NINA
Il college era proprio come me l'oro immaginato, affollato e pieno di facce stressate. L'università era un luogo di studio a 360° , gli unici momenti di vita in realtà erano la pausa bagno e la pausa pranzo, anche se la maggior parte delle volte mi ritrovavo a ripassare la lezione precedente mentre cercavo di riempire il mio corpo nel minor tempo possibile.
Avevo iniziato a studiare con entusiasmo ma più i giorni passavano più sembrava che il tempo non bastasse a elaborare la mole di informazioni che ogni giorno dovevo apprendere. Il tempo per pensare e riflettere sul resto della vita si limitava a esistere solo durante la cena e quei cinque minuti prima di crollare a letto in un sonno profondo, in poche parole non avevo più tempo di pensare.
L'università riempiva la mia vita quasi totalmente.
Anche Nicolas si trovava praticamente nella mia stessa condizione solo che lui riusciva spezzare i momenti di studio con gli allenamenti di nuoto, ma comunque sia la sera nella più rosea delle situazioni riuscivamo a stare insieme solo quando ci ritrovavamo nella stanza di uno o dell'altro per studiare vicini.
Mi rendo conto che la scelta di trasferirsi a studiare qua a Oxford è stata la migliore che abbia fatto in tutta la sua vita, perché dopotutto il tempo che sarei riuscita a riservargli non sarebbe bastato neanche per chiedergli di raccontarmi ogni giorno la sua giornata.
Ovviamente tutto ciò ha reso il mio piano di comportarci come due normali amici un'idea fallimentare, dopo un paio di giorni mi sono resa conto che dormire insieme la notte era l'unica soluzione possibile per passare del tempo insieme e per evitare di comportarci come due estranei, e così ho ceduto alla nostra silenziosa scommessa.
Dalla seconda settimana di studi la casa è diventata un ritrovo di zombie assonnati, il nostro appartamento raffigurava il concetto di studente universitario con attività extra curricolari: a qualunque ora del giorno passando per i corridoi della casa si può trovare qualcuno di noi addormentato sulla penisola della cucina con ancora il caffè in mano oppure qualcun'altro che sonnecchia davanti la porta del bagno in attesa del proprio turno, ma la scena che capita più spesso è di trovare ogni giorno una persona diversa sdraiata sul divano con un libro in mano e una confezione mezza vuota di biscotti sul tavolino.
Con gli altri ragazzi spesso ci troviamo a uscire alla stessa ora e il problema maggiore è riuscire a usufruire del bagno, perciò dopo la prima settimana di continue attese io e Nick abbiamo deciso di condividere il bagno per ottimizzare i tempi.
Come questa mattina ad esempio, Nick è dentro la doccia nascosto da delle tendine colorate mentre io mi sto lavando i denti, ho venti minuti di tempo per arrivare in facoltà perciò devo sbrigarmi.
'' Mi passi l'asciugamano? ''
Afferro il suo telo bianco e glielo passo attraverso la mano tesa fuori dalla doccia.
Ad un tratto mi blocco con lo spazzolino in bocca e suppongo di aver preso l'influenza da stress perché quando Nick esce dalla doccia mezzo nudo e tutto bagnato inizio a sudare freddo. È così sexy da darmi i brividi, da lontano posso perfino sentire il profumo del bagnoschiuma da uomo che mi sta facendo stordire i sensi.
Incomincio a sentire caldissimo nonostante un attimo prima ho avuto i brividi.
Da quando mi fa effetto vedere il mio coinquilino nonché migliore amico mezzo nudo? Si e no avremmo fatto il bagno insieme una cinquantina di volte da piccoli!
Sto male, è ufficiale!
Non ho tempo per pensare se è il caso di prendere qualche medicina perciò mi sciacquo in fretta la bocca ed esco per andarmi a vestire.
Non gli dico nulla, mi volto e apro la porta del bagno. Mentre sto per richiuderla mi scontro nel corridoio con Cassie.
È quasi pronta ma i capelli sono ancora tutti spettinati.
'' Ehii, scusa sono di fretta! Posso entrare? ''
Guardo alle mie spalle e poi ancora lei, sono ancora nella fase di rintontimento totale.
'' Emhh, no. C'è Nicolas ancora in bagno. ''
Mi lancia il solito sguardo provocatorio che non fa altro che assumere da giorni.
Alzo gli occhi al cielo e sorrido.
Giorni fa verso tarda notte avevamo avuto una discussione in cui lei sosteneva che Nick si comportasse più come fidanzato che come amico e insinuò che quando avevamo l'occasione in fondo facessimo anche altro.
Ho rinnegato tutto per circa mezz'ora poi ho lasciato perdere, Cassie era Anna in versione Oxfordiana.
Una ventata improvvisa dietro la schiena mi fa capire che ora dietro di me si trova Nick e dal modo in cui Cassie ha aperto la bocca ho percepito che, a malincuore, è ancora mezzo nudo.
Di male in peggio.
Mi sono accorta di essere gelosa del modo in cui i suoi occhi hanno scansionato il corpo nudo e muscoloso di Nick quando torna a guardarmi e dall'occhiata di scuse che mi rivolge capisco che sa esattamente cosa stessi pensano.
Io me ne stavo lì in mezzo con l'aria ancora intontita. Ad un certo punto Nick mi mette le mani suoi fianchi per spingermi in avanti e lasciare libero accesso al bagno.
Il suo corpo tiepido a contatto con la mia schiena altrettanto nuda mi dà una scossa di brividi che si propaga lungo tutto il corpo.
Sento per un secondo gli occhi di Cassie su di me, ma non la guardo, adesso non posso farlo.
Lei si schiarisce la voce e diversamente da me recupera l'abilità motoria e scatta in bagno.
Nel frattempo Nick mi accarezza la pelle e mi sussurra all'orecchio'' Hai freddo Nina? ''
Annuisco distratta, in verità non lo sto realmente ascoltando, sono ancora confusa.
Non c'è nessuna delle parti del mio corpo che si muove per davvero, le gambe hanno iniziato a correre solo perché dovevano mentre la mente collabora solo per inerzia.
Come temevo, ho preso l'influenza!
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Senza di te, mai - Promettimi di restare
RomanceNina e Nicolas sono amici da sempre, amici per la pelle. Lei bellissima e intelligente studentessa di Oxford, lui affascinate capitano della squadra di nuoto. Un giorno Nick inizia a guardarla come cieco che vede per la prima volta il sole e scopr...