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NINA

Ho continuato ad abbracciare il corpo del mio migliore amico per tutta la notte come se fosse un salvagente, la mia unica possibilità per evitare di annegare.

Dopo un brivido autentico, improvviso e anche un po' imbarazzante mi sono ritrovata con pochissima aria nei polmoni. Un brivido che avevo provato solo un'altra volta e che come l'ultima volta ha risvegliato il mio essere donna.

Avevo provato a non rimuginare troppo su ciò che era accaduto, ma in realtà non ero riuscita a pensare ad altro.

Non era certo un argomento che avrei dovuto sfiorare con il pensiero, perché si sa, pensare a certe cose si finisce solo per ingarbugliarci la vita.

Era colpa del caso, certe cose succedono e basta.

Dovevo convincermi, che non era niente, niente di reale.

C'è una regola tacita che disciplina questo genere di cose, secondo cui oltrepassare certi confini nega la possibilità di riavere un'integrità morale e psichica.

L'unica soluzione è la negazione del pensiero e dell'evento stesso.

Avrei ignorato lo scalpitio del mio cuore, il forte tremito provato e gli assurdi pensieri che mi strappavano dalla realtà.

Ero stata brava. Ero riuscita a farlo, con la massima tranquillità mai provata, finché due giorni dopo non mi sento dire queste esatte parole. '' Ho chiamato la mia università per chiedere se c'era la possibilità di seguire alcuni corsi ad Oxford e dare anche alcuni esami lì. Fortunatamente gli serviva un capitano per la squadra di nuoto, perciò hanno contattato alcuni miei referenti e mi hanno detto che era possibile. Mi hanno appena dato la risposta ufficiale, mi hanno preso. Tra due mesi parto con te. ''

L'ho fissato a bocca aperta, sconvolta, per minuti incalcolabili.

La leggerezza con cui me l'ha detto mi ha disarmata.

Non mi sono neanche preoccupata di chiedere se era o meno uno scherzo, conoscendolo, non c'era niente di più vero.

Mi rendo conto che i miei occhi piangono quando scorgo di riflesso la sua espressione felice mutare.

Mi fissa, non sapendo come reagire.

Una parte di me lo voleva aggredire a parole, l'altra piangeva ammirando onorata il potere dell'amicizia.

Non volevo credere che potesse essere arrivato a tanto, ma immobile davanti a me c'era la prova vivente che l'amicizia è un affetto sottovalutato, le sue parole ne erano il frutto, una verità impagabile: stava sacrificando ogni cosa per starmi vicino mentre realizzavo il mio sogno.

Credo seriamente che Nick con le sue parole abbia reso l'amicizia la forma d'amore più elevata.

Mentre lo guardo vedo il mio riflesso nei suoi occhi e mi ricordo perché continuo a scegliere lui tra tanti, perché è l'unico che continua a rimanermi accanto, l'unico che senza chiedermi niente mi da tutto, l'unico che avrebbe il coraggio di restare anche quando penso di andare via.

Con tutti i suoi difetti, avrei scelto lui sempre.

La sconfinata ondata di calore in cui è avvolto il mio cuore mi ha spinto, senza rendermene conto, a saltargli in braccio, stringendolo con gambe e braccia più che potevo.

Scoppiai a piangere di felicità, e ogni lacrima la dedicai a lui, a noi e alla vita che ci aveva regalato tanto.

Proprio in quell'istante sentii di essere amata veramente, senza limiti e riserve dall'uomo che più di ogni altra persona sapeva cosa volesse dire starmi accanto.

Forse era la spiegazione ai brividi che provavo, forse mi era già capitato, il suo tocco era pur sempre lo stesso e semplicemente non mi ero ancora accorta che derivava da un affetto così profondo.

Lo guardavo ammirata. '' Sei un pazzo. ''

'' Vale la pena esserlo. ''

Avrei provato a parlargli, a convincerlo, ma immaginavo già che non avrebbe mollato facilmente. D'altronde quando Nick si metteva delle idee intesta neanche il miglior sciamano le avrebbe scacciate via.

Non ho quasi più paura, insieme a lui la mia nuova vita sarebbe stata una continua avventura.

...continua

Senza di te, mai - Promettimi di restareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora