NICOLAS
Avrei fatto il possibile per fargli tornare il sorriso che io stesso le avevo tolto.
Mi aveva ucciso vederla divertirsi tra le braccia di David, ero arrabbiato e geloso della loro temporanea complicità.
Nina doveva stare solo tra le mie braccia, era così da sempre e nessuno si doveva permettere di portarmela via. Stavo impazzendo alla sola idea che ci fosse quasi riuscito, infondo era scappata da me.
Era come se mi fosse stato strappato prepotentemente un arto e un pezzo di me, sembravo matto ma solo sei sapeva farmi veramente male.
Ero era nuovamente davanti a lei e la stavo osservando cercando di capire se era veramente cambiato qualcosa, non solo tra di noi ma anche a lei.
Mi chiedevo se il tempo in cui siamo stati distanti non abbia in qualche modo fatto uscire qualcosa che per anni mi ero impegnato a tenere nascosto. Nina stava cambiando?
La dolce e riservata ragazza di un tempo si stava evolvendo in qualcosa di più?
Come potevo impedirle di cambiare?
Fino a poco tempo fa il suo corpo mi preoccupava molto, era in forma ed era bella senza sforzo, era impossibile fermare il suo processo di crescita e anche non farlo notare agli altri. Ma ora avevo un problema in più, non era cambiato inevitabilmente solo il suo corpo ma anche la sua mente sviluppava qualcosa in più.
Temevo di essere arrivato troppo tardi e credevo veramente di perderla, di perdere la parte migliore di me.
Senza rendermene troppo conto la strinsi di più a me e ad un tratto sentii il bisogno di averla più vicina.
Avevo due istinti, il primo quello irragionevole e maschilista mi consigliava di dargli un motivo nuovo per stare lontano dagli altri ragazzi, mentre quello giudizioso mi minacciava di non fare l'errore più grosso della mia vita, la paura di perderla mi fece ragionare.
Le accarezzai la guancia in modo protettivo, cercando di ritrovare la vera lei.
'' Cosa hai veramente Nina? ''
Deglutì a lungo e nei suoi occhi scese un velo di tristezza.
'' Non capirai.. ''
Abbassò combattuta lo sguardo a terra e la sua risposta mi risuonò alla mente come un insulto. Perché credeva che non l'avrei capita?
'' Spiegamelo, ti prego.. ''
Le sollevai il mento perché rimanere lontano dai suoi pensieri era dura, ma esserlo anche dai suoi occhi era una vera tortura.
Per la prima volta dopo molto tempo mi parlò con il cuore aperto. '' Ho paura. Ho paura di rimanere sola, di non trovare una persona che ami la vera me, che non fosse solo attratto dal mio corpo o dalla la mia presenza ma che si innamori prima della mia mente e di tutti i miei difetti più nascosti, vorrei che prima di guardare il mio corpo vedesse me. ''
Le parole che che rivelò mi colpirono affondo e non seppi dove trovai la forza per rispondere.
Quei suoi pensieri erano il mio incubo ricorrente, li temevo da tutta una la vita e per la prima volta non sapevo come aiutarla.
'' Nina un giorno succederà senza che tu ti sforzi per farlo accadere. ''
Mi guardava con gli occhi ma in realtà non mi vedeva.'' Ho paura che quel giorno sarà troppo tardi. ''
Avevano un significato tutto suo.
Pronunciai ad alta voce le parole che avrei preferito rimanessero solo nella mia mente, in quanto erano una delle mie paure più grandi.
'' Non è mai troppo tardi.''
Non disse nulla e per non farla ricadere nuovamente in uno stato di interna solitudine, la spinsi verso di me e l'abbracciai forte.
Restammo abbracciati per un tempo indefinito.
'' Comunque non rimarrai ma sola, finché lo vorrai io ci sarò. ''
Con l'ultima frase mi feci male da solo.
Mi sorrise riconoscente e tornò ad appoggiarsi sulla mia spalla.
'' Possiamo andare a dormire, scimmietta? ''
Tornò a guardarmi e poi sospirò.
'' Ok, niente più drammi per stasera. Chiaro? ''
Annuii felice.

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Senza di te, mai - Promettimi di restare
RomanceNina e Nicolas sono amici da sempre, amici per la pelle. Lei bellissima e intelligente studentessa di Oxford, lui affascinate capitano della squadra di nuoto. Un giorno Nick inizia a guardarla come cieco che vede per la prima volta il sole e scopr...