NICOLAS
Erano le 11 del mattino e ancora mi trovavo nel mio letto. Ieri sera con i miei amici avevamo passato una bella serata a una delle tante feste che facevano al campus, per questo ero ancora mezzo intontito e con la poca voglia di alzarmi da qui.
Sbuffai.
Presi il cellulare e vidi che avevo un messaggio da parte di mia sorella '' Che fai? ''.
Guardai e riguardai lo schermo stranito. Non è mai successo che mia sorella mi pensasse alle 10.52 di mattina, dormiva sempre fino a tardi.
Avevo una sensazione strana e iniziai a sentire l'odore di guai. Aveva un post sbronza? Si era svegliata in un posto insolito? Forse doveva chiedermi solo un favore..
Gli risposi in fretta. '' Che succede Anna? ''
Attesi per diversi minuti la risposta che non arrivò e mi iniziai ad agitare.
Stavo per chiamarla quando qualcuno bussò alla porta, destandomi dai miei pensieri.
Probabilmente era qualche compagno di squadra che era venuto a chiedermi se mi allenavo con lui.
Forse avrei accettato, così avrei riattivato il mio sistema.
Svogliatamente arrivai davanti alla porta e quando l'aprii mi congelai sul posto.
'' Sorpresaaa!! ''
Avevo davanti una sorella febbricitante, affiancata da una traditrice a occhi bassi.
Il corpo era in shock e la mia mente ruggiva insulti in lingue improbabili. Disubbidire ai miei voleri era un buon modo per farmi impazzire di rabbia. Dopotutto quando supplichi qualcuno di non fare una cerca cosa che odi e poi lo stesso qualcuno la fa, chi non vedrebbe sentito l'inferno dentro?
'' CHE DIAVOLO CI FATE QUI? ''
La parte ragionevole di me stava supplicandomi di non fare scenate. Se non avessi avuto altre cento stanze abitate intorno a me, le mie urla non l'avrebbero risparmiate un secondo.
'' Siamo venute a trovarti fratellino, non sei contento? ''
Vedevo rosso ovunque, ero come un toro pronto all'attacco.
Senza dubbio se in quel momento due occhi di ghiaccio non si fossero alzati guardandomi dritto negli occhi, metà campus avrebbe assistito al loro martirio.
Stavo sudando freddo per lo sforzo.
'' Che ne dici se entriamo? ''
Nina mi fece capire che era meglio affrontare la questione in un luogo più consono e così, in silenzio, le lasciai passare.
Anna si guardò intorno, ispezionando a fondo la stanza.
'' Non male, forse un po' disordinata però ho visto di peggio. ''
Poi si sedette sul letto approvando la morbidezza del materasso. '' Anche qui sopra si dovrebbe dormire bene. ''
Presi tre forti respiri e mi appoggiai alla parete vicino alla scrivania.
'' Mi volete spiegare come vi è venuto di venire qui quando vi ho ripetuto almeno dieci volte di non farlo? ''
Anche se la domanda era per entrambi mi voltai solo verso Nina che ancora aspettava davanti alla porta chiusa. Era quella che di solito si mostrava più ragionevole.
'' Sono mesi che sei qua e volevamo vedere come stavi al college. Ci mancavi. ''
Abbassò gli occhi mostrando un chiaro segno di delusione nel mio comportamento. Ma come facevo a non essere arrabbiato per la sorpresa quando sapevano benissimo che avrei reagito così?
Mi presi dei secondi per riflettere. Infondo fino a qualche giorno fa non facevo altro che pensare alla loro assenza e ora erano qua davanti a me. Inoltre non potevo rispedirle subito a casa.
Sospirai forse per la millesima volta.
'' Avanti, venite ad abbracciarmi .''
Mi staccai dalla parete e allargai le braccia. In un attimo avevo addosso due koala sorridenti.
La rabbia passò grazie ai loro sorrisi felici.
Mi facevano stare bene e non potevo negarlo.
'' Quanto resterete? ''
Nina stava per rispondere ma Anna la precedette. '' Fino a quando lo vorrai, non abbiamo impegni. '' Anna si staccò da me e si mise a sedere sul letto sfatto.
Nina cercava di nascondere un chiaro cipiglio dietro a un sorriso tirato.
'' Quindi sarete a casa dopo domani. ''
Gli donai un inattaccabile sorriso. Sarebbero tornate a casa il prima possibile a costo di scortarle fin dentro la cabina del treno.
Il college era un po' come i gironi dell'inferno, brulicava di tentazioni e tentatori, e finché avrei potuto le avrei tenute molto lontano.
Erano entrambe bellissime ragazze e non sarebbe stato per niente facile farle passare inosservate. Sicuramente durante il tragitto fino alla mia camera metà campus avrà posato gli occhi su di loro e ora staranno fantasticando su una delle due.
Al solo pensiero inorridii e la saliva iniziava a non andare più giù bene.
Anna è la classica ragazza spigliata che sa di essere di bella presenza e che non si preoccupa di non farlo notare. Gli sguardi e le attenzioni le piacciono tanto.
Ovviamente mi fa imbestialire il suo comportamento.
Nina invece è tutt'altra storia e delle due è quella che forse mi fa dannare di più. Esteticamente l'opposto di mia sorella attira ignara gli sguardi di qualunque persona le passi accanto, indistintamente dal sesso. Le donne la guardano con invidia e gli uomini con desiderio.
Anche lei sa di essere bella ma non gli importa, anzi a volte le da perfino fastidio.
Già da 16 anni faceva di tutto per fuggire da sguardi indiscreti ma il suo corpo glielo negava. Anche con indosso tute o maglie extra large si intravedeva la mano abile di madre natura, dopotutto un bel fondo schiena e quasi una quarta di seno non sono poi così facili da nascondere. E io lo so bene, perché sono anni che provo a nascondere il suo corpo da mali intenzionati.
Sospiro affranto passandomi una mano tra i capelli.
Saranno due giorni lunghissimi.
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Senza di te, mai - Promettimi di restare
RomanceNina e Nicolas sono amici da sempre, amici per la pelle. Lei bellissima e intelligente studentessa di Oxford, lui affascinate capitano della squadra di nuoto. Un giorno Nick inizia a guardarla come cieco che vede per la prima volta il sole e scopr...