della mia anima e sondando con l'aiuto del tempo l'origine della mia domanda. Senza battere ciglio rispose '' Che saremo sempre stati insieme. ''

Sono passati quasi dieci anni da quella promessa e oggi come mai mi sento in dovere di sapere se ci crede ancora quanto me.

'' Non credi sia l'ora di rinnovare la promessa? ''

Sgranò leggermente gli occhi senza capire.

'' Pe-perchè? ''

'' Perchè ho bisogno di sapere che tu ci sarai sempre, che non mi abbandonerai e che non rinuncerai mai a quello che siamo insieme. ''

Nina mi guardò chiaramente sbalordita dalle mie parole, poi il suo viso assunse un'espressione vaga e abbandonò lo sguardo lontano dai miei occhi, non disse neppure una parola per lungo tempo.

In quel momento iniziai a preoccuparmi e qualcosa mi insinuò il pericolo dell'incertezza del suo comportamento.

I suoi occhi metà vitrei e metà contornati da schegge azzurrine ritornarono a concentrarsi su di me.

Si staccò dalle mie braccia e si sollevò seduta difronte a me.'' Nick ti devo dire una cosa.. ''

Nessuna frase che iniziava in questo modo, in nessuna occasione, poteva promettere bene.

Senza di te, mai - Promettimi di restareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora