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(NICOLAS)

I loro sguardi iniziarono a darmi fastidio e smisi di guardarle. In una situazione diversa forse avrei anche apprezzato ma gli sguardi cattivi che lanciarono alle mie ragazze mi diedero molta noia.

Presi Nina dai fianchi e la feci sedere sulle mie gambe come facevamo sempre.

Avevo bisogno di averla vicino e di coccolarla un po' come facevamo a casa ed era passato troppo tempo dall'ultima volta.

Mi accarezzò la guancia e mi guardò con i suoi intensi occhi chiari.

'' Tutto bene? ''

'' Adesso si, mi sei mancata tanto scimmietta. '' Appoggiai la mia testa sulla sua rilassandomi un po'.

'' Anche tu, le nostre serate cinema non sono più le stesse senza l'orso brontolone vicino. ''

Con un occhio vidi Anna scuotere la testa, per niente d'accordo con l'amica.

'' Quando tornerò a casa saranno ancora meglio. ''

'' Sbruffone.''

Ad un tratto il cellulare di Anna prese a vibrare e Nina si girò a guardarla.

Anna sembrò in leggera difficoltà alla vista del nome scritto sul display. Guardò Nina e balbettò un '' Devo rispondere, è una mia amica. '', si alzò in fretta e iniziò a passeggiare lontano da noi.

'' Mia sorella è strana. ''

Nina tornò a guardarmi e si piegò leggermente per avere una vista più completa del mio viso.

'' Un giorno forse non ti sembrerà così strana. ''

La guardai stranito. Mi aspettavo una frase diversa e non capivo cosa volesse dirmi.

In quel momento era strana anche lei. Lasciai perdere, le ragazze non l'avrei mai comprese del tutto.

Ripresi semplicemente a stringerla a me e a coccolarla.

'' Sei sicura che riesci a dormire veramente la notte? ''

Nina abbassò per un attimo gli occhi e iniziò a giocare con le maniche della mia maglietta.

Al telefono poteva mentirmi con più facilità ma sapevamo entrambi che una volta essere l'uno davanti all'altro nessuno sarebbe riuscito più a fregare l'altro.

'' Non mi posso lamentare. ''

'' Nina. ''

'' Non preoccuparti per me, sto bene. Devi pensare a fare il bravo studente. ''

Mi sentivo male a pensare che non riuscisse ad avere sonni tranquilli, mi sentivo responsabile. Infondo ero io che me ne ero andato e l'avevo l'asciata sola.

'' Vorrei poterci essere di più per te. ''

'' Hai dormito con me per quasi due decenni è già tanto così! ''

'' E lo farò per sempre. ''

Nina sorrise divertita.

'' Non puoi scemo. Mio marito non ti farà mai entrare nel nostro letto la notte! ''

Quella frase fece male in così tanti modi da non riuscire a ricordarli tutti. In sintesi, fece più male di un coltello al cuore.

Stava sanguinando, ne ero sicuro.

Una scia di ricordi della loro vita insieme gli passò davanti e la scena della frase che aveva pronunciato non riusciva a inserirla neanche nei pensieri futuri.

Era fuori discussione che un estranio si intromettesse nella loro fitta rete di abitudini, figuriamoci toccarla la notte.

''Mio marito non ti farà mai entrare nel nostro letto''

Mi veniva da vomitare  al solo pensiero.

Era intimamente turbato da quelle parole e avrebbe pregato qualunque dio per non far arrivare mai il giorno in cui quella frase potesse divenire reale.

Per un attimo pensò di leggere lo stesso malessere negli occhi di Nina.

Anche lei poteva vederlo e sapeva che la sua espressione non tradiva i suoi sentimenti.

Cercò di scacciare via quel brutto pensiero e non pensarci più per altri anni.

'' Perché invece il giorno pensi che potrò? ''

Misi su un sorriso falso che Nina fece finta di non vedere.

Senza di te, mai - Promettimi di restareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora